CASERTA – A Milano, quando in campo c’è la Juve, c’è sempre un’atmosfera magica, che ti fa ricordare qualcosa di storico, vittorie illustri o cocenti sconfitte, grandi campioni e partite sempre tirate. Quest’anno invece la JuveCaserta che si presenterà al Forum d’Assago sarà una squadra diversa. In sede di presentazione e di nomi arrivati sul bloc notes del mercato, si poteva pensare a una squadra davvero competitiva. Un mese di lavoro e una serie infinita di infortuni ci dicono che bisogna andarci più cauti, che forse nonostante il certosino lavoro di tutto lo staff tecnico, i tanti infortuni non hanno regalato la giusta condizione fisica ma forse soprattutto mentale a una squadra che, come dimostrato nelle amichevoli, a volte spegne la luce e prende delle imbarcate assurde, Brindisi ( per ben due volte) docet! Inoltre, a tenere banco è stata più la questione Nic Wise che quella della squadra. Sta male, va via, annuncia su twitter il suo disappunto, poi sfuma l’arrivo di Chase e viene riportato qui proprio poco prima che prendesse l’aereo. Una telenovela degna di quelle televisive. Di sicuro l’ex play di Arizona e Le Havre, che come sempre è bene ricordare, non è al 100%, ci ha messo sempre la faccia e ha sempre dimostrato i suoi buoni mezzi tecnici, ma certo il campionato è ben altra cosa e solo domenica scopriremo quanto realmente il suo infortunio potrà condizionare il gioco della squadra. Bene ricordare che sia Stefano Gentile (problemi a una caviglia) che Marco Mordente, hanno dovuto sopportare altri problemi più o meno gravi e questo di sicuro sarà un gap non da poco per coach Sacripanti, che spesso, come era solito dire anche l’anno scorso, ha dovuto fare la conta per avere una squadra di 10 per l’allenamento. Di questo inizio hanno entusiasmato e non poco Jonusas, giocatore davvero di intelligenza cestistica e di agonismo sopraffini, nonchè Jelovac, che può essere un lungo devastante, specie per la sua mano morbida. Akindele è chiamato al compito di spazzare qualsiasi cosa arrivi dalle sue parti, sia in attacco che in difesa, ma essendosi aggregato più tardi rispetto al resto del gruppo, dovrà essere coadiuvato e non poco da Michelori, che stava mettendo tanta energia nelle gambe e che forse adesso potrà far ricordare i fasti di qualche anno fa proprio con la canotta bianconera. Date queste premesse, Chatfield potrebbe essere un ago della bilancia non indifferente, la sua capacità di subire contatti, andare in lunetta (non dimentichiamoci che il suo cambio sarebbe comunque Mordente che in questo è un mago) e magari imbucare con continuità il cerchio saranno fondamentali per dare la giusta quadratura al gioco ordito da Sacripanti. Si continua a lavorare in vista di un match di domenica, ma data la condizione e il modo in cui ci si arriva, forse, tutto sommato, affrontare un avversario monstre come Milano, non può fare che bene alla Juve che, ancora alla ricerca di un main sponsor, non avrà nulla da perdere all’ombra della madonnina.