SIENA- All’insolito orario delle 20,00, domani sera 30 novembre 2012, andrà in scena al Palaestra di Siena la sfida tra la Montepaschi e gli spagnoli dell’Unicaja Malaga. Partita, questa, che potrebbe risultare decisiva per l’approdo di Siena alle T16 di Eurolega, c’è da dire che la situazione dei biancoverdi appare ormai inattaccabile e, addirittura, gli uomini di Luca Banchi possono anche sperare in un piazzamento prestigioso al termine del girone. Questa sfida giunge nel momento più opportuno per una Mens Sana che appare al top della forma e che è reduce da una lunga serie di vittorie sia in Italia che in Europa. L’ultima settimana ha visto i campioni d’Italia trionfare contro il Maccabi ed espugnare il palasport di Desio a spese della Mapooro Cantù, quindi i presupposti per un’altra impresa possono esserci tutti. Ma tra il dire e il fare c’è, come sempre, il mare, e il mare stavolta si chiama Unicaja Malaga. La squadra spagnola già nel girone d’andata dette un brutto dispiacere alla Montepaschi, una Montepaschi che guidò per lunghissimi tratti la partita e che si presentò all’ultima sirena addirittura con 11 punti di vantaggio, vantaggio che però fu vanificato da un ultimo quarto pessimo perso per 23-12. Il supplementare vide le due squadre affrontarsi sul filo dell’equilibrio più assoluto fino a che Malaga la spuntò per 2 soli punti.
In panchina per gli spagnoli c’è un certo Jasmin Repesa, un allenatore che non ha bisogno di nessuna presentazione, vecchia volpe dei parquets di tutta Europa, grande esperienza, grande conoscenza del basket italiano e fiero avversario in tantissime occasioni passate dei biancoverdi senesi. In campo si alternano giocatori di assoluta garanzia come i croati Simon e Zorac, quest’ultimo un centro di 211 centimetri, il serbo Kosta Perovic che vanta 217 centimetri di altezza ed un’apertura di braccia impressionante, il fortissimo Fran Vazquez che non ha certo bisogno di nessuna presentazione particolare. La pattuglia degli spagnoli, oltre che sul già citato Vazquez, può contare anche su Conde, sull’espertissimo Sergi Vidal, su Urtasun, Jimenez e Diaz. Gli americani Gist, vecchia conoscenza del basket italiano, Calloway, play di grandissima classe ed esperienza, e Marcus Williams completano un roster di tutto rispetto che è stato capace di andare a vincere nel bunker di Tel Aviv. Proprio il precedente della vittoria in terra israeliana ci fa capire che non sarà affatto il caso di contare sul fattore campo perchè una squadra come Malaga ha tutte le qualità necessarie per espugnare anche il Palaestra.
Ma espugnare Siena non sarà comunque così facile, vuoi per il calorosissimo pubblico senese, che in quest’annata tanto più difficile delle precedenti si sta davvero ritrovando, vuoi per l’ottimo momento di forma dei ragazzi in canotta biancoverde. Spicca finno ad oggi il rendimento di un Moss straordinario, di un Hackett dotato del necessario killer instinct, di un Janning in crescita esponenziale, di un Ress che sta vivendo la sua migliore annata senese. Accanto a questi moschettieri è indubbia la crescita di Kasun così come sono indubbi i miglioramenti di Sanikidze e di Rasic che sembra finalmente sulla via dell’inserimento nel roster. Anche l’estone Kangur è chiamato a delle conferme, conferme che riguardano un rendimento in crescendo che ha messo in luce le sue doti di tiratore dall’arco e di grandissimo difensore. I nodi da sciogliere riguardano il rientro di Eze, appare prematuro prevederlo in Eurolega, e quello di un Kemp che per ora è avvolto nel mistero più assoluto. Essendo in Europa Luca Banchi non avrà i problemi italici di tesseramento e quindi potrà avvalersi anche di Ben Ortner. Non ci siamo però dimenticati di “lui”: Bobby Brown è chiamato a confermare i progressi in fatto di playmaking e ad annullare le due ultime bruttissime uscite al tiro (2/15 totale per lui dall’arco), l’apporto del folletto americano è indispensabile per pensare di battere gli spagnoli.
Una vittoria garantirebbe con ogni probabilità il passaggio del turno in maniera matematica, una sconfitta rimanderebbe soltanto un esito che, ormai, appare scontato.
Alessandro Lami