BOLOGNA – Era il 22 aprile 2006 quando Terrell McIntyre, proprio su queste tavole di parquet, segnò il record italiano per canestri da 3 punti, con un 10/10 che stese l’allora VidiVici Bologna, al ritorno in serie A dopo le pene della LegaDue. Suo compagno di squadra era Ricky Minard, che oggi veste la maglia proprio della Virtus Bologna e che ha dimostrato di aver messo a frutto i giorni passati assieme all’ex Mens Sana Siena. Una prestazione pazzesca la sua, seppure non perfetta come quella di allora: 35 punti, 7 rimbalzi, 5 falli subiti, 36 di valutazione e un incredibile 10/12 dalla lunga distanza. Una partita che nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto immaginare, proprio nella settimana in cui Finelli aveva auspicato un innalzamento del suo rendimento, quando alla squadra servivano assolutamente due punti in classifica per risollevarsi e, ultimo ma non ultimo, nel giorno in cui Bologna probabilmente perde per parecchio tempo Angelo Gigli, vittima di una sospetta lesione al menisco. Una gara che la SAIE3 ha controllato dal primo minuto, ma senza riuscire a scrollarsi di dosso gli avversari fino all’ultimo quarto, quando alcune fischiate e il suddetto Minard hanno chiuso i conti. Angelico che comunque può trarre indicazioni positive da una partita a cui arrivava in condizioni assolutamente precarie, senza un americano e con i problemi che possono derivare da un inizio di stagione molto balbettante. Robinson e Brackins hanno offerto una buona prestazione, Mavunga ha fatto ancora vedere lampi di talento, ma alla fine le scarse percentuali (5/20 da 3) e le palle perse hanno condannato i piemontesi che aspettano ora di conoscere il nome del nuovo americano che quasi certamente non sarà Trey Johnson (pare che si tratti un giocatore con esperienza in Eurolega).
Nessuna delle due squadre tiene particolarmente ad alzare il ritmo in apertura e così la partita inizia e continua per tutto il primo tempo a un ritmo abbastanza sonnolento. Bologna ha subito buona fluidità in attacco. Hasbrouck trova il canestro pesante, Smith e Gigli segnano dal pitturato e Poeta dimostra buona condizione fisica. Biella fatica inizialmente ma, come detto, il ritmo in campo non è tale da impedire rientri. Robinson e Brackins trovano il canestro con buona continuità, tenendo a contatto gli ospiti. Ne trae giovamento tutta la squadra, mentre Cancellieri dalla panchina comincia a mischiare le carte in difesa. Alla prima pausa Virtus avanti 22-20.
Cominciano a entrare in scena le panchine e per l’Angelico è ottimo l’impatto di Tommaso Raspino con 5 punti quasi istantanei, aggressività e buone letture per i compagni. Biella, con il contropiede di Robinson, scrive 8-0 di parziale e allunga a +6. Time out Finelli per schiarire un po’ le idee e bianconeri che rientrano in campo con un po’ più di mordente, ma soprattutto con un Minard finalmente decisivo. Tre triple in rapida successione “battezzano” una difesa che prova anche la 1-3-1. Mavunga in attacco per Biella si mette al lavoro sotto le plance, ma è un canestro da tre di Poeta, contro una difesa che sfida al fiondo dalla lunga i padroni di casa, a fissare il 40-38 Virtus al 20°.
Il rientro in campo è complicato per la Virtus che non ha Gigli, ma è ben peggio per Biella. Rocca non fa rimpiangere il lungo romano e conquista la solita quantità di rimbalzi offensivi, Minard segna da 3 col fallo e Smith la mette lui pure dalla lunga. 9-0 di parziale che spinge gli uomini di Cancellieri al -11. La reazione, però, arriva subito, complice anche un rilassamento dei padroni di casa, forse convinti di aver già chiuso la pratica. Bologna si ferma al tiro da tre senza attaccare la zona avversaria e così i rossoblù trovano punti rapidi un po’ da tutti gli uomini in campo. Brackins fa il suo sotto le plance, mentre anche Jaramaz porta un contributo importante. Hasbrouck allontana i fantasmi con la tripla del 58-52, prima di subire un paio di fischi in sequenza molto dubbi da parte di Lanzarini: fallo a rimbalzo seguito dal tecnico. 4° e 5° per lui e partita finita. Jaramaz e Jurak capitalizzano, mentre Robinson quasi sulla sirena fallisce il libero del pareggio. 58-57 Bologna.
Il clima è ovviamente bollente. Il pubblico non ha gradito, oltre ai fischi su Hasbrouck, anche un altro paio di chiamate dubbie. Arriva così, molto presto, un fallo tecnico a Jurak che sa parecchio di compensazione e manda in tilt Biella, che un attimo prima si era mangiata il contropiede del sorpasso e scende invece a -5 in un’azione. Smith si accende al momento giusto con due piazzati importanti, Robinson prova a rispondere, ma i bianconeri sono lanciati, pur con un quintetto rimaneggiato dove ha molti minuti anche il giovane Parzenski, che non demerita. Due suoi liberi consegnano ai padroni di casa il +12, mentre le padelle nella metà campo offensiva si moltiplicano per i piemontesi. Moraschini gioca una solida partita dell’ex ma a mettere la parola fine arriva l’incredibile Ricky Minard di quest’oggi. Tre triple che chiudono i giochi, lo lanciano verso il career high di punti e consentono a Finelli di avere una gioia nonostante le preoccupazioni che propone l’infermeria.
SAIE3 Bologna – Angelico Biella 89-75
Parziali: 22-20; 18-18; 18-19; 31-18;
Progressione: 22-20; 40-38; 58-57; 89-75;
MVP: Ovviamente Ricky Minard. Le cifre basterebbero da sole a giustificare il premio. Segna da libero, da marcato, col fallo. In tutti i modi insomma. Non sarà la regola questa partita, ci mancherebbe, ma manda un ottimo segnale a un gruppo che aveva bisogno di vederlo tornare ai suoi livelli dopo un avvio stentato.
WVP: Grande delusione per la prestazione di Lynos Chrysikopoulos. La giovane promessa del basket ellenico continua a faticare in questo inizio di campionato e aggiunge un’altra partita abulica alla lista, con anche la macchia dell’errore in contropiede da cui scaturisce l’azione Bolognese che porta al tecnico di Jurak, decisivo.
SALA STAMPA
Alex Finelli
Massimo Cancellieri
Nicolò Fiumi