VENEZIA – Un ACEA Virtus Roma, sempre rognosissima d’affrontare in questi ultimi tempi ovunque la si incontri, porta a casa una vittoria che vale doppio in ottica Final Eight a Venezia, sale al quinto posto in classifica anche se a pari punto con un’altra grossa sorpresa di questo Torneo come Reggio Emilia ma in vantaggio nello scontro diretto e, soprattutto, spedisce un messaggio dritto dritto al Campionato fatto di tanta buona difesa nei momenti topici della gara, abnegazione e spirito di sacrificio che fanno tanto male ai lagunari, sfoggiando i propri giovani come i famosi gioielli di Cornelia, e non solo.
Una prestazione ottima in difesa per la squadra di Calvani dicevamo nella quale la squadra di Mazzon non ha mai trovato il bandolo della matassa: poco ritmo, pochi tiri puliti, addirittura passaggi a vuoto clamorosi per gente come Young (non pervenuto stasera), e Bulleri con Marconato, arresisi alla fine all’ossessiva ricerca di chiudere ogni varco da parte degli ospiti nei quali han brillato nei numeri Gigi Datome (ma pensa un pò…), e Lawal, artefici di una prestazione maiuscola per intensità e lucidità.
Gigi Datome (20 punti, 26 di valutazione con 6 rimbalzi), ha letteralmente massacrato la Reyer nel terzo periodo con tre triple in attacco ma ha anche e soprattutto facilitato allo spasimo l’ottimo compito che Lawal e Lorant (applausi per questo ungherese silenzioso ma tanto concreto), avevano, impedendo quindi a gente come Williams e Diawara di realizzare quei punti vitali in area in una serataccia da fuori per gli oro-granata. Gani Lawal invece, oltre a contenere i sopracitati in modo egregio ed a rifilare ben 5 stoppate a chiunque passasse nei suoi pressi, ha letteralmente intimorito anche i vari Szewczyk, Diawara, Roselli, Magro e Marconato con la sua incredibile capacità atletiche: alla fine il suo tabellino dirà 18 punti con 22 di valutazione, con anche 5 rimbalzi catturati, un’altra prestazione convincente.
Ma lo spirito di questa squadra lo si coglie da due numeri: Lorant, giocatore poco acclamato dai media ma utilissimo nel suo umile affannarsi in difesa, che arpiona questa sera ben 8 rimbalzi e piazza nel periodo finale la tripla che sblocca nel punteggio l’ACEA davanti al tentativo di Venezia di rientrare in gara ed un certo Phil Goss, che in una partita difficile per lui in attacco ne prende addirittura 9 di rimbalzi, a dispetto dei suoi pochi centimentri: se non è dedizione alla causa questa….. That’s Roma, pugnace e risoluta, consapevole della propria forza senza però lampi di strafottenza. Ancora qualche imperfezione sotto pressione ma son peccati di gioventù che si possono perdonare, se poi batti una delle squadre più accreditate della Lega in casa tenendola a soli 67 punti.
A testimonianza ulteriore della crescita di questo gruppo, rinnovando un caloroso encomio a Marco Calvani che è riuscito a mettere in piedi una squadra così coesa in ben poco tempo, osservare la prova di Taylor. Parte malino, sale di giri lentamente per poi gestire benissimo tutti i possessi determinanti a portare a casa la pelle. Per lui 11 punti in carniere ma se questo ragazzo cresce come stiamo osservando, Roma può star tranquilla nonostante la giovane età di questo rookie. A chiudere per la Virtus, segnali di vita da parte di Dagunduro che porta a casa un canestro buono più fallo ma con una difesa ottima nel contesto di squadra, un D’Ercole sempre attento in difesa, autore di due buonissime triple ma un pò disattento in fase di pressing mentre passo indietro per Czyz che replica la prova opaca contro Siena, non pervenuto Jones per problemi ad una caviglia e quindi poco in campo.
Per la Reyer una doccia fredda, sinceramente. Una gara iniziata in modo orribile, un primo periodo chiusosi con un punteggio da anni ’30 da 6-9 per l’ACEA in una discreta ordalia di tiri sbagliati, punti sprecati senza vedere una traccia della bella realtà che aveva inflitto ben 105 punti a Milano, soprattutto come prova corale esibita ad Assago. Una squadra apparsa lenta davanti alla rapidità con la quale Roma s’opponeva ai ribaltamenti di gioco Clark e Young con aiuti di ogni tipo e grado su Williams, a segno solo nei primi due possessi del quarto, poi il buio. Una Roma chiusa a riccio dentro l’area quindi, da scardinare con il tiro da fuori, quest’anno non proprio la specialità della casa con il 32,9% ma quando hai tra le tue fila tipi come Clark, Diawara, Bowers (a lungo in panchina stasera), Zoroski, Bulleri e Szewczyk si può ragionevolmente credere che la gara si possa portare a casa. Ed in effetti, nel secondo periodo, le 5 bombe di Kiki Clark e dell’ala polacca in salsa granata davano alla squadra di Mazzon una parità nel punteggio al 18° sul 26-26, dopo che Roma aveva piazzato un tentativo d’allungo da 0-10 di parziale. Ma da quella parità, da quella tripla di Clark, Venezia non riuscirà più a sopravanzare Roma, con addirittura tre sole triple a segno da parte di Zoroski, Bulleri e Clark in ordine sparso, difficile vincere con queste percentuali in attacco.
Ma ha stupito la scarsa lucidità nel provare a leggere qualche miss-match in post basso tra Diawara e Goss, ad esempio oppure lo scarso minutaggio dato a Tim Bowers, uno che se è in serata la mette anche dal parcheggio del palazzo. Mazzon insomma non ha capito come vincere ed il solo Bulleri ha cercato d’indicare la via riuscendoci pure a sprazzi ma si è macchiato di due topiche clamorose in due momenti decisivi del mach nel quarto finale: una tripla sparata a salve dall’angolo senza nessun compagno a rimbalzo ed una palla passata ad un Alvin Young che stava guardando da un’altra parte!
Una partita da cancellare in fretta per la Reyer, in medium stat virtus dicevano i latini e, senza cedere a facili ironie, forse c’è ancora un pò da lavorare per assemblare al meglio un roster così lungo e farcito di talento, chili ed esperienza ma si dovrà ripartire da quell’umiltà, quella concretezza e quella compattezza di foggia romana, a volte anche le sconfitte fanno bene e Roma, purtroppo per lei, questo concetto lo conosce fin troppo bene.
Umana Reyer Venezia – ACEA Virtus Roma 67 – 75
Parziali: 6-9; 22-21; 19-27; 20-18.
Progressione: 6-9; 28-30; 47-57; 67-75
MVP: la coppia Datome-Lawal mette un sigillo determinante alla sfida del Taliercio.
WVP: Young dice -5, un passaggio a vuoto in una serata in cui Venezia avrebbe dovuto consacrare le proprie ambizioni di primato.
Fabrizio Noto/FRED
3 Comments
Davide
Ancora una volta un ottimo commento, con l’aggiunta di un paio di precisazioni puntuali che ben fanno comprendere il cammino di Roma in questa prima fase di campionato: il lavoro oscuro di Lorant, la crescita di Taylor e l’abnegazione di goss, star della squadra insieme a Gigi, che in giornata no va su a prendersi 9 rimbalzi. Da tifoso mi dico solo: ma con una guardia che segna una quindicina di punti a partita (dagunduro diciamo) e ali forti che mettono qualche canestro (czyc e jones) che squadra sarebbe questa Virtus???
Roberto
Non c’è dubbio: è la difesa l’arma vincente di Roma. Il fatto che l’Acea sia riuscita a tenere a 67 punti una squadra come Venezia, capace di metterne a segno ben 105 a Milano solo una settimana prima, testimonia il buon lavoro svolto fin qui da coach Calvani e anche la voglia di sacrificarsi e di crescere dei suoi giocatori. Una difesa concentrata soprattutto sul pitturato, con l’obiettivo di non concedere agli avversari canestri ad alta percentuale. Questo comporta una maggiore vulnerabilità dall’arco dei 6,75, succede perciò che quando ti capita di avere di fronte tiratori con la mano calda (vedi Siena e Milano) rischi di subire parecchi canestri da tre punti. Tuttavia ma pare che nel complesso la scelta tattica di Calvani stia pagando. Per quanto riguarda i singoli, è indubbio che la crescita di Lawal si stia rivelando fondamentale per le sorti della squadra romana. Merito anche dei compagni, in particolare di Taylor, che ha capito come il centro nigeriano va servito. Di contro, il play americano a mio avviso commette ancora troppe ingenuità (penetrazioni forzate, palle perse). Purtroppo il punto debole di Roma in questo momento è nel numero 4: Jones continua a essere inesistente e c’è da registrare l’improvviso appannamento di Czyz (che sta succedendo al polacco?). Per quanto riguarda i pronostici, uno a zero per Fred: io avevo previsto sconfitta a Venezia e vittoria a Bologna; lui il contrario. A questo punto, speriamo di esserci sbagliati entrambi!
FRED
@Davide
Questa Virtus è bella perchè quest’anno si è fatta una scelta ben precisa, i giovani. E’ normale che i giovani abbiano alti e bassi, l’unica nota stonata è Jones, aspetto ancora di capire se deve solo adattarsi o se è stato un flop. Czyz ora è in appannamento ma ci può stare, vedrai che si riprenderà. Dagunduro deve capire ancora cosa può dare, diamogli tempo.
@ Roberto…Quoto tutto quanto hai scritto ma a me Taylor piace molto. Per domenica….A Bologna la vedo dura, abbiamo sempre perso con le buon o con le cattive, quindi se dovessimo vincere anche a Bologna….Sarei al settimo cielo.
Grazie a Voi