ROMA – In una partita dai tratti spettacolari e di un’intensità e di una rabbia agonistica scintillante, la Banco di Sardegna Sassari supera a domicilio un’ACEA Virtus Roma bella ma poco lucida nelle fasi difensive più importanti del periodo finale.
Nella presentazione della sfida avevo profetizzato, termine abbastanza in voga in questi giorni, che se Roma avesse voluto infliggere ai sardi la terza sconfitta in campionato avrebbe dovuto aggredire in difesa come sa fare e correre con il cuoio in mano, costringendo quindi la Dinamo ad impostare la sfida su marce alte, notoriamente poco consoni alle corde tecniche di una squadra più brava ad offendere che a difendere, possibilmente gestendo il possesso a ritmi più controllati.
Invece il piccolo ma grande capolavoro Sacchettiano di questa stagione, che fa il paio con quello dell’anno scorso, non solo non si è fatto aggredire od intimorire dalla voglia di battaglia della Virtus che in realtà ci ha provato ma, come vaticinato dal sottoscritto sempre nella presentazione di ieri, è riuscita ad arrivare lucida e concreta nel periodo finale con tutto il tasso tecnico del proprio potenziale quasi inalterato a soli tre punti lunghezze dai padroni di casa ed approfittando di qualche normale distrazione di troppo in difesa dei romani, li ha sistematicamente puniti con la coppia Drake Diener e Bootsy Thornthon da fuori, come volevasi dimostrare.
Ma il dettaglio più sorprendente, che comunque accresce ancor di più i meriti della Dinamo e dei ragazzi di Meo, è che Sassari adesso non solo attacca come ben sa l’Italia del canestro, guidata da quel Mozart del parquet che si chiama Travis Diener (oggi addirittura in campo dopo essere stato reduce da una notte insonne a causa di una forma influenzale che lo portava solo stamane in aereo dall’Isola con volo in partenza alle ore 7:00), ma è riuscita a mettere in piedi un meccanismo difensivo degno delle migliori squadre di vertice, costringendo perciò Roma a giocare in modo quasi innaturale e spingendola ad un incredibile 4/24 dalla lunga, dettaglio non da poco per una sfida terminata sul filo del minimo scarto ed ai danni di una squadra che sino alle ore 12:00 viaggiava con la migliore percentuale del Torneo, 40%.
La Sassari dell’anno scorso, quella che per intenderci prendeva le imbarcate in trasferta sino alla metà inoltrata del girone d’andata per poi scuotersi e diventare corsara migliorando proprio i meccanismi difensivi e che affidava prevalentemente all’estro dei due Diener le proprie fortune in attacco, è oramai un pallido ricordo: ora c’è sul parquet una compagine che certamente poggia sempre la sua forza su di un quintetto oliato e ben gestito dai due cuginetti ma che oggi manda addirittura a segno tutti gli uomini che scendono in campo, compreso “l’oggetto misterioso” Di Liegro e che ha in Thornthon la punta di diamante quando c’è da decidere il da farsi nel periodo conclusivo (sua la bomba al 37° che dava il +6 definitivo per le sorti del match dopo un secondo ed un terzo quarto in affanno), ed in Easley un centro di sostanza (16 p.ti, 6 rimbalzi e 17 di valutazione): insomma, un bell’andare e per validare quanto, osservare i primi 5 minuti del terzo periodo, un concentrato di determinazione in chiave difensiva ai danni di un’ACEA apparsa quasi stupita al cospetto di cotanta applicazione.
Eppoi è bello infatti vedere come giocatori di livello medio come i Pinton od i Vanuzzo solo per citarne alcuni, riescano ad offrire sempre il proprio contributo al massimo delle proprie corde, merito esclusivo di chi ha avuto pazienza e coraggio come il Presidente Sardara nell’edificare un’ossatura capace in due soli anni di arrivare alla semifinale scudetto ed in Europa.
Le vittorie non si costruiscono a caso e questa Dinamo ne è la prova lampante, vittorie che nascono da lontano come dall’amara beffa della finale Playoff di Lega Due contro Cremona quasi 3 anni fa ed a questo modello sembra ispirarsi finalmente anche la Virtus Roma, sconfitta in questo caso ma a testa alta.
Bella questa Virtus nella capacità e nella voglia di crederci dopo un -10 pericoloso nel secondo quarto ma ingenua per come ha sciupato, dissipato quasi il gran lavoro svolto per tenere a bada gli attaccanti sardi, subendo nei possessi decisivi il maggior tasso d’esperienza e di classe degli avversari.
Perdere in casa dopo aver domato Varese due settimane orsono e per sole due lunghezze, dopo aver tirato così male da fuori come mai accaduto prima, non fa certamente piacere e con un Pala Tiziano così colmo e rumoroso in un giorno di anti-vigilia di Natale….No, non è gradevole per niente ma questa squadra perdendo oggi non cancella per niente tutto il bene che si dice e si scrive da un po’ di tempo a questa parte, in fin dei conti perdere contro una squadra più forte non è delitto. L’amaro in bocca però rimane perché ad esempio vedere un Lawal così, da 57 di valutazione frutto di una tripla doppia (34 p.ti, 17 rimbalzi di cui 10 offensivi e ben 11 falli subiti), e non portare a casa il risultato sa di beffa perché questo ragazzo incarna in sé il frutto del lavoro straordinario che sta facendo Calvani ed i suoi collaboratori. Vedere un D’Ercole, pedina ad oggi fondamentale nello scacchiere offensivo e difensivo dell’ACEA beccare un irreale -4 di valutazione è forse più un eccezione che la regola. Vedere un Goss così evanescente e poco lucido in attacco come anche Jones e Czyz non capita così spesso.
Sassari ha vinto perché ha saputo giostrare meglio i possessi decisivi a cavallo tra il 33° ed il 37° della sfida, prima con Vanuzzo eppoi con i tiri da tre così magistralmente ben creati da Travis per il cugino e per Thornton. Forse, chissà, un po’ più d’attenzione spalle a canestro per Roma in quei 4 minuti e la vittoria sarebbe arrivata ma recriminare serve a poco, occorre tranquillità e spirito oggettivo d’osservazione nel capire che quanto accaduto oggi può accadere per crescere ulteriormente domani.
Primo periodo, Sassari sfrutta la sua caratteristica dominante di gioco armando le sue bocche da fuoco da tre perchè Roma difende bene il pitturato ma sarà solo alla prima azione di gioco. Con il passare dei minuti la Banda Calvani però lascia troppi tiri comodi agli ospiti specie in transizione, frutto di azioni forzate in attacco, timeout del coach romano al 4° sul 8-10, inevitabile. In attacco Roma stenta, troppi errori al tiro da fuori ed è grazie a Lawal che non s’allarga troppo il divario tra le due squadre. Sassari invece giostra la palla in attacco che è un piacere, la sfera gira a dovere come al solito ed ha nel pericolo pubblico n.ro 1, un Bootsy Thonrthon letteralmente on fire , un concretizzatore eccellente, al 7° sul 12-17 sono suoi gli ultimi 5 punti della Dinamo. L’ACEA tira male, troppo male dalla lunga, finirà il periodo con un mortificante 0/6 ed anche la zone press fallisce dopo il canestro realizzato da Lawal (sempre lui), Diliegro realizza superandola agevolmente grazie all’ottimo lavoro di Pinton e Thornton. Roma è in difficoltà in attacco come non mai in casa quest’anno, Sassari è in relativo controllo ma sembra che l’ACEA stia scaldando i motori, poi Czyz da sotto attenua il non buon primo periodo dei suoi, primo periodo che termina sul 15-21 per gl’Isolani, ordinati, decisi e precisi.
Secondo periodo, qualche orrore di troppo da ambo le parti per iniziare, Sassari vola a +10 con un libero di Travis ed una tripla di Vannuzzo, 15-25 al 12°. E’ sempre Gani Lawal che tiene in gara la Virtus ma Sassari è un rullo, Travis segna ancora da due ma non converte il libero, 19-29 al 14°. Poi accade l’imprevedibile, cioè che l’astinenza dalla lunga per Roma venga interrotta dal meno probabile dei suoi tiratori, Jordan Taylor, 22-29 sempre al 14° e Sacchetti che corre ai ripari fa riflettere, i suoi adesso stanno sprecando troppo in attacco al cospetto di una Virtus in difficoltà. Rientrano Drake ed Ignierski per Meo però adesso la gara è molto più intensa con Roma che ringhia come un feroce rottwailer, si lotta su ogni possesso in modo quasi belluino. Certo, il gioco un po’ ne risente ma lo spettacolo c’è eccome! Taylor, ancora lui, fa un gioco da tre, 27-31 al 16° e dopo è il turno del solito Lawal, fantastico Lawal, 29-31 e Roma è lì, aveva ragione Meo a preoccuparsi….Drake si becca un tecnico dopo un gioiello del cugino che aveva letteralmente mandato a canestro Ignierski ma ora la Virtus rientra definitivamente in gara con un Lawal infinito, 17mo punto in 17 minuti di gioco, 33-33. Roma va avanti per la prima volta con Taylor, 35-34. Thornton adesso è in difficoltà come Taylor che perde qualche palla di troppo per eccesso di foga. Goss si iscrive alla gara con un gioco da tre pure per lui, 38-37. Cicoria chiama un fallo di confusione su Pinton ma la perla del periodo la regala Gigi Datome che, al suona della sirena, segna d tre in controtempo, da rivedere al rallentatore perché sfida la legge della fisica! Termina così il secondo periodo sul 41-39 con Roma che rifila agli avversari un parziale da 26-18. Strepitoso Gani Lawal, 17 punti con 27 di valutazione….Senza parole.
Terzo periodo, Sassari ha lo startin’ five mentre Czyz parte al posto di Jones. Easley sale in cattedra, 4 punti di fila ed uno sfondamento su Czyz, Sassari risale sul 41-43 grazie al centrone in maglia azzurra. La Dinamo ha ripreso bene, giostra in difesa che è un piacere mentre Roma no e Travis buca ancora da tre, Lawal forza e Calvani deve chiamare tempo su Easley in lunetta, 41-47 al 23°. Lorant fa goal finalmente e dopo ci pensa sempre lui, Lawal, 45-47. Come accaduto nel primo periodo, Roma parte lentamente ma ora alza l’intensità in difesa e Drake perde la palla, Meo lo chiama a riflettere in panca. Terzo fallo di Easley al 26° ma Roma perde sempre qualche possesso di troppo, prima con Lawal ed ora con Lorant. Però c’è Czyz che, anche se fa un po’ di casino, porta a casa i liberi facendo 0/2, poi ci pensa dalla lunga Datome, ancora con una tripla da effetti speciali….Roma rimette la testa avanti grazie a lui ma subito dopo gli viene fischiato il quarto fallo sul 54-53 al 28°, sarà forse una delle chiavei del match. Sassari ora soffre la difesa aggressiva, Travis fa fatica a trovare tiri puliti per i suoi ma almeno la consolazione è che Roma sbaglia troppo dalla lunga, Taylor e D’Ercole non la mettono dentro anche con spazio. Il periodo si chiude però bene per i padroni di casa con Taylor che penetra nel cuore del pitturato avversario, 56-53. Sensazioni? Si soffre da ambo le parti, vincerà chi avrà la testa più fredda. Certo che il quarto fallo di Datome danneggia la Virtus.
Quarto finale, Ignierski sparacchia a vuoto da fuori e Sacchetti, il figlio di Meo, stoppa la transizione di Taylor lanciato alla Usain Bolt! Ed è proprio il play americano che ricaccia indietro il solito grande Travis che la mette dalla lunga a modo suo rispondendo per le rime, 61-56 al 32°. Easley fa un solo libero su due mentre dall’altro lato Lawal da sempre spettacolo. Poi ci pensa Devecchi da tre a spezzare due minuti di tensione ed errori da ambo le parti, 61-60 al 34° e con Goss in lunetta Calvani chiama tempo: l’ACEA perde troppi possessi per mancanza di lucidità dovuta ad una difesa di Sassari decisamente all’altezza. Goss, un po’ in ombra come realizzatore, fa anche lui un solo libero ed Easley pareggia al 35°, 62-62. Anche Czyz s’iscrive al club degli uno su due dalla lunetta e Goss si becca il quarto fallo pure lui mentre Sacchetti non sciupa, 63-64. Calvani mette il quintetto più alto che può e succede che Lawal recupera la palla su Sacchetti ma mentre può andare uno contro zero, commette passi di partenza! E Sassari ringrazia e punisce come sa fare lei, dalla lunga con Drake per due volte e poi con Thornton, 67-73 al 37°. Pala Tiziano in silenzio, Lawal però non s’arrende, sempre lui tira la carretta e ribatte colpo su colpo, 72-75 al 38° mettendo anche dentro addirittura ben tre liberi. Ma Sassari non ha perso in campionato solo due gare a caso, Pinton gira la palla che è un piacere per Drake che rimette i suoi sopra di 6 al 38°, 72-78. Calvani chiama tempo ed uscendo dal campo Datome sparacchia sul tabellone forzando troppo, palla gestita male e Drake, come l’Uomo Torcia dei Fantastici Quattro, la mette dentro come solo lui sa fare, 72-80 al 39°. Roma non ne vuole sapere di mollare però, Taylor e Lawal fanno 2/2 dalla lunetta, 76-80 a soli 39”. Vanuzzo fa anche lui uno su due con notevole fortuna anche, poi Taylor corre in pochi secondi lungo tutto il campo, 78-81 e ci sono ancora 27” da giocare. Meo chiama tempo ma Sassari perde palla, incredibile, e D’Ercole sbaglia la tripla del potenziale pareggio, corregge Lawal, 80-81 mandando poi Drake in lunetta che, freddissimo, fa 2/2 , 80-83 a 7” dal termine. Sassari manda in lunetta Datome che segna il primo e sbaglia il secondo ma il rimbalzo è di Devecchi, Sassari passa con pieno merito per la gioia dei tanti tifosi al seguito, come sempre, le Final Eight sono matematiche !
Sala Stampa
Sacchetti
Partita particolare perché loro han fatto una gran difesa dopo il nostro break, ed abbiamo patito parecchio ma penso che la chiave del match per noi siano stati i primi 5 minuti del secondo tempo perchè ci han dato la consapevolezza che eravamo mentalmente ben messi in campo e Roma forse ha subito questa nostra voglia di crederci, poi il quarto finale è stato eccellente in attacco.
Travis non sapevamo in che stato fosse perché è stato male stanotte partendo da Olbia stamane alle 7:00, la classe assieme al carattere lo esalta, avevo paura che crollasse come i cavalli e che sciattasse di colpo ma ha tirato dritto con un carattere incredibile. Quando si gioca quest’anno contro Roma non bisogna mai dare per finita nessuna partita e noi lo sapevamo, poi siamo stati bravi per come abbiamo gestito il periodo finale. Nel secondo periodo abbiamo avuto un passaggio a vuoto, a causa della nostra frenesia di voler risolvere tutto da soli, difetto che stiamo cercando di limitare ma sono contento dei primi 5 minuti del secondo tempo, questo sì.
Thornton? Ha fatto la solita gara ma siamo contenssimi d’aver vinto qua contro una squadra forte che gioca bene, si vede che han creato un bel gruppo. Ignierski oggi è mancato, ultimamente non sta dando quel che ci ha dato in passato ma ci ha risolto molte gare perciò è normale che possa avere un passaggio a vuoto adesso.
Calvani
Direi che la prima cosa che mi viene da dire è fare i complimenti alla squadra perché i ragazzi sono riusciti a far qualcosa d’importante avendo personalità contro una Sassari che ha grandi individualità e grande gioco, prova ne è che dalla lunga abbiamo trovato solo tiri incredibili con Gigi ma loro ne han trovati tanti e più di noi. Quindi sono soddisfatto della prestazione, una squadra che sta in campo come noi che gioca con personalità deve essere un orgoglio per tutti che amano questi colori, eppoi i risultati che sta facendo Sassari si costruiscono anno dopo anno e noi siamo all’anno zero e queste sono le possibilità che oggi possiamo esprimere.
A fine gara ho fatto i complimenti ai ragazzi e gli ho dato anche il 25 di ferie perché se lo sono meritato. Stiamo facendo non bene ma benissimo con le premesse che avevamo messo in essere questa estate. Abbiamo unità d’intenti e questo è positivo, Sassari in questi anni si è evoluta, oggi ha anche una difesa eccellente e non sono solo più forti in attacco, siamo mancati nel tiro da fuori. Peccato non aver vinto con questo Lawal che è stato eccellente nel computo della sfida e che ha fatto una gran gara, come si fa a non amre questa squadra che fa delle cose incredibili? Sassari è più forte di noi, lo sapevamo, amen. Io sono orgoglioso di questa squadra, se poi oggi non sono entrati i tiri da fuori che di solito mettiamo…E’ andata così e non sono preoccupato di queste cose e non posso essere negativo come contro Milano e Bologna, e lo dico perché ho le spalle grosse e perchè sono anche estremamente sincero, ripeto siamo stati bravissimi, ci rifaremo presto!
Taylor
La nostra prestazione è stata forse poco positiva nelle transizioni offensive e difensive eppoi avevamo davanti i cugini Diener che sono degli ottimi giocatori. Dal vivo, nel Wisconsin, ammiravo e vedevo Travis Diener come un punto di riferimento per me e provo grande rispetto per lui e per suo cugino, sono due buonissimi giocatori, giocano con intelligenza e fanno girare bene la squadra. Abbiamo una bella chimica quest’anno, siamo un bel gruppo e questo ci consente di trovare le giuste dinamiche per giocare sempre meglio. Noi cerchiamo sempre di vincere ed anche se questo Natale è il mio primo Natale fuori dagli States, sono contento perchè sento che stiamo giocando bene e che potremo fare sempre meglio.
ACEA Virtus Roma – Banco di Sardegna Sassari 81 – 83
Parziali: 15-21, 26-18; 15-14; 25-30
Progressione: 15-21; 41-39; 56-53; 81-83
MVP: un solo nome, Gani Lawal. Stop. Ma come non citare “Drago” Diener che ne stampa 22 con un 67% dalla lunga da brividi? Menzione anche al cuginetto Travis che ne mette 15 e che si fa 34 minuti in campo dopo una notte insonne, se non son questi i campioni…..Come anche Datome che si fa male volando a canestro nel tentativo di poggiare a canestro in entrata e ricadendo con violenza a terra di schiena (perchè non hai schiaccito, Gigi?), giocando il resto della gara grazie ad una infiltrazione, 19 punti per lui come per Jordan Taylor, 22 di valutazione, piccoli play crescono. Applausi anche a Tony Easley, 16 punti.
WVP: sarebbe ingeneroso prendersela con D’Ercole, -4 e zero punti all’attivo ma delude anche Ignierski, -1 di valutazione, forse anche di più considerando il suo peso specifico in questa Dinamo da sogno. Jones purtroppo male pure lui, -5 in 15 minuti.
Fabrizio Noto/FRED