CREMONA – (L’esorcista) Andrja Stipanovic, centro di 209 cm per 119 kg, nato a Mostar (Bosnia) ma di nazionalità sportiva croata nato il 18-12-1986, cresciuto a Medjugorje, dove la propria famiglia conduce un piccolo albergo per accogliere i pellegrini devoti alla nota Madonna. Corpo ricoperto da tatuaggi raffiguranti l’effige della chiesa, della madonna stessa ed il Cristo di Medjugore.
(Il posseduto) Ebi Ndudi, centro nigeriano di 207 cm. per 100 kg, nativo di Londra, con trascorsi altalenanti in Italia a Ferrara ed Imola prima di intraprendere la carriera di “mercenario” in Cina e Libano. Tatuaggi raffiguranti antiche icone tribali.
( L’esorcismo) Dopo un match che ha espresso degli spunti tecnici offensivi notevoli, testimoniati dall’alto punteggio finale, negli ultimissimi secondi di gioco, a risultato ormai acquisito, il sig. Ebi alla fine di una discreta prestazione agonistica personale, condita da 19 pts e da un buon numero di rimbalzi catturati, si avventa in modo assatanato sul giocatore avversario sulla linea di fondo, prima che lo stesso operi la rimessa. Il cronometro è fermo ma si vede che i suoi recenti trascorsi” libanesi” gli hanno fatto perdere la lucidità necessaria di riflessione, facendogli dimenticare che nell’ultimo quarto le lancette del cronometro sono per regolamento bloccate dopo il canestro subito e prima della ripresa del gioco da parte della difesa che lo subisce. Probabilmente il suo atteggiamento non sportivo durante il corso di tutta la gara verso gli avversari ha il suo culmine dopo la ” carezza ” ricevuta a fine gara, forse involontariamente o per ripicca, dal ” buon ” Stipanovic, che gli fà volare un dente. Il “posseduto” nigeriano, vistosi privato di una parte importante del suo corpo, perde completamente il controllo della ragione ed in preda ad un raptus ” ancestrale” si rende protagonista del gesto del “tagliagola” con il quale cerca di intimidire il pubblico (composto anche da numerosissimi bambini….), provocandone una reazione sostanzialmente civile e controllata. Non crediamo che il gesto di Ebi abbia valenza demagogica per prepararsi ad una sfida di ritorno che vedrà Avellino opporsi alla Vanoli partendo dal pesante passivo dell’andata in un ipotetico arrivo a pari merito in fondo…alla classifica. Crediamo solo che l’uomo di Medjugorje, Stipanovic, abbia a sua insaputa ” esorcizzato ” il demone di Ebi liberandolo da una cattiva gestione personale dei suoi affari per affidarlo alle cure del suo coach Giorgi Valli, libero e bello, per un suo pronto riscatto.
La partita inizia con una gara al tiro da tre da parte di Nikola Dragovic, uno dei grandi eroi della sfida contro Milano, che mette una serie di triple mortifere consecutive che annichiliscono il pubblico di casa e che generano sconforto ad Attilio Caja ma i cremonesi oppongono alla bocca di fuoco ospite un buon gioco di squadra, portando subito a referto ben 7 degli 8 uomini impiegati nel corso della gara. Il primo periodo si chiude con un il punteggio di 24 – 25 in favore di Avellino.
Nel secondo quarto, oltre che allo splendido Lance Harris autore di ben 10 pts dal campo nel periodo, viene fuori alla grande un ritrovato Luca Vitali, molto tonico e spensierato nella gestione dei possessi importanti. Al duo della Vanoli si oppone esclusivamente lo strapotere della fisicità di Ebi che in certi frangenti sembra intimidire anche il titubante arbitraggio della serata. Si và all’intervallo lungo sul sostanziale equilibrio del 47-44 casalingo.
E’ il terzo quarto che risulta decisivo ai fini del risultato finale. Cremona, apparsa sicuramente meno imballata nelle gambe dopo la doppia consecutiva trasferta al sud, sintomo delle cure di pre-campionato trova come d’incanto grande penetrazione, con gli esterni Jackson ed Harris pronti a sfruttare le cattive condizioni fisiche di Warren soprattutto in fase difensiva. Valli azzarda Spinelli da guardia insieme al play Mavraides, trascurando nel minutaggio Shakur a nostro avviso. Il risultato è che Harris si presenta ben 5 volte dalla linea della carità, andando a bersaglio ben 8 volte, caricando di falli un ingenuo ma volenteroso Biligha, in versione tappa buchi. E’ la sola vena offensiva del rabberciato Richardson a contenere il parziale di quarto in favore della Vanoli di 24-17. Nell’ultimo periodo sono tre tiri dall’arco dei 6.75, realizzati con abile maestria da Vitali, Jackson ed Harris a mantenere il bel solco di vantaggio per i propri colori ed opporsi alla valida resistenza irpina ispirata da un ottimo Mavraides ed un mai domo e stoico Richardson. Cremona brinda alla prima vittoria di campionato mentre Avellino piange per la scomparsa della mamma di Linton Johnson, vero elemento di spicco della formazione campana, la cui assenza si è fatta notare per il computo dei rimbalzi offensivi nettamente in favore dei padroni di casa.
Vanoli Braga Cremona – Sidigas Avellino 94-83
Parziali : 24-25; 23-19; 24-17; 23-22
Progressione: 24-25; 47-44; 71-61; 94-83
Sala stampa
Visto il protrarsi del ritardo in sala stampa dei rispettivi coaches dovuto alla coda avvelenata del match ed alla nostra impossibilità materiale per la nostra permanenza legata a problemi di rientro, abbiamo carpito le impressioni dei rispettivi entourage nell’androne degli spogliatoi.
Vanoli Cremona
Un sorridente e rinfrancato Caja si intravede sull’uscio del proprio spogliatoio in attesa della PRESS chiamata. Pochi accenni alla durezza del match ma concentrato già alla prossima partita.
Sidigas Avellino
Uno sconsolato e preoccupato Giorgio Valli, ripensa forse ad un finale di gara che avrebbe dovuto essere legato soprattutto legato alle vicende tecniche e non al gesto sconsiderato del suo ” figliol prodigo” Ebi Ndudi.
Mvp
Lance Harris : senza parole….
Wvp
Ebi Ndudi : come sopra…
Serafino Pascuzzi