SIENA – Per un punto Martin perse la cappa, oppure si potrebbe dire che è mancato un centesimo per fare un euro oppure usare uno qualsiasi dei luoghi comuni che vengono tirati in ballo quando, come la Mens Sana ieri sera, qualcuno si avvicina ad un soffio dalla meta e poi la vede svanire per un nonnulla. Siena ha giocato un’ottima partita ma non è bastato, non è bastato tenere botta nel pitturato, e cioè laddove Malaga pareva inarrivabile, non è bastato tirare finalmente dalla lunetta in maniera decorosa, non è bastata neppure una serata scintillante nel tiro dall’arco. E pensare che Siena, dopo un primo quarto di sofferenza nel corso del quale è finita sotto anche di dieci punti sul 18-8, aveva decisamente preso in mano le redini della gara. Infatti il secondo e il terzo quarto hanno visto un crescendo rossiniano degli uomini di Luca Banchi che sono volati, all’inizio dell’ultima frazione, persino sul +14 (73-59). Si era arrivati fin lì, come detto, grazie ad una condotta di gara davvero buona e ad una precisione inusitata nel tiro dalla lunga distanza con Janning che aveva fatto percorso netto (3/3), e con i vari Ress, Brown, Moss davvero sugli scudi. Anche sotto i tabelloni i tanti centimetri di Perovic, di Fran Vazquez, di Gist e di tutti gli altri giocatori spagnoli non avevano fatto la differenza grazie ad un Sanikidze monumentale, capace di spazzolare 13 palloni ben coadiuvato soprattutto da Kasun e Kemp. La partita sembrava saldamente in mano a Siena che però, da quel famoso +14, se ne è uscita con un parziale terrificante di 7-21 che ha spedito le due squadre al supplementare. E’ successo che Malaga ha ripagato Siena con la stessa moneta del tiro dalla distanza con 5 triple consecutive, e soprattutto è successo che i giocatori biancoverdi si sono persi in errori tra il banale e l’incredibile, su tutti una comoda schiacciata sbagliata in maniera indescrivibile da un solissimo Sanikidze. Il supplementare è stato come era lecito attendersi: punto a punto con la vittoria che è andata alla squadra che ha sbagliato di meno e con Siena che ha vanificato l’ultimo possesso che le avrebbe permesso di vincere o di allungare ancora la partita.
Banchi, come a Tel Aviv, esce battuto e scornato per il modo nel quale la sconfitta è arrivata, ma crediamo che il tecnico biancoverde stia vedendo i primi frutti del suo lavoro: la Mens Sana sta acquisendo automatismi, autostima, forma fisica, compattezza, personalità. Brown è stato una vera e propria spina nel fianco della difesa spagnola e, a nostro giudizio, di gran lunga il migliore della truppa biancoverde. Accanto al play da segnalare la solita prova di Moss che, in questo inizio di stagione, appare decisamente il più continuo dei campioni d’Italia. Da sottolineare poi l’ottima performance di Sanikidze sotto le plance e la precisione assoluta di Janning nel tiro dalla lunga distanza. Notevolissimo anche l’apporto di un Ress in doppia cifra e positivo anche quello di Kangur cui la valutazione negativa di -1 non rende merito dato il tanto lavoro sporco che l’estone svolge con coscienza.
Ingiudicabile l’esordio di Ortner che è rimasto in campo per 5 minuti scarsi, mentre invece ci sembra sempre più inserito Marcellus Kemp, 16 punti e 4 rimbalzi con 7/7 dalla lunetta per lui, al punto che ci auguriamo che il suo inserimento anche in campionato avvenga quanto prima, problemi fisici permettendo ovviamente. Le note negative vengono dal mancato utilizzo, ancora una volta, di Rasic. Banchi dopo la gara con la Scavolini disse che l’esclusione del serbo è una sua scelta tecnica, ci permettiamo allora di chiedere il perchè il giocatore sia stato preso in virtù del fatto che ci sembra strano che un nazionale serbo non possa calcare il parquet neppure per dare pochi minuti di fiato a Brown. Anche su Hackett c’è qualcosa da dire: ottimi i suoi 5 assist ma lo 0/4 dal campo con un solo fallo subito ci dicono di un giocatore che non da quel qualcosa in più, in attacco, che un uomo della sua classe può e deve garantire.
Ora il girone si è complicato, Siena è ultima, sola, a zero punti, la prossima gara casalinga contro i francesi dello Chalon non può che portare i due punti per non vedere svanire, forse definitivamente, le speranze di passaggio del turno. I francesi hanno una sola vittoria ed in caso di loro sconfitta a Siena sarebbero raggiunti in classifica come, presumibilmente, sarebbe raggiunto il Prokom che gioca in trasferta sul campo minato del Maccabi. Insomma, una vittoria il 2 novembre cambierebbe probabilmente, e di molto, la prospettiva della classifica biancoverde. La Mens Sana vista a Tel Aviv e a Malaga ha sicuramente la forza per battere i francesi.
Unicaja Malaga-Montepaschi Siena 91-89 dts
Parziali: 20-16, 22-27, 15-25, 23-12, 11-9
Progressione: 20-16, 42-43, 57-68, 80-80, 91-89
MVP: Su tutti Bobby Brown, autore di una grande partita soprattutto offensivamente. Per i padroni di casa molto bene Calloway e Gist.
WVP: La valutazione negativa di Kangur indurrebbe a pensare a lui, ma a noi l’estone piace per il tanto lavoro oscuro che fa e Banchi, infatti, lo ha lasciato in campo a lungo.
Alessandro Lami