CREMONA – Una sfida impossibile per i padroni di casa ed alle già limitate fisiologiche rotazioni per gli uomini di Caja si aggiunge, alla vigilia della partita, la defezione di Tuukka Kotti ad appesantire maggiormente il divario nel pacchetto dei lunghi tra le due formazioni. Neanche l’assenza di Bourousis dall’altra parte, può bilanciare tale gap. Sono continui e frequenti i miss-match sullo scivoloso parquet del Pala Radi in favore dell’Olimpia scesa a Cremona con la solita consapevolezza dei più forti. Non basta perciò uno strepitoso Lance Harris, autore dei primi 9 pts. della sua squadra ad esaltare un pubblico accorso in massa nella speranza di assistere ad un miracolo sportivo come quello a cui ha assistito nell’ultimo derby vittorioso della passata stagione.
Lo statunitense ha rappresentato nel primo quarto il cosiddetto fuoco di paglia, che ha celato la pigrizia di un avversario quasi spocchioso d’inizio partita e soprattutto la incapacità dei propri compagni di trovare la via del canestro con Peric, Johnson e Jackson desolatamente imprecisi al tiro anche da sotto le plance. I numeri del primo quarto sono impietosi per la Vanoli: 3/16 al tiro e nessuna palla recuperata. Dall’altra parte è un super Langford a menare le danze, applauditissimo dal suo ex pubblico nella sua primissima esperienza europea. E’ un buon time-out chiamato da coach Caja a ridisegnare la difesa per contenere il passivo di prima frazione sul 11-16.
Il secondo periodo vede le due formazioni impattare con due triple dagli angoli dei rispettivi attacchi del redivivo Stipcevic e del non pervenuto, sino a questo momento, Jackson, dall’altra. E’ un fallo tecnico chiamato ad un nervosissimo Peric a segnare il primo allungo per l’Olimpia che si porta anche sul +10 grazie alla ritrovata capacità balistica di Stipcevic, alla seconda tripla consecutiva dalla stessa mattonella da cui aveva segnato precedentemente. Cremona continua a tirare malissimo con un 5/24 che la dice veramente lunga sulla scarsa vena offensiva dei suoi uomini ed anche Harris non trova più la via del canestro. E’ però un altro tecnico chiamato ad Hendrix a consentire a Cremona di riportarsi sotto per un potenziale gioco da 7 punti che ne frutta solo 4. Ma è un buon Vitali su penetrazione vincente a riportare i suoi, inaspettatamente, sul -4. Hairston ristabilisce il margine di primo quarto mandando le due formazioni a soli due possessi pieni di distanza, all’intervallo lungo, sul 25-31.
Vitali non ne vuol sapere di mollare con Harris in attacco oltre ad un buon Stipanovic ai rimbalzi, sono loro che consentono ai padroni di casa di restare vivi per tutto il terzo periodo che vede Milano veleggiare costantemente sul margine di 10 pts. in proprio favore. Milano sfrutta a dovere la rotazione lunga a propria disposizione e i continui miss-match a proprio favore che si accentuano man mano che si va avanti per l’esaurirsi delle risorse energetiche nei propri rivali, che però restano teoricamente in partita sino alla fine del periodo sul -14. E’ la doppia doppia di Hendrix concentrata nel suo sviluppo, sul finire del terzo periodo e ad inizio del quarto, a sancire la definitiva fuga della spietata Olimpia che in scioltezza allarga il suo vantaggio iscrivendo a referto punti tutti i suoi uomini a disposizione.
Vanoli Braga Cremona – EA7 Olimpia Milano 59-78
Parziali: 11 – 16; 14-15; 17-25; 17-22
Progressione: 11-16; 25-31; 42-56; 59-78
Sala Stampa
Caja
Abbiamo tenuto fino a che abbiamo potuto, poi il divario tecnico e l’importanza fisica del loro roster sono venuti fuori in modo netto ed inequivocabile. Non sono queste le partite che possiamo pensare di vincere, comunque siamo dispiaciuti per la sconfitta e per il gioco offensivo poco lucido come in altre occasioni, che ha risentito del divario esistente tra le due formazioni. Speriamo di recuperare Kotti e ridisegnare una collocazione più consona al nuovo innesto Peric, in vista della prossima proibitiva trasferta in Sardegna.
Scariolo
Aldilà del risultato, siamo in una situazione di classifica, anche se ci mancano mesi e mesi per la fine della stagione regolare, in cui dobbiamo trovare un ritmo più continuo e le vittorie sono importanti per portarci nelle posizioni di classifica più consone alnostro rango. Abbiamo fatto un altro passo avanti nella strada che ci siamo tutti segnati. Già ad Istanbul era stato un passo avanti importante contro una squadra di grandissimo talento. L’atteggiamento è stato giusto. I giocatori sono stati coinvolti e costanti nell’atteggiamento difensivo. Probabilmente non è stata una bella partita offensiva. Un pò di pressione ci sta. Non ci esaltiamo, nè ci faremo prendere dall’euforia, sarebbe l’ultima delle cose. I giocatori è importante che prendano coscienza delle cose meno naturali per loro per procurare rendimento e risultati.
MVP: Per una volta vogliamo assegnarlo alla terna arbitrale per la disinvoltura con cui ha comminato i 4 falli tecnici di un match apparentemente tranquillo
WVP: Disastro Peric che ha la presunzione di volere essere già fondamentale per la sua squadra e ci riesce ma solo in negativo
Serafino Pascuzzi
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