Non solo perché nella località siciliana, Gino Paoli ebbe l’ispirazione per uno dei più celebri successo musicali della canzone italiana, ma per il momento delle due squadre che sulle ali dell’entusiasmo possono davvero dar vita ad una gara elettrizzante da commentare per Franco Lauro e coach Michelini e per la gioia di chi sarà al PalaFantozzi o davanti alla tv. Una partita che aggiunge anche il fascino della sfida del Poz con quella Aquila che ha nel cuore e che vuole rappresentare la prosecuzione della Fortitudo dell’avvenire, dopo le note vicissitudine societarie, e la ripartenza garantita ora dal progetto del presidente Giulio Romagnoli. Capo d’Orlando invece è ritornata in nel basket pro,, un ritorno voluto con tenacia dal proprietario ed ora Sindaco Enzo Sindoni, dopo l’esclusione del ’08: un’attesa che ora sta iniziando ad essere premiata anche dai risultati. Insomma c’è tutto per aspettarsi 40’ vibranti.
IL PUNTO – Momento di grande entusiasmo dicevamo, per entrambe le formazioni. Era partita male l’Upea, dopo un ritorno inseguito, voluto ed atteso nel grande basket: 0 vittorie nelle prime 6 ,l’esonero di coach Bernardi e la scelta di puntare su un personaggio, Gianmarco Pozzecco, che a Capo d’Orlando era già stato mattatore (da giocatore, nella stagione ’07/’08, quella della conquista dei play off: per il Poz, 32 presenze, 519 punti, 17.3 a gara)che però era alla sua prima volta in panchina., Una mossa che doveva riaccendere il morale e l’entusiasmo della squadra e dell’ambiente e che sembra avere centrato l’obiettivo: dall’arrivo del Poz sono coincise 5 vittorie in 9 gare, con successi di grande prestigio contro Brescia (addirittura +25) e Pistoia al PalaFantozzi e ben tre vittorie esterne, all’esordio a Jesi, a Forlì e domenica scorsa a Scafati, contro una big. Segno di un’inversione di tendenza netta, capace anche di resistere alla perdita dell’USA Young (sostituito da 4 gare da Mason jr) risultato positivo all’antidoping.
La Biancoblù al contrario era partita sparatissima, con un impronosticato ed inatteso 6/6 che l’aveva portata al vetrice della classifica. Poi, la rivelazione del campionato qual è la squadra di coach Saliueri, è stata presa di mira dagli infortuni, prima Pecile e poi Cournooh out, ma sta dimostrando, dopo gli inevitabili colpi d’assestamento per due perdite così gravi, di essere uscita dall’emergenza reggendo il doppio colpo della malasorte, trovando la crescita di Vitali come punto di riferimento, ma anche un gruppo che ha trovato da tutti una mano, dai giovani Pini e ora Montano, al generoso Cutolo, a i due USA Harris e Mosley, e anche ai gregari come Verri. Unico neo, l’uscita dalle rotazioni di Drenovac e Diviach, che non sono riusciti mai, tra problemi fisici ed altro, ad inserirsi nel sistema voluto dal coach. Ora, la Biancoblù ha addirittura superato se stessa, battendo proprio sabato scorso una delle capolista, Casale, (dopo averla battuta anche all’andata a casa sua) in una partita bellissima ed entusiasmante in un Paladozza dove ormai il seguito di pubblico è fedele e spesso ha superato i 3mila. Un’Aquila che attualmente è a due punti dalle tre al primo posto: chi lo avrebbe detto.
LE ULTIME DAI CAMPI – Upea senza capitano: i paladini dovranno fare a meno di capitan Andrea Benevelli ancora alle prese con un guaio muscolare, per il resto tutti arruolabili. Molti problemi segnalati in casa biancoblù oltre a quelli noti:, out ovviamente Pecile Michele Vitali alle prese con la sublussazione al pollice subita in partita contro Casale partirà regolarmente con la squadra e si valuterà nell’allenamento prima del match quale potrà essere il suo utilizzo. Anche Giovanni Pini, che convive con una fascite plantare, sarà in campo. Sul volo per Catania anche David Cournooh, che sarà valutato a ridosso della partita e nelle intenzioni del coach potrebbe scendere in campo per qualche minuto a poco meno di un mese dall’infortunio alla caviglia rimediato a Forlì, per essere poi recuperato pienamente dopo la sosta per l’All Star Game.
LE PAROLE DELLA VIGILIA – In casa Capo d’Orlando ecco il Poz pensiero: “Vincere a Scafati è stato importante. Siamo in un percorso! Sono convinto che da quando sono arrivato stiamo percorrendo una strada entusiasmante e, soprattutto, abbiamo trovato una chimica di squadra.” Cosa ti sta dando più soddisfazione? “La cosa che mi da più soddisfazione è il rapporto con i ragazzi e vederli migliorare. Godo, letteralmente, vederli giocare e vincere. Soffro, maledettamente, quando li vedo perdere e, soprattutto, tristi.” Come sta andando l’inserimento di Mason? “L’arrivo di Mason è stato durante il periodo delle feste, non ci allenavamo regolarmente e questo l’ha un po’ condizionato. L’inserimento deriva anche nello stare insieme, noi di capire cosa fosse in grado di fare e i suoi compagni di squadra a conoscerlo meglio. Credo che Peppe Sindoni abbia portato a Capo d’Orlando un giocatore di enorme talento, non ho dubbi. Adesso tocca a noi sfruttare il massimo le sue capacità, la sua fisicità, il suo atletismo.” Che partita sarà quella di venerdì? E che significato ha per te? “Bologna è una squadra che gioca molto bene. Ha due stranieri che si sono integrati molto bene. La partita di venerdì, per me, ha un sapore particolare. Ho giocato tre anni alla Fortitudo. Sono consapevole che non devo nulla a loro, che mi sia comportato nel modo giusto e sportivamente nei loro confronti. Sono sicuro che tutti capiranno che se dovessimo vincere sarò super contento, come lo sono stato, sempre qui al PalaFantozzi, quando giocavo io. Qualcuno a Bologna ha avuto da ridire, anche se, alla fine, ha capito che era giusto così. Io adesso amo Capo d’Orlando! E se vinco con Capo d’Orlando sono contento ed è giusto che sia così.”. Un campionato in cui le prime 4 perdono tutte, di cui 2 in casa e da squadre non di pari classifica: che campionato hai trovato in questa Legadue-Eurobet? “Un campionato molto equilibrato, e l’equilibrio fa spettacolo. Le prime squadre possono perdere, ma è anche vero che Imola, che è ultima, anche se sta perdendo giocatori, è riuscita ad andare avanti e a vincere.”
Talor Battle è in costante crescita: ecco le sue parole: “Fondamentalmente la nostra stagione la vedo come due stagioni separate. Ovviamente abbiamo iniziato non bene, giocando male, ma abbiamo vinto 5 partite e perse 4 sulle ultime 9 giocate. Le cose stanno finitamente andando meglio. Domenica scorsa a Scafati è stata una grande vittoria per noi. Adesso dobbiamo trovato continuità e stiamo preparando al meglio il match contro Bologna.” Si sente ormai il leader della squadra? “Si, mi sento il leader della squadra. Anche Poz me l’ha fatto capire chiaramente. Cerco di essere il punto di riferimento, come esempio e atteggiamento positivo per i miei compagni, anche quando le cose non vanno bene.”Che impressione su questo basket italiano? “Mi piace giocare qui. Ovviamente è molto diverso dalla pallacanestro che si gioca negli Stati Uniti, ma c’è una buona competizione.” Della partita con la Biancoblù cosa pensa e in particolare come giudica i loro due Usa “Conosco Ricky Harris, è un mio amico. Questa è una partita importante per noi. Il mio obiettivo principale è concentrarmi per aiutare la mia squadra a vincere il match.”
Ed ecco le parole di Marco Passera: come va la ripresa dopo l’infortunio?“Da un lato abbastanza bene per il fatto che riesco a giocare, dall’altro è fastidiosissimo e ancora non è completamente ok… ci vuole pazienza!”Dopo l’impresa di Scafati, qual è obiettivo? “Spero possa essere stata la partita della svolta. Se giochiamo con quella intensità e concentrazione vista a Scafati, possiamo fare molto bene. Avanti su questa strada!” Biancoblù sorpresa: cosa lo stupisce di più di loro e quali i maggiori pericoli? “Bologna è una squadra forte che gioca molto bene. Loro hanno grande entusiasmo e noi ne dovremo avere ancor di più se vogliamo vincere.” Che effetto essere un play allenato da uno che è stato un play con caratteristiche molto simili alle tue e che si chiama Poz? E’ più impegnativo? E teme o pesa il confronto? “È molto strano, non me lo sarei mai aspettato. In realtà ci confrontiamo spesso e cerca di consigliarmi al meglio visto che sa bene cosa vuol dire giocare da play… è stimolante!”
Sul fronte Biancoblù ecco l’analisi di coach Salieri:“Il gruppo ha sempre risposto in maniera eccellente a tutte le sollecitazioni, inclusi i problemi derivanti dalle assenze. In campo abbiamo lottato sempre fino alla fine, il lavoro non è mancato mai né in allenamento né in partita. Questi ragazzi hanno una grande voglia di crescere e di migliorarsi giorno dopo giorno”. E ora la gara a Capo d’Orlando: “Affrontiamo una squadra che ha un grande potenziale, gasata dal grande exploit di Scafati e che vive un momento eccellente. Temo soprattutto la loro fisicità sotto canestro, il talento di Battle e Portannese e l’esperienza di Passera e Mathis”. . Sfida nella sfida: quella tra lei e coach Pozzecco…”E’ un grande personaggio del nostro basket, grande giocatore e sta trasferendo la sua energia e la sua positività alla squadra, ha avuto il merito di rivitalizzarla con il suo approdo in Sicilia”Vitali boom, dove può arrivare …”Non bisogna porre dei limiti a talento e fame di arrivare. È un giocatore in rampa di lancio, con un atteggiamento e un livello di attenzione fuori dal comune, giocatore e ragazzo che stimo tantissimo”
Dopo la gara di sabato è Harris il vostor terminale prioritario?“Si tratta di un attaccante di razza, vede il canestro e ha saputo prima soffrire in silenzio, mettersi a disposizione del gruppo, e una volta inserito pienamente sta dimostrando tutto il suo valore. E’ un giocatore importante per questa squadra, ma la differenza da noi la deve fare l’atteggiamento di tutto il gruppo e la voglia di sacrificio di tutti i singoli”
Parola a Ricky Harris, dopo la performance contro Casale. “Ogni giorno mi alleno in maniera più dura, spostando in alto il livello del mio miglioramento personale. Sto cercando di crescere come playmaker, sulle capacità di portare meglio la palla e sul pick and roll; inoltre mi fermo spesso dopo l’allenamento con il vice allenatore Federico Grandi per concentrarmi sul miglioramento del mio tiro.”. Ora si sente il primo terminale della suqadra? “Credo di sì, ma il segreto di questa squadra è che siamo tutti un punto di riferimento, gli uni per gli altri. Ora che Andrea è fuori sto cercando di essere un leader per la squadra, di controllare il ritmo del gioco e aiutare i miei compagni: d’altronde con Pecile ai box, io sono uno dei giocatori più “anziani” del gruppo. Penso di aver fatto un buon lavoro su questo, sento che i ragazzi hanno più fiducia in me quando chiamo i giochi, e se gioco bene certamente facilito il compito della squadra”. A Capo d’Orlando sfida con Battle, pure lui in grande cfescita…:“.Battle è un buon amico, stiamo parlando spesso su Skype. Lo conosco molto bene come un giocatore: è un buon realizzatore, e un grande rimbalzista per la sua altezza. Ottimo tiratore, giocatore molto pericoloso, anche dai 6.75: anche se finora non ha avuto grandi percentuali dobbiamo stare molto attenti a lui anche da fuori area.”. Che idea si è fatto di questa Legadue? “È un campionato molto competitivo con molte squadre che hanno conquistato tra le 8 e le 10 vittorie. Tutti i team hanno dimostrato di poter battere qualsiasi altra squadra, e quanto a noi, abbiamo sovvertito i pronostici: si diceva che dovessimo essere da parte bassa della classifica, ma abbiamo saputo fare bene, nonostante l’infortunio di Pecile che ci ha tolto talento ma non fiducia. Penso che, con il rientro del Capitano e di Cournooh potremmo fare molto bene anche nella seconda parte della stagione”. Bialncio personale finora: “È un’esperienza che mi sta aiutando a crescere ancora, siamo un ottimo gruppo e con i compagni di squadra ho legato molto. Questo ottimo rapporto interno allo spogliatoio ha facilitato il mio ambientamento in Italia e aiuta anche il mio gioco: posso concentrarmi sul miglioramento individuale e all’interno del team, e posso essere più utile alla squadra”.
Luca Vitali è il giocatore del momento: “Sicuramente adesso sto andando meglio, eravamo in difficoltà e il coach ha chiesto a tutti di dare qualcosina in più per portare a casa il risultato anche in emergenza. Ci ho provato, ci sono riuscito, finora, ma la strada è lunga e siamo
appena agli inizi”. Che partita sarà a Capo d’Orlando? “E’ una squadra in forma, vincere a Scafati non è assolutamente facile
e questa vittoria esterna dimostra il valore della squadra. Non sarà una partita facile e noi dovremo essere bravi a limitare al minimo gli errori, ed essere molto cinici sotto canestro”. Che effetto fa giocare contro Poz….allenatore? “Il Poz è stato sicuramente e penso sia ancora importantissimo per il basket italiano. Ma per quello giocato mi sono sempre ispirato a Basile ed a mio fratello per le caratteristiche di gioco, determinazione e carattere”. Come è andato l’approdo in Biancoblu? “Ho trovato un ambiente sereno, tutti si danno una mano in campo e fuori, mi hanno fatto inserire nel gruppo molto velocemente e il fatto che siamo uniti in spogliatoio lo dimostrano il campo ed i risultati”. Fin da ragazzino tifava Fortitudo, pur giocando nelle giovanili Virtus. Le piacere essere uno dei punti fermi della
ripartenza della Effe dopo tutto quello che è successo? “Io sono cresciuto a Bologna con il mito dei derby e avevo
l’abbonamento della Fortitudo. Sarebbe bellissimo ripartire ed essere un simbolo della Effe”.
GLI ARBITRI – Michele Rossi di San Sepolcro (Arezzo), nato il 30 aprile 1980, 42 presenze, professione bancario; Gaetano Perretti di Napoli, nato il 3 ottobre 1967, 278 presenze, professione avvocato; Matteo Boninsegna,di Milano, nato ti l 15 settembre 1981, esordiente in questa stagione dove è alla sua decima presenza, professione analista farmaceutico
DOVE SI GIOCA – Pala Fantozzi, piazza Bontempo, Capo d’Orlando
Fabrizio Pungetti – Ufficio Stampa Legadue Basket