REGGIO EMILIA – La Trenkwalder agguanta la terza vittoria consecutiva del campionato, battendo la Scavolini Banca Marche Pesaro, al termine di una gara condotta con buoni margini sì, ma che ha dovuto vincere nuovamente nel terzo parziale, quando i marchigiani si erano rifatti sotto prepotentemente e l’attacco reggiano si era inceppato. Segnali di risveglio da James e buon apporto da parte dei giovani virgulti reggiani, Silins e Cervi, che forniscono un contributo importante. Pesaro si blocca nel secondo parziale e quando prova a risvegliarsi trova una Trenkwalder matura mentalmente che la ricaccia indietro.
EQUILIBRIO POI LO STRAPPO. Reggio deve fare a meno ancora una volta di Antonutti, che viene ritenuto non pronto dallo staff medico reggiano. La gara inizia con un batti e ribatti, da una parte Barbour e Hamliton, dall’altra Jeremic e Taylor, ma il filo della parità non si rompe sino a metà secondo quarto, quando la formazione di casa serra le maglie difensive impedendo a Pesaro di prendere conclusioni non contestate e generando diverse palle recuperate. Si sveglia Filloy sia in attacco che in difesa, e il giovane Silins fa sempre la cosa giusta. La Scavolini scivola al -14 e pare incapace di impensierire i reggiani, che fatica sì da sotto contro Mack e Crosariol, ma trovano ottime soluzioni in back-door e pick&roll per liberare comodi lay-up. Gli ospiti vanno al riposo con soli 25 punti messi a referto.
REAZIONE E CARISMA REGGIANO. La formazione di coach Ticchi esce però alla grande dagli spogliatoi e, complice una zona che toglie lucidità alla formazione reggiana, si riporta sotto, con le triple di Barbour e di Flamini. La Reggiana fatica enormemente e non è più lucida in attacco come nei primi venti minuti. Taylor prova allora a prendersela in spalla e tiene a distanza gli ospiti, che con Clemente proprio sulla sirena del trentesimo minuto ritornano a crederci, 49-42. Il carattere reggiano però ora è quello giusto e gli occhi della tigre prendono possesso di Taylor e Brunner: il primo piazza due triple in rapida sequenza, il secondo inizia a spazzare i tabelloni sui entrambi i lati del campo. Sale di colpi anche Dominic James che in difesa rende la vita un inferno ad un Cavaliero che trova comunque punti importanti dall’arco. Reggio è in controllo e non permette all’avversaria di avvicinarsi oltre le 10 lunghezze di margine, chiudendo in trionfo, 71-59, e raggiungendo la zona playoff della classifica.
Trenkwalder Reggio Emilia – Scavolini Banca Marche Pesaro 71-59
Parziali: 19-18; 19-7; 11-17; 22-17
Progressione: 19-18; 38-25; 49-42; 71-59
Sala Stampa
Max Menetti
Abbiamo disputato una gara di enorme sacrificio, contro una squadra molto fisica che si spazia ottimamente in campo. Siamo stati aggressivi sul pallone e abbiamo saputo soffrire quando, complice una ottima Scavolini, abbiamo annaspato un po’ nel terzo quarto. Ora ci aspetta Montegranaro e contiamo di recuperare Antonutti che per noi è molto importante. Sono contento di quanto visto ma abbiamo percentuali di miglioramento che, credetemi, sono molto ampie”.
Giampiero Ticchi
La partita l’abbiamo persa nel secondo quarto, dove non siamo stati capaci di prendere le contromisure giuste alla difesa aggressiva di Reggio. Nell’intervallo ci siamo parlati e siamo tornati in campo proponendo buone cose, ma la Trenkwalder è stata brava a reggere a livello mentale. Abbiamo un problema evidente in regia, diamo tempo a Clemente di capire dove è arrivato e vedremo come reagirà la squadra”.
MVP – La Trenkwlalder. Non c’è un MVP in particolare. Si potrebbe parlare della leadership di Cinciarini, della solidità di Brunner, del talento offensivo di Taylor e del prezioso lavoro di Filloy e Silins. Stasera Reggio non ha disputato la sua miglior partita ma ha giocato di squadra.
WVP – Simone Flamini. Combina poco su ambo i lati del campo. Pizza una sola tripla e sbaglia, piedi per terra e con l’avversario a quattro metri, quella successiva che poteva riportare Pesaro a -5. Soffre Filloy e Silins a rimbalzo.
Alessandro Caraffi