FORLI’ – Il lavoro di questi giorni, silenzioso ma frenetico, sembra aver dato i propri frutti. Mentre l’Italia intera si dedicava al calcio, stretta tra i 40 gradi di Scipione ed un “biscotto”, evidentemente di concezione più italica che iberica, la FulgorLibertas varava la road-map per la stagione 2012-2013. Iscritta “di diritto” in DNA, la società di via Zuelli, con la larga maggioranza dei soci, ha deciso di dare credito al lavoro fin qui svolto dal presidente Grazioso e dal vice presidente operativo Gino Natali, approvando la presentazione della domanda per il ripescaggio in LegaDue. L’aumento di capitale, seguito direttamente dal presidente, sta procedendo bene e sarebbe stato individuat il maipolo di soci al 10%, chiamati allo sforzo maggiore per sostenere l’eventuale stagione nel secondo campionato nazionale. Soci tra i quale non verrà di certo annoverato Nicola Alberani, uscito ufficialmente dalla Società e, si dice, destinato a Imola o Bologna.
Dal presentare domanda di ripescaggio, all’essere ripescati, c’è però una gran bella differenza. Parte quindi ufficialmente la caccia alla società rinunciataria. E’ qui che dovrebbe concretizzarsi il lavoro, oscuro, sordido e silenzioso di Gino Natali. Alla già traballante Ostuni, nei giorni scorsi sembra essersi aggiunta un’irrequieta Piacenza, “capace”, da neopromossa, di disputare una partita casalinga di playoff per la SerieA davanti a 400 spettatori. Non è inoltre escluso che altre società, vedendosi costrette ad affrontare una stagione “al ribasso”, decidano di rinunciare alla LegaDue mettendo in vendita il proprio titolo. Difficile però pensare, come nel caso di Ostuni, alla disponibilità di un acquirente, vista l’imminente riforma che, l’anno venturo, equiparerà di fatto Dna e LegaDue. Per chi, come la società della Città Bianca, volesse rinunciare al diritto alla LegaDue, acquisito sul campo, rimarrebbe in definitiva come unica soluzione l’autoretrocessione.
Massimo Framboas