Era ora di passare dal nulla cosmico di Oklahoma City alla movida di South Beach e dei suoi talenti!! Le due città si differenziano più o meno come il giorno con la notte e a Miami, nonostante il devastante tasso d’umidità, la vita è veramente vacanziera anche per chi lavora.
Pensate che alcuni giornalisti del Miami Herald sono soliti iniziare la loro giornata in spiaggia e infradito ad aggiornarsi sulle news, per poi andare all’allenamento o in ufficio a preparare articoli e approfondimenti sul basket e sugli Heat. Un privilegio davvero incredibile se pensiamo che il mare (oceano) è a un passo, assieme a tutta l’industrializzazione di una città che a livello di alberghi e infrastrutture è quasi meglio di New York.
Nell’allenamento che ha preceduto gara 2 abbiamo avuto un contatto anche con David Vanterpool, indimenticabile giocatore della Montepaschi Siena e del CSKA pluricampione d’Europa, infatti ora si occupa di fare scouting proprio per gli Oklahoma City Thunder anche a livello europeo, infatti era informatissimo su tutti i campionati e le varie situazioni contrattuali.
La giornata di allenamento pre-gara 3 è stata caratterizzata da una maggiore rilassatezza dei comprimari degli Heat, che sono stati in grado di lasciarsi andare anche a qualche battuta simpatica, dove Shane Battier rimane l’idolo incontrastato assieme a Sefolosha. Haslem ha ironizzato sul fatto che gli abbiano tolto ufficialmente il titolo statale conseguito con Miami High, a causa di un illecito a livello di reclutamento. Lui ha affermato, però, che il titolo 2006 è suo e non intende ridarlo per nessuna ragione al mondo.
James Harden, alla domanda se la sua barba incutesse timore agli avversari quando entra nel pitturato, non ha nemmeno risposto, ma sul resto è stato convinto nel dire che i Thunder sono la squadra perfetta con il miglior marcatore, stoppatore e difensore di post dell’NBA, senza dimenticare la point guard più fisica assieme a Rose. E’ proprio suddetta point guard il bersaglio principale di Steven Smith di Espn che, come avrete capito, non è abituato a mandarle a dire. Ha affermato che Westbrook in gara 2 ha giocato più per le sue statistiche che per la vittoria finale e che deve riconoscere l’uomo franchigia Kevin Durant. Siamo d’accordo sulla seconda affermazione, meno sulla prima se consideriamo che il contratto della vita l’ha già firmato e che non è sembrato egoista a tal punto. Dissennato e dannoso si, ma egoista no.
Il meglio della sessione odierna di allenamento arriva quando in campo ci sono i Thunder con Daequan Cook sempre capo dei bimbi discoli con scherzi e battute per tutti.
Harden è stato alle prese con particolari lavori di mobilità con elastici per gambe e braccia, ma soprattutto il grande clinic di Scott Brooks che ha sciorinato tutto il repertorio di tiro e ball handling mentre i suoi ragazzi erano alle prese con lo stretching. Ha mostrato grande proprietà, oltre ad un palpabile controllo emotivo dei suoi ragazzi che hanno un rapporto del tutto particolare con lui, anche a livello di scherzo e battute.
Dopo questo e l’affermazione di uno dei giornalisti del Miami Herald che ci ha detto che gara 3 sarà un “coin flip” perchè sono troppe le variabili in una serie combattuta come questa, vi lasciamo da Miami e vi rimandiamo al game day di domani dove ci sarà la prima delle tre partite che si giocheranno in Florida. Sicuri che gli spettatori saranno tanti, non aspettatevi che parli della partita, ma vi dirò tutto quello che c’è dietro e gira intorno ad essa.
Stay tuned.
Simone Mazzola