SIENA- 5-0, questo è l’incredibile record raggiunto ieri sera dai ragazzi di Luca Banchi che volano inaspettatamente in testa al girone delle top16 e a questo punto, inutile e pure dannoso sarebbe nascondersi dietro un dito, puntano dritti ad entrare tra le prime 8 d’Europa e cioè a quei play-off che sono l’anticamera di Londra 2013. Incredibile a dirsi e, soprattutto, a pensarsi quando l’Eurolega iniziò a ottobre 2012 e la Mens Sana collezionò 3 sconfitte consecutive per trovarsi poi, nella quarta gara, sotto di 15 punti in casa contro lo Chalon. Quello fu il momento dell’inizio di una lenta ma inesorabile risalita che portò Siena a vincere quella gara coi francesi e a vincerne altre consecutive fino a qualificarsi per le top16 con ben due giornate di anticipo sulla fine della Regular Season. Il 5-0, poi, è storia di oggi con le imprese corsare di Istanbul e Atene, 5-0 coronato ieri sera al termine di una partita tiratissima ma davvero brutta. Appare difficile capire come il Besiktas, almeno quello visto ieri sera al Palaestra, sia riuscito a qualificarsi tra le prime 16 squadre d’Europa, una squadra davvero modesta che appare ormai destinata a recitare la parte del materasso in un girone che arride in maniera incredibile alla Montepaschi.
La gara di ieri, dicevamo, è stata tiratissima ma povera tecnicamente e davvero bruttina, con Siena che è stata comunque praticamente sempre in testa nel primo tempo per poi deragliare in maniera fragorosa nel terzo quarto rimettendo tutto in gioco. Ma andiamo con ordine: primo quarto appannaggio della Mens Sana che tiene gli avversari a soli 13 punti e conduce di 9 senza incantare ma mostrando comunque una superiorità che appare indiscutibile. I senesi guidano nel punteggio in pratica fin dall’inizio, a parte il 3-2 turco dell’inizio gara, ed anche nel secondo quarto dimostrano, pur senza forzare e senza mettere in mostra il gioco scintillante ammirato altre volte, una superiorità che li porta al riposo lungo sul +11 in apparente tranquillità. Nel corso del secondo quarto il vantaggio senese ha toccato anche i 14 punti ma il rientro in campo, dopo gli spogliatoi, è portatore di cattive notizie. La tranquillità di cui parlavamo era, appunto, solo apparente e Siena trova un inaspettato tappo sul canestro avversario nel corso di un terzo quarto aberrante. Non che il Besiktas faccia molto meglio ma i turchi non possono esimersi dal mettere la testa avanti in un periodo nel quale Siena non segna per 6 minuti filati e chiude il quarto con soli 6 punti a referto, frutto di una tripla e di un canestro da 2 di Janning e di un 1/2 dalla lunetta di Bobby Brown. E’ proprio in questo periodo che il Besiktas, a nostro avviso, mostra tutti i propri limiti non riuscendo ad allungare contro una Montepaschi davvero inguardabile che gioca uno dei peggiori quarti della sua intera stagione, se non il peggiore in assoluto. All’ultima sirena gli ospiti sono in vantaggio di 2 punti e la partita è tutta da giocare. Nell’ultimo periodo però la pochezza dei turchi e una minima ritrovata vena dei biancoverdi mette le cose a posto con la Mens Sana che chiude con un +6 una partita povera di contenuti tecnici ma combattuta fino alla fine, e che mette in mostra gli attributi davvero straordinari di un gruppo in palese difficoltà. Si, perché non possiamo dimenticare che anche ieri sera il duo Banchi-Crespi ha dovuto fare a meno di Ress e Ortner, ha avuto Rasic solo per onor di firma ed ha dovuto dare tanti inusuali minuti ad un Lechtaler che a questi livelli, pur contro i modesti turchi, non è proprio a suo agio. Le assenze proseguono e le difficoltà si moltiplicano complice un calendario che non da soste considerando che lunedì i campioni d’Italia saranno in campo a Brindisi, giovedì addirittura a Barcellona nel big match del girone, prima di affrontare lunedì prossimo la capolista Varese in un altro big match stavolta per il campionato. E dopo? Dopo ci sarà la kermesse del Forum con le final eight di coppa Italia. Per Banchi sarà assolutamente necessario recuperare al più presto Ress, Rasic e Ortner.
Ieri sera sono giunti segnali confortanti da Eze che sembra sempre più reattivo e che pare essersi lasciato alle spalle i postumi dell’operazione al ginocchio e da un Janning che, seppure impreciso al tiro, 4/10 dal campo, ha tenuto il campo per quasi 20 minuti dimostrando di essere sulla strada del pieno recupero dopo l’infortunio al piede. La vittoria senese si è basata su un Hackett molto intraprendente, preciso dalla lunetta e che ha fornito 5 assist ai compagni sostituendo egregiamente un Brown più confusionario del solito che, alla fine, ha comunque messo dentro un canestro determinante per la vittoria. Bene Sanikidze, ormai il georgiano appare pienamente inserito nei meccanismi dei campioni d’Italia e, con Eze e Kangur, ha retto botta benissimo sotto le plance vincendo alla fine il computo dei rimbalzi catturati. Rimbalzi che hanno visto Kangur fare la parte del leone con 10 catture in una serata nella quale il tiro non voleva saperne di entrare, 0/3 dall’arco. Male al tiro anche Moss ma il riccioluto americano fornisce sempre la propria prova di volontà e di abnegazione difensiva che ne fanno un pilastro insostituibile di questa squadra. Detto dei problemi fisici di Rasic, in campo solo 2 minuti, e del minutaggio inusualmente lungo di un Lechtaler volitivo, resta da segnalare la prova un po’ anonima di Marco Carraretto che, rispetto agli anni scorsi, sembra meno incisivo.
In casa turca benino Jerrels, il più intraprendente dei suoi e benino Vidmar e Markota che sono andati in doppia cifra facendosi anche valere nel pitturato con 14 rimbalzi totali. Degli altri non rimarrà un grandissimo ricordo con punte di delusione assoluta per Christopher, Cetin e Ewing davvero negativi. Il record di 0-5 del Besiktas appare giustificatissimo dopo l’opera di ieri sera. I turchi erano seguiti a Siena da un manipolo di tifosi che si sono messi in mostra per qualche eccesso, forse causato da un tasso alcolico un po’ troppo elevato, che ha costretto la Security e le forze dell’ordine a qualche strigliata nei loro confronti, nulla di particolare comunque.
Montepaschi-Besiktas: 63-57
Parziali: 22-13, 15-13, 6-19, 20-12
Progressione: 22-13, 37-26,43-45, 63-57
Tabellini: http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=158&seasoncode=E2012#!boxscore
SALA STAMPA
Banchi: quella di stasera non è una bella vittoria, ma una grande vittoria si. Ci stiamo allenando a singhiozzo e siamo arrivati a stasera con tante difficoltà e quindi la vittoria assume un valore del tutto particolare. Loro hanno la capacità di far giocare male gli avversari e con la loro pressione difensiva ci hanno messi in difficoltà. Bene nel primo tempo con un buon vantaggio, male l’approccio invece dopo l’intervallo. Abbiamo poi commesso degli errori davvero banali ed abbiamo così ingigantito i nostri problemi e i meriti del Besiktas. La vittoria è figlia comunque di un’ottima difesa. Vittoria esaltante, godiamoci questo primo posto a punteggio pieno, siamo corti e soffriamo, soffriremo ancora ma per ora godiamo e basta. Dal punto di vista psicologico tutto bene, siamo in fiducia e si vede.
Kunter: di poche parole il coach ospite fa i complimenti a Siena, ammette che nessuno si aspettava una Montepaschi a punteggio pieno e se ne va.
Janning: abbiamo sbagliato troppo nel terzo periodo, tanti tiri usciti anche per sfortuna, ma non ci siamo disuniti e alla fine ce l’abbiamo fatta. Ora c’è il campionato, dobbiamo pensare partita per partita e rimanere calmi e concentrati sugli obbiettivi finali. Il mio adattamento ad un basket diverso e più impegnativo va bene, il livello dell’Eurolega è alto, diverso dal campionato, ma mi sono adattato bene.
Sanikidze: era una gara difficile e lo sapevamo. Mancava Ress, e si è sentito, ma tutti abbiamo dato qualcosa in più, e non dimentichiamoci pure che manca ancora Ortner. Ora sotto con Brindisi, solo dopo penseremo al Barcellona.
MVP: a nostro avviso Hackett ha messo in campo una voglia, una combattività ed una lucidità che alla fine sono state determinanti per la vittoria.
WVP: Ewing, 1/8 dal campo in 24 minuti e -5 di valutazione, pensiamo che possa fare meglio.
Alessandro Lami