SIENA – Non sappiamo davvero da dove cominciare, commentare la partita di ieri sera è difficile e ciò che è successo non è quasi per nulla comprensibile. In sede di presentazione avevamo parlato del pericolo che Siena affrontasse questa gara con poco motivazione e con poca convinzione essendo ormai già qualificata e al 99% irraggiungibile al terzo posto del girone da un’Alba Berlino che doveva far visita al Maccabi e che, infatti, è stata regolarmente sconfitta. Arrivare terzi oppure quarti ben poco cambiava nel futuro europeo di Siena e quindi c’era da attendersi una gara non propriamente di quelle al calor bianco.
Nonostante queste premesse Siena è partita a spron battuto dimostrando fin dall’inizio di voler mettere le cose in chiaro forte di una supremazia indiscutibile. Ricordiamo che già nella partita dell’andata, giocata in Polonia, la Montepaschi seppellì gli avversari sotto 35 punti di scarto e i primi due quarti della gara di ieri sera sembravano andare indiscutibilmente nella stessa direzione. Siena ha dominato per 20 minuti trovando soluzioni dall’arco con mostruosa continuità e lasciandosi andare anche a dello spettacolo di tutto rispetto. 26-13 e 25-15 sono stati i parziali dei primi due quarti che hanno consegnato le due squadre al riposo lungo sul 51-28, i titoli di coda erano pronti da far scorrere già nei primissimi minuti del terzo periodo.
Non sappiamo cosa sia successo negli spogliatoi, non sappiamo cosa si siano detti i giocatori polacchi e quale sia stato il tenore dei discorsi di Luca Banchi, fatto sta che nel secondo tempo è cambiato tutto. A dire la verità l’inizio del terzo quarto sembrava ricalcare in maniera esatta ciò che era accaduto sul parquet nel corso dei primi 20 minuti di gioco: al 22^ minuto si era sul 58-30. Bene, da questo momento la luce senese si è spenta mentre quella polacca si è accesa in maniera abbagliante: in 18 minuti l’Asseco ha confezionato un parziale di 46-18 che ha mandato le due squadre al supplementare. In questi 18 minuti è successo di tutto con Siena incapace di segnare, con il Prokom che volava sulle ali dell’entusiasmo e con le medie realizzative che si capovolgevano in maniera imbarazzante.
Al termine della gara, compreso un supplementare nel corso del quale i polacchi hanno segnato ben 19 punti in soli 5 minuti (152 punti in proiezione sui 40 minuti), le cifre delle statistiche sono impietose con i giocatori di casa. Basterà pensare che il Prokom ha catturato 62 rimbalzi contro i 31 della Mens Sana, che i polacchi sono andati in lunetta 40 volte contro le 20 dei senesi, che gli ospiti hanno praticamente giocato in 6 spremendo all’inverosimile coloro che sono scesi sul parquet. Al suono della sirena dei 40 minuti regolamentari Ress ha avuto in mano la palla della vittoria ma da sotto canestro non è riuscito a convertire in 2 punti il possesso avuto, forse c’è stato anche un fallo nell’occasione.
A livello di singoli l’Asseco ha avuto 5 uomini in doppia cifra sia di punti che di valutazione, Blassingame e Koszarek sono risultati devastanti col piccolo play che ha vinto alla grande la sfida con Bobby Brown e con l’ex Caserta che ha marcato 24 di valutazione con 11/11 dalla lunetta, bravissimi anche Mahalbasic, per lui ben 16 rimbalzi, e Ponitka oltre ad un positivo Szczotka. Questi 5 giocatori, e solo loro, sono stati capaci di risalire dal -28 e andare fino al +7 finale. L’altro giocatore rimasto in campo un po’ più a lungo è stato Hrycaniuk che però ha fatto diversi danni collezionando un 1/9 dal campo, 1/4 dalla lunetta e marcando -9 di valutazione.
In casa senese si è assistito al tiro al piccione con ben 42 triple tentate contro i soli 34 tiri da 2, la parte del leone l’ha fatta Brown, probabile capocannoniere del primo turno di Eurolega a meno di miracoli stasera di Langford o Spanoulis, che ha sparacchiato ben 23 tiri dal campo segnando 19 punti, più 4 dalla lunetta, una media disastrosa di 7/23 che la dice lunga sulla prova del buon Bobby. Nel primo tempo i vari Janning, Kangur, Rasic si sono distinti per le ottime medie al tiro, poi nel secondo tempo da incubo del quale abbiamo parlato si sono persi al pari di tutti gli altri compagni, male Hackett, male Moss, così così Ress e Carraretto, malino Sanikidze. Siena ha perso in maniera netta la lotta sotto i tabelloni ed è risultata abulica in tutti i settori del campo. Banchi dovrà lavorare molto perchè questi cali di tensione, già verificatisi in altre occasioni, non vanifichino partite ben più importanti di quella con il Prokom. Ora c’è la sosta sia in campionato che in Eurolega e si potrà tirare il fiato, il bilancio resta più che positivo con l’approdo alle T16 e il secondo posto in classifica, ma certamente c’è ancora molto da lavorare e, possibilmente, da inserire qualche elemento nuovo. Siena appare troppo sbilanciata sul perimetro e forse la mancanza di un centro di peso comincia a sentirsi e rischia di diventare un problema insormontabile con il prosieguo della stagione, in Italia ma soprattutto in Europa.
Montepaschi-Asseco 88-95
Parziali: 26-13, 25-15, 12-24, 13-24, 12-19
Progressione: 26-13, 51-28, 63-52, 76-76, 88-95
Sala Stampa
Kemzura
Ci sono state due partite in una, l’inizio per noi è stato un disastro mentre Siena giocava benissimo oltre tutto tirando con medie eccezionali da 3, ci stavano davvero uccidendo, noi non eravamo in campo, mentalmente eravamo fuori dalla partita e non stavamo facendo nulla di quello che avevamo preparato. Poi loro si sono rilassati e noi ne abbiamo saputo approfittare, loro hanno cominciato a sbagliare dall’arco e noi siamo riusciti addirittura a prendere la testa della gara. Il basket è uno sport meraviglioso dove possono accadere queste cose. Comunque per noi la gara non contava nulla, auguro ogni fortuna a Siena per il prosieguo nelle T16.
Banchi
Due sconfitte pesanti, questa e quella contro lo Chalon, oltre tutto sono proprio le due squadre che restano fuori dalle T16. Il nostro record dice 5-5, un bilancio comunque positivo perchè ci consente di andare avanti. Abbiamo però delle crisi di identità che dovremo correggere e speriamo che questa sconfitta sia una buona lezione per il futuro. Siamo partiti benissimo approcciando nella maniera giusta la partita, nell’intervallo ci eravamo ripromessi di non stare a guardare il punteggio e di cercare di mantenere alta l’intensità. Loro sono stati bravi nel terzo quarto a ritrovare fiducia ed hanno cominciato a tirare con precisione dall’arco dei 6,75 riuscendo a rientrare. Ora pensiamo alla prossima fase, torna Simone Pianigiani da avversario, sapevamo che era una cosa che sarebbe potuta accadere, è accaduta e spero solo di riuscire a creargli qualche problema in più rispetto a stasera. Mi ferisce molto aver perso così.
MVP: Credo che sia giusto premiare i 5 moschettieri polacchi che, reggendo per 45 minuti quasi da soli, hanno compiuto una vera e propria impresa: Blassingame, Mahalbasic, Ponitka, Koszarek, Szczotka.
WVP: Hackett ci ha delusi, stasera male anche Moss, Brown ha sparacchiato con poco costrutto, tra i senesi c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Alessandro Lami