Anche in casa Sutor, è giunto il momento di tirare le somme giunti a metà campionato. Questa estate in quel di Montegranaro si era ripartiti praticamente da zero: Fabio di Bella e Valerio Mazzola erano gli unici reduci della squadra che aveva conquistato la salvezza lo scorso anno. Nonostante le esigue risorse economiche, che valevano uno dei budget più bassi di tutta la Serie A, è stato costruito un gruppo in grado di raggiungere la salvezza, con a capo della truppa un coach esperto come Carlo Recalcati, considerato il principale acquisto estivo della società. Che non sarebbe risultata un’annata semplice, lo si è intuito ancora prima del suo inizio effettivo, con l’infortunio del pivot Andrews che ha costretto la dirigenza sutorina a fare un ulteriore sforzo e a ributtarsi nel mercato, pescando così Freimanis, firmato con un contratto “a gettone” che sarebbe scaduto a fine novembre.
Nonostante tutto, la stagione era partita benissimo, con la vittoria strappata ad Avellino nella giornata inaugurale di questo campionato. Il ritorno tra le mura amiche invece non era risultato positivo: pur giocando un basket invidiabile, la Sutor aveva ceduto il passo a Sassari e Bologna al termine di due match molto tirati. Dopo essere caduti al termine di una partita quasi a senso unico a Caserta, è arrivato anche il “bis” al PalaRossini, dove gli uomini di Recalcati si sono arresi a Cremona dopo un supplementare. In settimana intanto veniva sospeso Andrews dalla stessa società per aver rifilato un pugno allo jesino Griffin durante uno scrimmage con la Fileni. Dopo l’ottima vittoria ottenuta con Venezia al Talierco, si cominciava a vociferare di un possibile ritorno di Valerio Amoroso a Montegranaro, tagliato da Pesaro. Sconfitta in casa anche da Reggio Emilia, la società decide di muoversi e bruciando le tappe arriva la firma di Amoroso, che avrebbe rinforzato il reparto lunghi, privo di uno Zach Andrews ormai ai margini del roster. Con l’arrivo del lungo tagliato da Pesaro (che costringe spesso alla panchina Freimanis, fresco di contratto fino a fine stagione), il gioco della Sutor fa un passo in avanti, e, a dimostrazione, arrivano la sconfitta con Milano dopo 3 quarti di basket ad alto livello, e la fondamentale vittoria con Biella, che allontana Montegranaro dalla zona retrocessione. Dopo i due (quasi) inevitabili risultati negativi con Cantù e Varese, giunge anche la proverbiale vittoria nel derby con Pesaro, al termine di una partita quasi senza storia. Le ultime due settimane non sono risultate positive: perdere gli ultimi due match con Siena, e, soprattutto, con Roma dopo un supplementare sbagliando il tiro della vittoria è costato molto caro ai gialloblu, ora chiamati ad uscire vincitori dallo scontro interno di domenica con Avellino, che assume quasi l’aspetto di uno spareggio salvezza.
Le problematiche attuali della formazione di coach Recalcati riguardano soprattutto la difesa: nonostante i passi in avanti intravisti contro l’Acea, dove si è vista un’intensità ben diversa rispetto a quella cui la Sutor ci aveva abituato, resta ancora molto da migliorare. I marchigiani risultano nel contempo la peggior difesa (86.1 punti subiti a partita) e il quarto miglior attacco (80.2 punti siglati a partita), che evidenzia quindi una spiccata tendenza offensiva di Montegranaro. Per una squadra però che ambisce alla salvezza, è una gravante disporre di una difesa non affidabile, come specificato più volte da coach Charlie. Fin quando l’attacco della Sutor è stato adeguatamente supportato dalla fase difensiva, i veregrensi sono riusciti a mettere in difficoltà anche squadre di calibro, come Siena, Sassari e non solo. Per una salvezza tranquilla, però, sarà necessario lavorare soprattutto sulla fase difensiva.
Federico D’Alessio