BIELLA – È un Natale amarissimo per Biella, dolce, dolcissimo per Brindisi. Il divario visto sul parquet del Lauretana Forum rispecchia perfettamente anche le rispettive situazioni di classifica e morale. L’Enel di coach Bucchi centra la sesta vittoria sulle ultime sette gare, salendo ulteriormente in classifica. Biella invece subisce una delle peggiori batoste casalinghe di sempre, forse la peggiore in assoluto, per misura ed effetti. Per la prima volta in 12 anni di Serie A, infatti, gli ultras lasciano la curva e optano per lo sciopero del tifo negli ultimi 10′. I fischi, copiosi già all’intervallo, sotterrano i giocatori al termine, mentre cominciano le prime contestazioni anche nei confronti di soci e dirigenti. L’atmosfera è tesa come raramente si è visto a queste latitudini. La sconfitta di Pesaro fa sì che l’Angelico non sia ultima in classifica, ma le prospettive sono nerissime.
La partita dura 15′, giusto il tempo che serve a Brindisi per scavare il primo divario e consolidarlo. Nel primo quarto l’ex rossoblu Viggiano funge da principale terminale offensivo, capitalizzando la buona circolazione di palla della squadra di Bucchi. Il confronto sul campo con Chrysikopoulos è letteralmente imbarazzante: il greco pare ormai un eterno oggetto misterioso. L’italo-americano firma il primo strappo importante dell’Enel (9-21 al 7′), prima che Mavunga e Johnson limitino i danni per Biella. L’Angelico sale di tono, guarda caso, quando rientra sul parquet per la prima volta da aprile capitan Soragna, che in collaborazione con Jurak cambia il volto all’Angelico.
Nel secondo periodo, infatti, Biella riesce a risalire fino a -7 con la palla del possibile -5 in mano, ma spreca malamente l’occasione e viene punita da Ndoja (26-36 al 16′). I giochi si chiudono di fatto qui, perché Brindisi capisce in fretta come scardinare la 2-3 di Cancellieri per scappare nuovamente sulle ali di Viggiano e Reynolds: al riposo lungo il tabellone segna 30-45 per gli ospiti, ma è forse la valutazione di squadra a rendere meglio l’idea del divario visto a lungo in campo: 18-61. Biella prende la via degli spogliatoi sotto una pioggia di fischi.
Ci si aspetterebbe una reazione da parte dei lanieri nel terzo quarto, ma così non è. Brindisi trova subito la tripla del +18 con il solito Viggiano, poi comincia lo show di Gibson, che non sbaglia più nulla, come del resto i compagni (6/7 da tre nel quarto). Biella smette letteralmente di giocare, così come aveva fatto contro Siena qualche settimana prima. Il resto del tempo è un garbage time che sembra non finire mai, con la curva Barlera addirittura in sciopero per tutto il quarto finale e bordate di fischi e risa che accompagnano gli orrori cestistici dei giocatori di Cancellieri.
Sala Stampa
Piero Bucchi
Partita molta buona in difesa e in attacco. Siamo riusciti a concedere appena 30 punti nei primi due quarti a Biella in casa sua. Saluto i tifosi venuti da Brindisi, che prima di partire ci hanno ricordato che qui due anni fa si era persa la Serie A. Siamo venuti con il giusto spirito di rivalsa, la squadra ha messo la giusta concentrazione ed energia.
Massimo Cancellieri
Se mi sento in bilico? Se fate domande come queste io mi alzo e me ne vado. Sono qui per parlare della partita. Siamo stati messi in crisi fin da subito, dovevamo mettere pressione a Reynolds, che è il regista di Brindisi, ma non ci siamo riusciti. La zona nel secondo quarto ha funzionato solo in parte. Nella partita di oggi più di tutto è mancato l’approccio mentale. In settimana il feeling della squadra era buono. Tutta la fiducia che abbiamo trovato nell’ultimo periodo è scomparsa alle prime difficoltà.
Marco Atripaldi, GM Angelico Biella
Non abbiamo mai parlato di grandi prospettive per questa stagione. Abbiamo parlato di crisi, problemi economici, budget ridotto, le solite difficoltà. Personalmente ho subito la peggior umiliazione della carriera, ma ho anche fatto 13 anni Serie A. Nello sport si guarda sempre all’ultima partita. Sono stato male fisicamente per la situazione. Il mio compito è quello di salvare la squadra. La reazione del pubblico è comprensibile. Saranno approntati i giusti correttivi, ma temo che non ci sia la consapevolezza delle difficoltà con cui si sta portando avanti questo progetto. Forse abbiamo abituato la gente troppo bene negli ultimi anni. Questa sera traccia un solco, prima sapevamo di poter contare sul nostro pubblico, ora non più. Speriamo di poterci contare ancora dalla prossima partita in casa.
Angelico Biella-Enel Brindisi 59-94
Parziali: 14-23; 16-22; 16-27; 13-22.
Progressione: 14-23; 30-45; 46-72; 59-94.
MVP: Jeff Viggiano. Ammazza la partita con un primo tempo sontuoso. Ha saputo farsi rimpiangere.
WVP: Russell Robinson. Il leader designato di questa squadra offre l’ennesima prestazione impresentabile. Il -37 di plus/minus in 28′ indica chiaramente il suo impatto negativo devastante sulla partita.
Lodovico Roberto