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4 Comments

  1. 1

    Davide

    D’accordissimo Fred, soprattutto sul fatto che la mentalita vincente si costruisce proprio in queste partite, affondando l’avversario senza pieta (ma con rispetto). Fai bene a citare Pianigiani e siena, livello tecnico a parte, loro non avrebbero mai permesso, seppur con le seconde linee in campo, un ritorno cosi clamoroso dell’avversario. Secondo me abbiamo perduto un’ occasione per allenare la mentalita vincente, fossi stato calvani li avrei fatti allenare duramente dopo la partita! Se ci puo stare iun minimo di rilassamento, e anche risprmiare datome e goss che normalmente giocano 39 minuti, bisognava sfruttare l’occasione per lavorare piu sugli schemi di attacco in tranquillita, integrando ancora di piu lorant e dagunduro, cercando lawal…e invece abbiamo sbragato come dei dilettanti. Le critiche ci stanno proprio in queste partite, non contro cantu e probabilmente milano, quando si perde contro squadre nettamente piu lunghe e tecniche.

  2. 2

    FRED

    Infatti, però non dobbiamo nemmeno scadere, caro Davide, nell’iper-critica.
    Mi spiego: questa squadra è ancora fresca di vernice quindi certi cali possono accadere e si possono capire e comprendere.
    Sarebbe molto, molto grave se si ripetessero.
    A mio avviso, comunque, quest’anno ho la sensazione che Roma si toglierà diverse soddisfazioni.
    Saluti

  3. 3

    Roberto

    Ho letto la dura replica di Calvani alle critiche per come Roma ha giocato l’ultimo quarto con Reggio Emilia. Il coach ha spiegato di avere voluto approfittare dell’ampio vantaggio per fare degli esperimenti e ha aggiunto che è sproporzionato criticare il suo lavoro dopo che Roma ha vinto a Pesaro, perso con la squadra che, secondo lui, gioca il miglior basket in Italia (Cantù) e vinto con Reggio Emilia. Tutto ciò, considerando l’organico “low cost” che gli è stato messo a disposizione. Calvani ha ragione. Deve però augurarsi che l’Acea non perda a Reggio Emilia con uno scarto superiore agli undici punti, perché in caso di arrivo a pari merito, i tifosi qualche ragione per essere arrabbiati con lui a quel punto ce l’avrebbero… Il problema non è di essere ipercritici, tutte le critiche sono legittime se avanzate con spirito costruttivo. Infatti anche Fred non ha potuto fare a meno di sottolineare negativamente il calo di attenzione dei romani nell’ultimo quarto con Reggio Emilia.

  4. 4

    FRED

    Calvani fa bene ad arrabbiarsi, vuol dire che anche lui ha capito che gli esperimenti vanno fatti ma facendo attenzione, come hai giustamente evidenziato tu, davide, al fatto che sarebbe stato opportuno farli ma chiudendo con uno scarto più alto degli 11 punti finali.
    Tutti siamo contenti che stia andando così ma non è stato fatto nulla ancora, il difficile arriverà quando Roma non sarà più una “sorpresa”. ecco, la gara contro quella volpe di Pino Sacripanti, cioè Caserta, potrà dirci molte cose.

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