Giunti alla terza di ritorno può sembrare perfino offensivo chiamarle sorprese, ma alzi la mano chi avrebbe pronosticato, in avvio di stagione, di trovare oggi Brescia e Bianciblù rispettivamente in seconda e terza posizione. Lassù, con Pistoia a fare da lepre, ed in compagnia di Barcellona e Casale Monferrato, lombardi ed emiliani sembrano averci veramente preso gusto. Campionato di livello tecnico mediocre, si dirà, già, ma intanto loro ci sono e se si considerano le difficoltà economiche di entrambe le società ad agosto, e la falcidia di infortuni cui è costantemente sottoposta la Biancoblù di Salieri, beh, vuol semplicemente dire che si sono azzeccate tutte le mosse, e i complimenti sono d’obbligo.
A proposito di mosse azzeccate, ancora un po’ di tempo va concesso a Jesi, prima di giudicare la sostituzione di Cioppi con Pecchia. Troppo facile e troppo presto sentenziare ora, dopo il 90-62 patito domenica scorsa al PalaDozza. Partita che dà comunque la dimensione di quanto sia ancora il lavoro da svolgere, con la classifica che relega impietosamente i marchigiani tra le inattese derelitte del campionato. Buon per la squadra del presidente Romagnoli, che coglie la palla al balzo e comincia puntellare sempre più saldamente la propria presenza in post-season. E ancora più in su in classifica, appena dietro i 24 punti di Pistoia e solo 2 davanti alla Biancoblù, c’è Brescia, che ha avuto più difficoltà nel domare Scafati in un SanFilippo da record di presenze, ma che alla fine ha rifilato un bel -10 ai campani, nel match qui raccontato da Andrea Buffoli.
Agevolata da una classifica corta, e quindi facile da scalare, ma soprattutto da un ruolino di marcia da alta classifica, Capo d’Orlando sembra essere un vero e proprio miracolo sportivo. Raccattata dal fondo della classifica da un Pozzecco di cui si sottolineava solo l’aspetto mediatico, L’Orlandina “Magic” si è tolta lo sfizio di battere Pistoia e, dopo Scafati e Biancoblù, domenica scorsa è giunta la terza vittoria consecutiva ai danni di Casale Monferrato. Il secco -30 patito all’andata a Casale dai siciliani è dunque vendicato, ma soprattutto dà l’idea di quanto questa squadra sia cressciuta.
Chi invece non sembra più essere in grado di crescere è Verona. Nel sabato sera del PalaOlimpia i veneti giocano male e, come Forlì nel turno precedente, non approfittano di una squadra spossata ed in difficoltà con le rotazioni ulteriormente accorciate dalla pesante assenza di Hicks. La sconfitta, qui il report di Lorenzo Peretti, apre di fatto la crisi tecnica in casa Scaligera.
Crisi di tutt’altro tenore è invece quella che attanaglia Forlì, con la FulgorLibertas che, quasi strategicamente in un mercoledì precedente un turno di riposo causa All Star Game, lancia l’ennesimo grido d’allarme. Di lì è partita probabilmente la settimana più difficile per Dell’Agnello da quando ha deciso di svestire la canotta ed intraprendere la carriera da allenatore. Prepararsi a ricevere Barcellona con mezza squadra sul mercato e nell’imminnenza di una riduzione di stipendio non è certo semplice. Se poi aggiungiamo la cessione di Todic nota prima dell’incontro, l’assenza di Roderick per un mal dischiena che poco ha convinto i tifosi, ed il ritardato rientro di Spencer dagli USA, causa mancato aereo, riusciamo a comprendere appieno quanto possa essere stata infernale la settimana di Dell’Agnello. Nonostante questo Todic e i ragazzi in campo hanno lottato come leoni, ma non è bastato di fronte alle triple killer dell’ultimo quarto del neo-acquisto siciliano Jobey Thomas, “esubero” di Trieste.
Ora in casa FulgorLibertas, ma non solo, occhi puntati su scadenze fiscali e controlli Com.Tec. Sul calendario i giorni col cirolino rosso sono il 18 ed il 28 febbraio, giorni nei quali la classificca di LegaDue potrà subire variazioni forzate causa penalizzazioni. In ogni modo comunque, la classifica è destinata lentamente ed inesorablmente a variare, se non per mano della Com.Tec, per effetto dello smantellamento di alcune formazioni.
Massimo Framboas