Il giovedì sembra non essere il giorno favorevole per l’eurolega milanese, perchè in quel di Kaunas, dopo una partita molto combattuta e altrettanto godibile, Milano si deve arrendere agli imbattuti padroni del girone dello Zalgiris.
Per come è maturata la sconfitta, Milano ha da recriminare molto con se stessa per alcune difese orride nei momenti chiave, e qualcosa anche con degli arbitri troppo inclini a premiare i flops di Darjus Lavrinovic.
I soliti alti e bassi dei biancorossi hanno portato prima al +10 del primo tempo e poi al -7 nel secondo, ma in entrambi i casi la partita è rimasta in bilico, arrivando ai possessi finali dove Milano ha sbagliato tutto lo sbagliabile. Prima dalla lunetta con un 1-4 e poi con tre tiri scaturiti proprio dai rimbalzi catturati sui liberi sbagliati.
Per la prima volta sia Langford (24 punti) che Hairston (21) hanno siglato insieme una prova d’autore, che però non è bastata se sommata ad un’inconcludente prova dei lunghi. I big men biancorossi non sono mai riusciti a farsi valere sotto le plance, con un Bourousis in evidente difficoltà contro i più mobili avversari.
Lo Zalgiris è sicuramente una squadra molto profonda, che fa della fisicità e della versatilità il proprio valore aggiunto, con i fratelli Lavrinovic e Jankunas, in grado di giocare sia dentro l’area che fuori dall’arco con egual efficacia. Chi ha indirizzato la partita verso i padroni di casa, però, è stato Ibby Jaaber che nell’ultimo periodo ha condotto la squadra, segnato canestri importanti (due triple molto difficili) e controllato il ritmo con grande sagacia.
Al suo fianco il solito chirurgico Popovic dei momenti caldi, ha fornito una degna spalla trafiggendo gli avversari con penetrazioni e appoggi pesantissimi. La difesa milanese ha concesso ancora 90 punti ai propri avversari, vanificando un’altra prova offensivamente più che buona. Sul perimetro solo pochi (vedi Cook e Gentile) sono in grado di mettere pressione sul portatore di palla, mentre in area il sistema di aiuti dei lunghi è ancora tutto da testare, infatti anche questa sera Popovic ha usufruito di due autostrade per facili appoggi nei momenti chiave. Nei momenti del match in cui Milano ha profuso il più grande sforzo per rientrare da scarti di 6/7 punti, c’è sempre stata una difesa pigra o un malinteso a restituire coraggio ai padroni di casa che, alla fine per un paio di episodi, sono riusciti a portare a casa il match.
La percentuale del 57% (12-21) ai liberi, può riassumere facilmente i motivi della sconfitta biancorossa, ma deve essere un dato visto nell’insieme che parla di una squadra chiaramente non tranquilla mentalmente. Sette liberi sbagliati dalla coppia Langford-Hairston è evento quantomai strano, ma che sia successo proprio oggi non è una coincidenza e, per ritrovare quella leggerezza mentale dei tempi migliori, l’unico antidoto è la vittoria che ancora tarda ad arrivare.
Ora con il record in parità, tutte le partite saranno una mini-finale per cercare di passare il turno e guadagnarsi un posto nelle migliori d’Europa. Prima, però, è necessario curare la psiche di una squadra troppo labile mentalmente.
Zalgiris Kaunas-EA7 Emporio Armani Milano 92-87 (20-27, 27-24, 25-14, 20-22)
MVP: Ibrahim Jaaber. Quasi perfetto dal campo (4-5), in 21 minuti d’utilizzo cambia l’inerzia del match e mette a segno molte giocate chiave.
WVP: Ioannis Bourousis. Non è quello irritante delle sue uscite peggiori, ma la sua scarsa efficacia di questa sera è uno dei motivi della sconfitta milanese