Dopo San Antonio è stata decretata anche la seconda finalista per quel che riguarda la Western Conference. I Thunder hanno infatti chiuso la pratica Lakers sconfiggendoli con un netto 106-90 davanti al pubblico amico e chiudendo la serie trionfalmente con un 4-1 definitivo. È il trionfo di coach Scott Brooks, di Durant, Westbrook e Harden e di tutto il resto della squadra, un gruppo giovanissimo maturato enormemente in queste ultime due stagioni, in grado di mandare in visibilio il pubblico di Oklahoma City nel finale di partita per il raggiungimento della prima finale di Conference della loro (breve) storia. Alla fine si è dovuto arrendere anche Kobe, che ha lottato fino all’ultimo, firmando una eccellente prova da 42 punti con un 18/32 al tiro, che non è però bastata; ci si sarebbe potuto magari aspettare di più da Gasol e Bynum, rispettivamente con 14 e 10 punti siglati, ma i Thunder hanno meritato pienamente la vittoria in questo match e, più in generale, in questa serie condotta senza mai eccessive difficoltà. Manco a dirlo, a fare la differenza è stato anche in questo caso lo scatenato trio composto da Westbrook (28 punti), Durant (25 punti) e Harden (17), che ha capitanato la formazione classificatosi come seconda testa di serie ad ovest a dominare il match, grazie ad un grande secondo tempo con ben 13 punti di deficit accumulatisi tra i Lakers e i Thunder. Per il secondo anno di fila quindi, i gialloviola si arrendono alle semifinali di conference, dopo due stagioni molto discontinue; qualcosa, magari con operazioni di mercato o altro ancora, dovrà cambiare la prossima stagione. È ora attesissimo invece lo scontro tra Spurs e Thunder in finale di Conference, quelli che in molti definiscono addirittura come la finale vera e propria; ci si aspetta senz’altro una dura battaglia.
Per quanto riguardo l’altro match disputato nella notte, vittoria dei Celtics sui 76ers, sconfitti 101-85 davanti al pubblico del TD Garden, oramai convinto di avere la serie (quasi) in pugno. Avanti 3-2 infatti, sarebbe decisamente improbabile anche solo immaginare due vittorie consecutive dei Sixers (di cui una al Garden a Boston in un’iptetica gara 7), che consentirebbero alla squadra di coach Collins di qualificarsi per le finali ad est; ma, vista l’incredibile eliminazione dei Bulls al primo turno per merito della franchigia della Pennsylvania, sarebbe un grande errore dichiarare chiuso il confronto solo dopo questa partita, che i Celtics hanno però dominato, in particolare nei momenti più importanti. Boston, forte della sorprendente prestazione di Brandon Bass da 27 punti, ha ottenuto questa fondamentale vittoria grazie alla eccellente prestazione degli uomini di Doc Rivers nel secondo tempo, dove è avvenuto l’allungo finale dei Celtics dopo un primo tempo terminato sotto di 3 punti. Oltre a quella di Bass, eccellente la prova di Kevin Garnett, autore di 20 punti, che sta disputando dei Playoffs veramente lodevoli, quasi i migliori da quando milita nella NBA. Tra le file dei Sixers, invece, non è bastato il buon contributo offerto da Elton Brand, che ha chiuso con 19 punti ed un ottimo 8/13 al tiro; per fermare questi Celtics sarebbe stato necessario ben altro. Si torna quindi sul parquet mercoledì notte al Wells Fargo Center di Philadelphia, con il primo match point per Pierce e compagni, ora decisamente favoriti per il passaggio del turno.
Federico D’Alessio
Twitter: @FedeDalessio