Ora anche la pazienza di chi è notoriamente rassegnato come i tifosi milanesi, ha una fine. Sembra impossibile che in una situazione di continue sconfitte e figuracce, nessuno sia in grado di prendersi le proprie responsabilità, nascondendosi dietro a problemi fisici, mentali, d’ambiente e di tifo. Milano perde l’ennesima partita davanti al proprio pubblico, non perchè è un tifo freddo e distaccato, ma bensì perchè è una squadra che non trasmette alcun senso di appartenenza, di voglia e d’intensità. Chi paga (e ancora pesa la politica della campagna abbonamenti) si è stufato di vedere uno spettacolo indecoroso dal punto di vista tecnico, tattico e d’atteggiamento. Se gli ultimi due indizi faranno una prova, venerdì sera si compirà, finalmente, il processo con colpevoli e condannati.
La notizia del prepartita è l’assenza di Langford a causa di uno stiramento ai flessori della coscia destra, che lo porrebbe in dubbio anche per la partita di venerdì contro lo Zalgiris. Al suo posto in quintetto parte Basile, che apre con una tripla, ma è presto gravato di due falli. Travis Diener è voglioso di far vedere quanto vale e fa ammattire Cook in penetrazione e con dei tiri particolari, ma il vero protagonista del primo quarto è Tony Easley che domina i tabelloni, chiude con 13 punti, 6 rimbalzi, per un tonante 20 di valutazione. Stipcevic, dall’altra parte, è l’unico a segnare, con sei punti dei primi 13 biancorossi. I due finali di Hairston chiudono il primo quarto con Milano a “sole” otto lunghezze.
Hendrix apre il secondo periodo con tre punti, prontamente bissati dalla bomba di Gentile per il 23-25 e conseguente timeout di Sacchetti. In questo momento la partita vive un momento di stanca, con Travis Diener in panchina e Sassari incapace di mettere punti a tabellone. Milano gioca indubbiamente meglio con Stipcevic in cabina di regia e, quando rientra Cook, l’attacco torna ad essere farragginoso. Con un po’ di ritardo si iscrivono offensivamente al match anche Thornton (5 in fila) e Diener che fissano il risultato del primo tempo sul 43-40 per gli isolani.
Cook non riesce mai a marcare Travis Diener che gli va via ad ogni azione, innescando prima Thornton e poi il cugino per due triple. Dall’altra parte Basile mette inseme due air-ball che la dicono lunga sulla situazione psicologica biancorossa. Scariolo non sa più dove andare a cercar soluzioni con Melli in difficoltà, Fotsis uscito tra i fischi durante un cambio e il trio di centri che non ne mette insieme una buona. Milano rimane a contatto per alcuni omaggi su tiri aperti dei lunghi sassaresi, ma quando i biancorossi schierano il quintetto italiano con Stipcevic, si spegne completamente la luce.
La miriade di tiri aperti per Sassari non poteva continuare a uscire, infatti una scarica di nove punti firmati Vanuzzo tiene avanti la squadra di Sacchetti.
Si viaggia solo con canestri pesanti, con Cook e Travis Diener ad incrementare i propri bottini. Hairston (l’unico positivo di Milano) prova a segnare la via con il canestro del 76-73, ma un 2+1 di Drake e un canestro di Thornton in campo aperto rivoltano di nuovo il match.
La parola fine è scritta da un sontuoso Travis Diener, che stampa in faccia a Fotsis una tripla dal palleggio allo scadere dei 24. Le residue speranze milanesi si spengono pochi secondi dopo, quando Fotsis, con una tripla aperta, va a due metri dal ferro.
La crisi nera di Milano non ha fine, mentre per Sassari arriva l’ennesimo scalpo al Forum e una classifica che continua a sorridere sempre di più.
Ea7 Emporio Armani – Banco di Sardegna Sassari 80-86 (17-25, 23-18, 20-18, 20-25)
Gli audio dei coaches
MVP: Travis Diener. Indipendentemente dalle sue cifre e dalla sua tripla decisiva, è stato sempre il faro dell’attacco, mettendo in ritmo tutti i compagni e segnando lui quando era più necessario e decisivo.
WVP: Antonis Fotsis. Fischiato, spaesato, insicuro e fuori partita. Il suo 0 di valutazione e -18 di plus-minus sono la fotografia di un giocatore in piena crisi.
Simone Mazzola
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