Se fossimo nel calcio, di sicuro lo avremmo definito il posticipo della serata. Si gioca per la prima volta di lunedì sera, e la sfida è il classico testa coda tra due realtà opposte: la Sidigas Avellino e i suoi mille problemi opposta alla corazzata Milano e al suo roster che in Italia dovrebbe essere una schiacciasassi. Tanti, troppi problemi in casa Sidigas, che non danno a Valli quella serenità necessaria a preparare al meglio l’incontro. Al solito problema legato al visto di Hardy, le cui soluzioni, in un senso o in un altro, saranno decise per settimana prossima, si è aggiunta la partenza di Linton Johnson per gli States per motivi familiari e che non sarà del match. Si poteva pensare alla vigilia che Hardy potesse essere tesserato come USA, ma per non bruciarsi inutilmente un visto questa opzione non è stata messa in atto. Avellino quindi con un attacco spuntato e che proverà a sopperire con l’energia e il cuore che l’hanno sempre contraddistinta nei momenti di difficoltà e con i suoi tanti giovani italiani che magari potrebbero ricevere qualche minuto in più dal loro coach.
Di contro, c’è un’Olimpia Milano di un altro pianeta sotto ogni aspetto, una squadra che è riuscita anche in Eurolega a fare la voce grossa contro una formazione come l’Efes che si permetteva il lusso di avere il duo ex Lakers in cabina di regia con Farmar e Vujacic. Per la squadra di Scariolo sarà la seconda trasferta di fila, un compito di sicuro più facile rispetto alla gara di Bologna, ma comunque un impegno da non sottovalutare per proseguire in quel processo di crescita che il coach milanese ha più volte dichiarato come obiettivo primario per poter arrivare alla seconda fase della stagione con maggiore amalgama e maggiori possibilità di riuscire a portare trofei e soddisfazioni all’ombra della Madonnina. Sarà un match incandescente dove Avellino cercherà di contenere il ritmo e lo strapotere fisico delle Scarpette Rosse, mentre l’Olimpia, contando su un roster lunghissimo e di prima fascia la metterà sul ritmo e sulle conclusioni costruite ad arte per mettere on fire i suoi innumerevoli tiratori.
Il pronostico sembra scontato, ma si sa che ogni partita è una storia a sé e, cosa da non sottovalutare, sarà la prima gara dopo il “doppio impegno” di giovedì e quindi affrontarla con minore lucidità potrebbe essere quel barlume di speranza che può far intravedere la luce in fondo al tunnel anche ad Avellino.
Si gioca al Paladelmauro, lunedì 15 ore 20,30
Arbitri: Taurino, Seghetti, Ramilli
Domenico Landolfo