SIENA – Vediamo un po’: Rakocevic in play, Carraretto in posizione di 2, Maciulis in quella di 3 e poi una coppia di lunghi Andersen-Lechtaler. Cos’è? E’ il quintetto senese che ieri sera non ha visto il campo tra infortuni e scelte tecniche dello staff biancoverde, un quintetto che non sfigurerebbe certo nel campionato di serie A. Questo la dice lunga sulla differenza di roster tra le due squadre, differenza ampliata da una panchina, quella senese, dalla quale si sono alzati Moss, Zisis, Lavrinovic, Aradori e Ress che hanno prodotto 59 punti contro i 32 dello startin five; tanto per fare un ulteriore paragone: le riserve di Meo Sacchetti hanno fruttato 14 punti. Non c’era certo bisogno della partita di ieri sera per venire a conoscenza della diversa profondità della panchina di Simone Pianigiani rispetto a quella di qualsiasi altro allenatore italiano, Scariolo compreso, ed in effetti fino a che i sardi hanno potuto schierare i primi 5 la partita è stata in equilibrio e si è andati al primo riposo sul 23-21 per i padroni di casa.
Nel primo quarto l’ha fatta da padrone il tiro da 3 con il Banco di Sardegna che ha collezionato un 5/8 che ha tenuto abbondantemente a galla i biancoblu. Quando la mira dall’arco è inevitabilmente calata, 3/11 nel secondo quarto, e quando la differente qualità dei panchinari è venuta fuori, Siena ha preso inesorabilmente il largo e già al riposo lungo il tabellone evidenziava 16 punti di ritardo per gli ospiti.
Nel terzo quarto la spallata decisiva con Siena che volava oltre i 20 punti di vantaggio, con i sardi che rientravano a -11 grazie ad un parziale di 9-0 ma che venivano definitivamente cacciati fuori dalla partita con un identico 9-o di marca senese. L’ultimo intervallo vedeva la Montepaschi condurre per 63-43 con i titoli di coda che potevano già scorrere. Ultimo periodo di assoluto garbage time con il vantaggio biancoverde che sfiorava anche i 30 punti e con Sacchetti che ammainava la bandiera togliendo dal campo un nervosissimo Travis Diener che battibeccava a lungo col proprio coach. Si è chiusa sul 91-68 una partita che , in pratica, è durata non più di 12-15 minuti.
Per il Banco di Sardegna il migliore ci è sembrato Plisnic che ha chiuso in doppia cifra sia per punti realizzati che per valutazione ma che, comunque, ha tirato dal campo con un non brillantissimo 45%, accanto a lui non male Drake Diener autore di un buon 3/6 dall’arco dei 6,75 ed un Tony Easley miglior rimbalzista della gara con 9 catture. Insufficiente a nostro avviso Hosley che ha chiuso con un 2/12 dal campo che grida vendetta, così come Travis Diener, bravissimo a mettere in ritmo i compagni, per lui 7 assist, ma molto meno a mettere in ritmo se stesso con un inconcludente 3/12 dal campo. L’apporto della panchina, lo abbiamo già evidenziato, è stato modesto, impalpabili Metreveli e Devecchi, non entrato Binetti, Sacchetti ha avuto poco anche dal figlio così come da Vanuzzo e Pinton. Sassari ha perso anche la battaglia sotto i tabelloni con 38 rimbalzi catturati contro i 47 di Siena, nonostante l’assenza di Andersen, e dovrà mettere in campo in gara-2 un differente approccio per sperare di allungare una serie che appare segnata.
Detto degli ospiti veniamo ai padroni di casa: su tutti un Lavrinovic spaziale, per lui cifre sontuose con 19 punti e 29 di valutazione in soli 25 minuti di utilizzo, il 73% dal campo, il 100% dalla lunetta e 9 rimbalzi catturati, indiscutibilmente MVP della gara. Benissimo il reparto piccoli di Simone Pianigiani con il duo McCalebb-Zisis che si è diviso alla perfezione il tempo di permanenza sul parquet producendo 25 punti con medie del tutto ragguardevoli, per McCalebb perfino 7 rimbalzi. Solita prova di sostanza di Stonerook e Moss, veri draghi della difesa che ieri sera hanno inciso in maniera determinante anche sull’altro lato del campo con David andato addirittura in doppia cifra e Shaun autore di 2 bombe. Si è rivisto finalmente con un buon minutaggio anche Michelori che appare del tutto recuperato dopo il lunghissimo infortunio, meno bene delle ultime uscite Kaukenas ed Aradori stranamente imprecisi al tiro (1/8 per l’italiano, 2/6 per il lituano), buono l’apporto di Ress e sufficiente quello di Thornton. Pianigiani ha lasciato fuori dalle rotazioni sia Lechtaler che Carraretto distribuendo benissimo il minutaggio tra i vari giocatori posto che nessuno è andato oltre i 25 minuti di permanenza sul parquet, e questo è di basilare importanza nei play-off dato che si gioca a ritmi altissimi ogni 48 ore.
Siena ha accettato di scendere sul terreno privilegiato dai sardi, il terreno del “corri e tira”, ed ha avuto ragione, 71 conclusioni dal campo per i biancoverdi col 48% totale ed un ottimo 10/21 dall’arco dei 6,75, i biancoverdi hanno vinto anche la battaglia sotto i tabelloni nonostante l’assenza di Andersen il cui infortunio al ginocchio è in corso di valutazione. L’impressione è che in gara-2 scenderanno in campo gli stessi di ieri sera con Rakocevic che non appare ancora pronto e Maciulis che ha subito un piccolo infortunio alla caviglia che ne sconsiglia un rischioso utilizzo. Da segnalare una buona presenza di tifosi ospiti che hanno applaudito a lungo i propri beniamini autori, comunque, di un’annata straordinaria a prescindere da quello che sarà l’esito finale di questa serie di play-off. Gara-2 sarà probabilmente decisiva, andare in Sardegna sul 2-0 per Siena significherebbe aver messo una pietra quasi decisiva sul passaggio del turno, anche se la serie tra Pesaro e Cantù insegna che non ci sono certezze, invece un eventuale 1-1 cambierebbe ovviamente tutti gli scenari.
A margine da segnalare la calorosa accoglienza riservata all’ex senese Drake Diener e la presenza sugli spalti di un festeggiatissimo Benjamin Eze.
Montepaschi-Banco di Sardegna 91-68
Parziali: 23-21, 31-17, 18-14, 19-16
Progressione: 23-21, 54-38, 72-52, 91-68
Sala Stampa
Sacchetti
“Abbiamo retto fino al momento in cui il nostro tiro da 3 è entrato, poi ci siamo persi, siamo stati bravi a rientrare fino al -11 ma poi non abbiamo avuto la forza di reggere il loro urto. Quando dalla loro panchina si alzano certi giocatori è ovvio che la cosa si fa difficile, ma lo sapevamo. Tutto qui..”
Pianigiani
“Molto bene, siamo stati bravi a reggere il loro ritmo indiavolato, a scendere sul loro campo e a venirne fuori vincitori. Sono molto soddisfatto stasera di quello che i miei giocatori hanno fatto. Valuteremo le assenze e la possibilità di fare qualche cambio, vedremo. Stasera ho tenuto fuori Carraretto che aveva dato tanto nella serie con Varese, sono molto contento della risposta di Moss che ha recuperato dopo l’assaggio del campo avuto a Varese. Questi play-off sono difficilissimi e l’impresa di Pesaro lo dimostra, sarà difficilissimo anche per noi e per questo sono ancora più orgoglioso di quello che stiamo facendo e di quello che abbiamo fatto negli anni scorsi con i tanti scudetti in serie e le coppe Italia consecutive.”
Moss
“Sono contento del mio rientro e della mia prova dopo una lunga assenza, io sono sempre a disposizione del coach e se vengo chiamato in causa do il massimo, sempre. Se Pianigiani avesse deciso di tenermi fuori mi sarei accomodato in tribuna ed avrei fatto il tifo come sempre. Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato, Sassari è molto brava nel tiro dall’arco ed abbiamo cercato di limitarli, tra 48 ore sarà una partita diversa: i playoff sono così.”
MVP: Decisamente Lavrinovic, imprendibile per la difesa avversaria, precisissimo al tiro, presente sotto i tabelloni, un recupero importante il suo.
WVP: Travis Diener: le cifre non direbbero questo, ma il faro dei sardi non può sparare a salve (3/12) ed innervosirsi al punto di litigare visibilmente con Sacchetti al momento del suo rientro in panchina, al Banco di Sardegna serve ben altro.
Alessandro Lami