ANCONA – La Dinamo passa al PalaRossini al termine di un match che l’ha vista soffrire più del previsto e rimasto in bilico fino a un paio di minuti dalla fine. Negli attimi finali è risultata decisiva la maggiore esperienza e freddezza degli uomini di Meo Sacchetti, nei confronti di una Sutor un po’ sulle gambe nell’ultimo periodo.
Si comincia e la Dinamo, seppur con un Drake Diener non ancora al massimo della condizione per un infortunio alla caviglia, parte con i favori del pronostico, reduce dalla buona vitoria con l’Angelico Biella; la Sutor però, con il morale a mille dopo aver espugnato Avellino, sembra poter dire la sua in questo match disputato per la prima volta davanti al pubblico di casa, accorso numeroso al PalaRossini (circa 3000 le presenze).
Coach Recalcati si affida al doppio play, portando in quintetto Di Bella, Steele, Slay, Burns e Freimanis; Sacchetti invece sceglie lo starting five composto da i due cugini Diener, Ignerski, Easley e Thornton. Parte forte la Dinamo, forte del talento dei due Diener e della superiorità sotto canestro, dove la Sutor, come previsto, soffre; la Dinamo prova il primo allungo sfruttando un paio di attacchi non convincenti dei veregrensi dopo 5 minuti, andando sul +6, ma viene subito raggiunta grazie al contributo del lettore Freimanis e Cinciarini. I biancoblu confermano la propria superiorità sulle carambole, e proprio quando offensivamente Montegranaro comincia a esprimersi a livelli alti, Trevis Driener punisce i gialloblu con una tripla allo scadere, costringendo la Sutor sotto 16-20 al termine del primo periodo.
I padroni di casa riprendono il secondo quarto con un buon piglio, costringendo Meo Sacchetti a chiamare il suo primo timeout; arriva il vantaggio Sutor a 8′ 37′ dalla sirena dell’intervallo, con una tripla dell’osannato Cinciarini, che vengono poi raggiunti sul 22-22 da un canestro di Diniegro su tap-in, che costringe Recalcati a chiamare una sospensione. Al ritorno in campo Pinton infila con una tripla i gialloblu, ma capitan Di Bella con due canestri consecutivi riporta la Sutor in rotta. La Dinamo, forte anche del talento dei suoi singoli, si dimostra superiore, ma la Sutor dimostra di saper trovare buone spaziature in attacco e di essere efficaci in difesa, (affidandosi perlopiù alla zona), imponendo spesso ai sardi il turnover. Le squadre restano poi appollaiate, incapaci di di allungare, fino a 2 minuti dall’intervallo, quando tre bombe del talentuoso Slay trascinano la Sutor sul 37-32. Sassari però non ci sta, e con Trevis Driener, che muove la retina dai 6.75, e Ignerski, ritrova la parità; le squadre si ritirano quindi negli spogliatoi sul punteggio di 39-39.
Si ritorna in campo con Recalcati che schiera lo stesso quintetto di partenza, salvo Mazzola nel ruolo di centro al posto di Freimanis; anche Meo Sacchetti schiera il quintetto iniziale con una sola differenza, ovvero l’ispirato Sacchetti in campo al posto di Thornton. Dopo 3 minuti la Sutor, grazie ad una tripla di Valerio Mazzola e una successiva bomba del tiratore Cinciarini, si porta sul +6. I sardi continuano a sbagliare dalla lunga distanza giocando per un paio di minuti a vuoto, prima che i due Driener si scatenino siglando 7 punti di fila (4 per Trevis, 3 per Diener), costringendo “Charlie” Recalcati a chiamare timeout. Molto propizio per Montegranaro, che con una penetrazione di un grande Slay si riporta subito avanti, dimostrando un buon gioco (di sicuro superiore alle aspettative precampionato) in entrambi i lati del campo. Le squadre continuano a giocarsela punto a punto fino agli attimi finali del terzo quarto, che, complici anche alcune disattenzioni arbitrali, termina 56-56 con un altro tiro sulla sirena (questa volta da due) di Trevis Diener.
Un ultimo quarto tutto da gustare spetta al pubblico del PalaRossini, che prova a spingere i suoi al colpaccio. Parte l’ultimo e decisivo periodo, con la Dinamo che sbatte in faccia alla Sutor un break di 8-0 in poco più di 2 minuti, che costringe i Sutorini sul – 7; i padroni di casa mancano forse di energie in questo ultimo periodo, commettendo disattenzioni facilmente evitabili da entrambi i lati del campo; i gialloblu si sbloccano solo dopo 3 minuti, con un tiro dalla media di Mazzola che ridà animo al pubblico di casa. Sul -6 Sutor, vedendo i suoi sulle gambe Recalcati chiama un inevitabile timeout a 5′ 48′ dalla conclusione. Mazzola in questo ultimo periodo è il più in palla, siglando 6 punti decisivi per rimanere in contatto con i biancoblu prima che Tamar Slay metta la tripla del -3. Con la palla in mano su contropiede, è per lo stesso Mazzola a sciupare una ottima occasione fallendo il passaggio per un Cinciarini libero da tre punti; Ignerski punisce poi la Sutor realizzando due triple consevutibe, ma Cinciarini sigla da tre punti il -4 e propizia una palla persa. Dopo una serie di carambole su un tiro fallito da Burns, i veregrensi hanno la palla in mano a due minuti dalla sirena, ma Di Bella fallisce una tripla fondamentale; nell’azione successiva però lo stesso Cinciarini ruba palla e mette il -2, prima della tripla di Sacchetti che è una vera mazzata per i gialloblu. Sul -8 la Sutor riesce in una grande tripla con Cinciarini, ma il parziale recita 84-79 e soli 7 secondi rimasti. A questo punto da segnalare un timeout chiamato da Sassari decisamente irrispettoso e giustamente criticato dai tifosi della Sutor, con la partita ormai senza storia. Il risultato finale è poi di 85-79, con il match che termina con molte polemiche per l’arbitraggio.
Sassari che si è dimostrata più cinica nei decisivi attimi finali: decisivo il talento dei due Driener e la superiorità sotto canestro. La Sutor comunque ci ha provato fino alla fine, mostrando buon spirito di squadra e riuscendo a mettere in difficoltà quella che adesso è la quarta-quinta potenza del campionato. Sarebbe necessario un maggiore contributo da parte di Steele: il play statunitense è finora una delle poche delusioni per la Sutor, non avendo siglato neanche un punto nelle prime due giornate. Non sono bastati i 20 punti di un buon Mazzola (votato migliore in campo) e i 22 di Cinciarini. Dopo un buon avvio, Burns si è spento pur totalizzando 10 punti e 11 rimbalzi. Nel complesso buoni segnali per entrambe le formazioni, con Sassari che ha espugnato un campo difficile con un buon rendimento da parte della panchina e giocando bene in entrambi i lati del campo, malgrado a tratti qualche svarione difensivo. Montegranaro ha dimostrato di soffrire poco (se non sotto canestro) contro una squadra di livello più alto, dando subito buone impressioni per la lotta per la salvezza.
Sutor Montegranaro-Banco di Sardegna Sassari 79-85
Parziali: 16-20, 25-19, 17-27, 23-29
Progressione: 16-20, 39-39, 56-56, 79-85
MVP – Trevis Driener: fondamentale negli attimi finali con la sua freddezza al tiro e in lunetta assieme a suo cugino Drake: una spina nel fianco della Sutor per tutta la durata della partita.
WVP – Ronald Steele: nonostante il recente infortunio al ginocchio da lui ci si aspettava qualcosa di più. Neanche un punto siglato nei primi due match giocati, a tratti sembra come intimorito.
Link ai tabellini: http://195.56.77.210/game/65515.html
Sala Stampa
Carlo Recalcati
Da ogni sconfitta dobbiamo trarre indicazione e osservazioni; abbiamo commesso troppi errori banali, che nell’ultimo quarto ci hanno condannato. E’ dalle cose basilari che si decide una partita, aldilà delle percentuali e di altre statistiche. Se fossimo stati generalmente più attenti forse sarebbe andata diversamente e si sarebbero anche evita le polemiche a fine partita. Se è vero che dalle sconfitte si impara più rispetto alle vittorie, da questa sconfitta dobbiamo fare tesoro e trarne insegnamenti. La squadra che abbiamo è la migliore che potevamo fare con le nostre possibilità: soffriremo spesso sotto canestro, anche se lavoreremo sempre più per evitarlo. Dobbiamo allenarci per fare meglio, contando su un maggiore supporto dalla panchina, attendendo anche il recupero completo di Steele. Burns è andato un po’ in confusione nel finale (nonostante i 10 punti e 11 rimbalzi). Ce la siamo comunque giocata alla pari contro una squadra tra le migliori del campionato.
Federico D’Alessio