VERONA – Passano un Capodanno sereno la Tezenis Verona e i suoi tifosi, con i gialloblù che al PalaOlimpia stritolano l’Acegas Trieste con una prestazione difensiva ai limiti dell’incredibile e vanno a vincere 67-51. Il grande protagonista, e non può essere altrimenti, è Shane Lawal, che impedisce praticamente qualsiasi conclusione comoda agli avversari ed in attacco vola ad un’altezza irraggiungibile da chiunque. Lo segue al meglio un Westbrook che stavolta esce nel momento decisivo aggredendo la partita nella ripresa, propiziando il sorpasso e poi l’allungo definitivo su una Trieste che ha qualcosa solo da Thomas. Brown infatti è disastroso sia al tiro sia dal punto di vista dell’intensità, mancano anche i comprimari tranne qualcosa solo da Carra e Mastrangelo e così il buon Giobbe cede di schianto dopo 25 minuti ad alto livello. Gli amanti dell’attacco non tornano certo a casa soddisfatti, ma gli oltre 2500 di un PalaOlimpia più pieno del solito si godono una sfida dalla grande intensità.
Torna Chessa per i gialloblù, Trieste con il quintetto solito, il lavoro promozionale dà i suoi frutti con buona affluenza al PalaOlimpia per l’ultima dell’anno.
In campo ci sono due delle migliori difese del campionato e si vede fin da subito. Verona attacca praticamente solo con Ghersetti salvo una schiacciata di Lawal, Trieste ha la mano precisa da fuori e dopo quattro minuti sale sul 7-11 con due centri consecutivi di Thomas. Sempre un Giobbe immarcabile firma il primo convinto allungo ospite sul 9-16, con Trieste che fa girare molto meglio la palla in attacco come prova l’11-18 di Filloy. Lawal stoppa tutti ma Boscagin spreca troppo in attacco impedendo alla Tezenis di riavvicinarsi fino in fondo, il primo quarto finisce 15-18.
Non segna nessuno nemmeno nel secondo periodo, con Verona che non sfrutta a fondo nemmeno un antisportivo subito da Da Ros, che si fa perdonare poi gli errori in lunetta pareggiando da tre punti a quota 20 dopo due minuti. Trieste si mantiene così avanti grazie ai regali scaligeri ma non infierisce particolarmente, con il punteggio che una volta spentasi la furia di Thomas si mantiene basso. Una sua tripla fortunosa vale un 24-29 a due minuti dalla fine del quarto, anche perché Verona continua la sua lotta con i ferri sbagliando conclusioni anche facili ed affidandosi con pochi risultati alle forzature di Chessa. Westbrook non riesce ad incidere nemmeno stasera, non fa molto meglio McConnell e così un raro canestro di Brown vale il massimo vantaggio giuliano sul 25-32, poi accorciato da Mickey dalla lunetta.
Cambia la musica Verona dopo l’intervallo, e lo fa finalmente grazie ai suoi stranieri. Un immenso Lawal condiziona e spegne praticamente da solo l’attacco degli ospiti, difendendo indifferentemente sotto canestro e sul perimetro e catturando ogni rimbalzo passi dalle sue parti. Così, quando entra in partita Westbrook, prima Verona sorpassa sul 37-36, poi con un altro parziale chiuso dai liberi di Da Ros si porta avanti 45-38. Il nigeriano incide anche in attacco, volando sopra il ferro a schiacciare il +9, prima che l’ennesimo canestro di Thomas mandi tutti all’ultimo riposo sul 47-41.
Ramagli fa rifiatare Westbrook un paio di minuti e così Trieste può tenersi in partita, appena Wookie rientra c’è il nuovo massimo vantaggio a 54-43 dopo che sono passati già tre minuti. L’uscita di Lawal apre qualche spazio in più all’attacco avversario che con il solito, anche se sarebbe meglio dire il solo, Thomas trova l’ultima speranza sul 56-47 poco dopo metà periodo. A chiudere le velleità ospiti ci pensano ancora Westbrook e Lawal, il secondo con l’ennesimo alleyoop di serata servitogli da McConnell firma il 61-49 a due minuti dalla fine che chiude la contesa. C’è tempo solo per qualche altra schiacciata di un incontenibile Shane, la Tezenis pensa alla differenza canestri e cerca di dilagare, finisce 67-51.
Tezenis Verona – ACEGAS APS Trieste 67-51 (15-18;12-14;20-9;20-10)
Tabellino
Sala Stampa
Ramagli
Siamo stati bravi. C’era tanta tensione, oltre ad un avversario che veniva da un buon momento, e nel primo tempo si è visto con i liberi sbagliati e gli appoggi da un centimetro fuori. Con il secondo tempo è andata decisamente meglio, abbiamo fatto quello che proviamo in allenamento, eseguito di più, mosso meglio la palla. Niente di particolare o incredibile, semplicemente quello che ci riesce meglio a testa libera, una semplice bella prestazione.
Lawal? Non commento sui singoli, siamo stati in grande difficoltà nel primo tempo perché non era facile uscire da una settimana complessa, poi ne siamo usciti tutti assieme. Lui semplicemente è stato intenso già nel primo tempo, ma non è stato lui ad indirizzare tutti ma c’è stata un’esplosione di energia generale.
Cosa ci siamo detti all’intervallo? La squadra non era molle ma semmai molto tesa, quindi è stato necessario trasmettere l’idea di essere più tranquilli, giocare meglio la palla. Nel primo tempo facevamo una specie di lotta contro i mulini a vento mentre Thomas ci faceva male con pochi colpi ben precisi, poi abbiamo difeso bene su di lui e l’abbiamo spento.
Lawal
Sono partiti tutti un po’ tesi, giocavamo un po’ troppo da soli sbagliando molto, poi il coach ci ha fatto capire che bastava giocare assieme e come sappiamo. Di solito abbiamo grandi problemi nel terzo quarto, lì stavolta abbiamo portato a casa la partita facendo finalmente vedere chi eravamo. Io il miglior giocare del campionato? Non direi, credo che Maggioli, Rodney Green, Ekperigin stanno facendo molto meglio di me.
Il migliore: impossibile non eleggere Shane Lawal, una vera forza della natura per tutti e 34 i minuti che trascorre sul parquet. Un dominio in difesa e sotto i tabelloni da parte sua quasi incredibile, passando indifferentemente dal seguire gli uomini sul perimetro al condizionare tutte le penetrazioni avversarie oscurando la visuale sotto canestro. Con lui in campo praticamente Trieste non riesce a prendersi alcun tiro facile, e stavolta il nigeriano incide anche sull’altro lato del campo, chiudendo alla perfezione gli alleyoop serviti da McConnell ma mostrando anche buoni movimenti contro Brown. Le cifre parlano chiaro, 20 punti con 10/11 dal campo, 6 schiacciate, 16 rimbalzi e 3 stoppate, e forse non rivelano tutto quanto è stato visto stasera sul parquet.
Il peggiore: Brandon Brown scende in campo con atteggiamento rivedibile e viene spazzato via con facilità da Lawal, rendendosi protagonista di una serie di errori al tiro e sotto canestro che affondano la propria squadra. In difesa vede semplicemente la targa del proprio dirimpettaio, e chiude con 2/6 da 2, 0/7 da 3 e appena 3 rimbalzi in una serata da dimenticare.
Lorenzo Peretti