SIENA – L’Eurolega comincia a farsi interessante per i biancoverdi senesi, dopo aver battuto una grande del basket europeo come il Maccabi gli uomini di Luca Banchi vanno infatti ad espugnare Istanbul battendo i turchi del Fenerbache nella gara più attesa. Dall’altra parte del parquet c’era un pezzo fondamentale della storia recente mensanina: coach Pianigiani e con lui Romain Sato, Bo McCalebb, David Andersen albergano con buon merito nel museo della Mens Sana e ricordano a tutti quali risultati eccezionali questa squadra sia stata capace di raggiungere. Ma in campo non c’era, e in effetti non c’è stato, spazio per i sentimentalismi e lo si è visto chiaramente al termine di una partita gagliarda, giocata punto a punto, risolta solo nel finale a favore degli ospiti quando sembrava che i padroni di casa l’avessero presa in mano. La gara è stata molto equilibrata ed è corsa sui binari della correttezza più assoluta, molto ben arbitrata, punto a punto fino alla fine. Nel primo quarto c’è stato un tentativo di fuga di Siena favorito dal buon inizio di Eze e Sanikidze, ma la fuga è stata stoppata dai vari Sato e Bogdanovic che hanno permesso di impattare sulla sirena di fine quarto. Se nella prima frazione era stata la Mens Sana a cercare la fuga nella seconda sono stati i turchi a premere sull’acceleratore e, favoriti anche da un paio di sciocchezze offensive di Siena, sono andati al riposo sul +6. Di ritorno dagli spogliatoi l’equilibrio non si è spezzato e le due squadre hanno continuato a ribattere colpo su colpo ai canestri degli avversari presentandosi all’ultima sirena sul 73-69 in favore del Fenerbache che, però, nel corso del terzo quarto aveva toccato anche il +9. L’ultimo quarto è stato, un po’ come tutta la partita, il festival degli attacchi con Siena che è salita decisamente in cattedra piazzando un parziale, nel quarto, di 29-19 che ha risolto la gara in favore dei campioni d’Italia.
A livello di singoli, per il Fenerbache, c’è da segnalare una prova mostruosa di Bogdanovic, il croato è risultato un vero e proprio rebus per la difesa senese, ha scherzato il povero Janning, ha messo in difficoltà Kangur e Hackett, ha segnato 31 punti con medie ragguardevoli (10/14 dal campo) subendo 8 falli. Bravissimo. Accanto a lui ottima la prova di Preldzic che, segnando 15 punti e raccattando 6 rimbalzi, ha trovato pure il tempo di distribuire 8 assist, migliore della gara in questa specialità. Degli ex mensanini è piaciuto, a sprazzi, McCalebb: imprendibile quando ha potuto accelerare, ha sparacchiato però un insufficiente 1/4 dall’arco dei 6,75 ma ha comunque segnato 17 punti. Non male la prova di Sato che però, è una nostra impressione, è in parabola discendente avendo già dato il meglio di se stesso proprio negli anni senesi, anche Andersen ha alternato alcuni lampi di una indiscutibile classe a momenti grigi ed anonimi, è uscito anzitempo per 5 falli. Nelle rotazioni di Simone Pianigiani non sono entrati Tripkovic, Peker e Savas.
Veniamo alla Mens Sana. Buono l’impatto di Eze, buonissimo quello di un Sanikidze finalmente ai suoi livelli anche in Europa, il georgiano ha segnato 19 punti con 8/12 dal campo e ha strappato 8 rimbalzi, molto positivo. Da segnalare la solita abnegazione di un Moss che non smette di stupire al pari di Tomas Ress che ha messo i chiodi decisivi sulla bara turca, al pari di un Carraretto glaciale dalla lunetta nel finale arroventato. Giornata in ufficio per Kangur e tanta difficoltà per un Janning sacrificato nell’improbabile marcatura su Bogdanovic. In campo pochissimi minuti Ortner e fuori dalle rotazioni Lechtaler e Rasic. Daniel Hackett finalmente ha inciso come sa e può, penetrazioni che col suo fisico può permettersi e pochi tiri dall’arco dato che la mira non è propriamente quella di Bob Morse, molto diligente, estremamente positivo. C’è più nessuno? Ah si, ci siamo dimenticati un certo Bobby Brown. Facciamo parlare per lui le cifre: 41 punti con 12 su 18 dal campo e 13/13 dalla lunetta, 7 assist, 12 falli subiti, 50 di valutazione. Basterebbe questo per capire chi sia stato il principale artefice della vittoria senese, ma è giusto rimarcare la lucidità delle scelte, la leadership messa in campo, la vittoria netta nel duello con McCalebb (non proprio l’ultimo della classe), i 39 minuti abbondanti trascorsi sul parquet. Un marziano, un giocatore che ha sciorinato una prova mostruosa raramente vista su un parquet di Eurolega.
Ora la classifica si fa interessante, venerdì prossimo ci sarà lo scontro al vertice col Khimki, capace di asfaltare il Barcellona che però era privo di Navarro, uno scontro che, se vinto, aprirebbe scenari inimmaginabili. Vedremo.
Fenerbache Istanbul – Montepaschi Siena 92-98
Parziali: 26-26, 25-19, 22-24, 19-29
Progressione: 26-26, 51-45, 73-69, 92-98
MVP: Impossibile non premiare Brown autore di una prova al di là del bene e del male, mostruoso. Bravissimo però anche Bogdanovic e di spessore le prove di Preldzic e Sanikidze.
WVP: Nessuno in verità ha deluso, magari nei 4 minuti in campo di Ortner c’è da segnalare un 1/4 al tiro, ma non ci sentiamo di additare nessuno in particolare.
Alessandro Lami