ROMA – Una sfida che promette spettacolo tra la solita Cantù, quest’anno più arrogante e fisica che mai, forte delle sue certezze che si chiama Eurolega conquistata alla grande nel Qualyfin’ Round e la Virtus Roma che debutta in casa dopo aver avuto la meglio in quel di Pesaro, alla prima in Campionato.
Vincerà la solidità brianzola o il giovane entusiasmo dei capitolini ?
ACEA Virtus Roma
Marco Calvani lo aveva detto il quell’afosissimo giorno di fine agosto, allorquando cominciava la nuova avventura denominata Campionato 2012-13: Roma avrebbe lottato e sudato sino allo strenuo in questa stagione, nonostante le difficoltà oggettive di un roster ricco di sfide. Good Vibrations finalmente per una Virtus Roma che fa ben sperare in questo primissimo scorcio di stagione. Vincere a Pesaro, anche se la Vuelle di quest’anno è lontana parente della splendida macchina da canestri e di gioco messo in piedi da Dalmonte l’anno passato, non è mai facile per nessuno portare a casa la vittoria specie se la Adriatic Arena urla, sospinge i propri beniamini sino alla fine. Eppoi la vittoria di Pesaro è arrivata nel modo “migliore” che si possa sperare in un debutto di campionato e finanche in trasferta. Partenza lenta per poi piano piano aumentare i giri del motore ed andarsi a prendere la gara quasi in scioltezza, mortificando le chances di rimonta di una Scavolini ancora troppo presa da problemi d’amalgama e d’affiatamento.
Due italiani sugli scudi e, se mentre per il primo pochi avevano dubbi a riguardo sulla potenziale eccellenza della prestazione (leggasi alla voce Gigi Datome, ormai leader conclamato della squadra), per il secondo tricolore è stata una bella, bella sorpresa il 5/6 dalla lunga di quel Lorenzo D’Ercole che sembra rinato con Marco Calvani a dirigerlo dalla panca, proprio come quando i due si trovarono a Livorno. Calvani è persona discreta, silenziosa ma sicura di sè, parecchio anche, e se ha scommesso sull’ex enfant prodige da Pistoia, beh….Statene certi che qualcosa di buono verrà fuori. D’Ercole può essere quel valore aggiunto da fuori in chiave offensiva ma può anche dare minuti di sostanza in difesa. Il tutto mentre Goss registra il tiro, Czyz cerca di rullare i motori e la coppia nigeriana Lawal-Dagunduro accellera nel tentativo di trovare subito il bandolo della matassa italica. In ritardo Lorant, ancora un pò acerbo Taylor ma lo si sapeva, appannato Bobby Jones ma va bene così. Ora arriva Cantù e bisogna confermare le buone impressioni suscitate a Pesaro.
L’anno scorso furono due sfide molto strane, nell’andamento delle singole gare. All’andata Roma vinse facile, Cantù era reduce dalla trasferta in Francia di Eurolega e decimata nel roster, fu quasi come un gatto con il topo mentre a Cantù, al ritorno, Dedovic sfiorò per l’ACEA l’impresa andando ad impattare sul secondo ferro l’ultimo pallone della gara, pallone che andava comodamente appoggiato sul medesimo per vedere il cotone gonfiarsi. Quest’anno siamo certi che saranno due sfide molto più equilibrate di quanto si possa pensare.
chebolleta Cantù
Se qualcuno avesse dei dubbi circa l’annata che aspetta Cantù, con le scommesse Brooks e Tyus “costrette” a serrare le fila ed a far dimenticare Micov e Shermadini nel cuore dei tifosi canturini, ad oggi verrebbero facilmente fugati.
Battuta, o meglio, esorcizzato lo spettro Siena in finale di Coppa Italia, conquistata l’Eurolega dando l’impressione di non aver nemmeno forzato tanto (tolto il debutto contro i bulgari del Lukoil), Cantù si candida nuovamente e con prepotenza al podio in questo campionato, nonostante Bologna e Varese scalpitino alle sue spalle. E la gara di domenica a Roma può già dare delle indicazioni precise. Trinchieri lo sa e, da navigato allenatore nonostante la sua giovanissima età, non sovraccarica troppo i suoi ma è consapevole che una vittoria contro questa ACEA significherebbe qualcosa di speciale. Roma è ancora under construction mentre Jerry Smith, nuovo metronomo del gioco biancoazzurro, sembra oramai essersi impadronito dei ritmi e degli schemi imposti in allenamento con una naturalezza quasi imbarazzante, non sembra affatto che si trovi in Brianza da solo un mese e mezzo. Ma bisogna anche sottolineare che alle sue spalle, perso Cinciarini, Tabu dimostra una maturità ed una presenza di spirito invidiabile, alzi la mano chi l’avrebbe detto 3 anni fa quando arrivò in Italia. Alle brutte c’è Kudlacek, ex-Caserta, che non sembra proprio uno scarto, anzi.
Nel settore lungo c’è la coppia Stelle&Strisce difficile da contenere, soprattutto se a Tyus viene data la palla in movimento, senza contare che finalmente Scekic è oramai in piena fase di recupero e potrebbe anche giocare scampoli di gara a Roma, il tutto condito da un Marco Cusin dal quale quest’anno s’attende la definitiva consacrazione.
Cosa dire per il resto ? La solita “vecchia” guardia dei Luenen, Mazzarino e Markoishivili ed una panchina densa di fosforo ed esperienza con Lele Molin a regalare sovente importanti imbeccate al più giovane Trinchieri.
Ne siamo convinti, sarà una bella gara, da seguire in diretta su RAISPORT alle 20:30 di domenica 7 ottobre.
Precedenti: Roma conduce nettamente in casa, 37 partite giocate, ben 26 vinte.
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, domenica 7 ottobre 2012, ore 20:30
Arbitri: Taurino-Lanzarini-Sardella
Fabrizio Noto/FRED