Un vero big match quello previsto per l’Anticipo del Venerdì di Rai Sport 2: nel quadro della quarta giornata di ritorno si affronteranno al Pala Carrara di Pistoia Giorgio Tesi Group e Biancoblù Bologna.
Una partitissima per un sacco di motivi: la squadra del presidente Roberto Maltinti è capolista, quella del suo pari ruolo Giulio Romagnoli, che ha avviato il progetto di rinascita dell’Aquila fortitudina, è la rivelazione dell’anno, quinta a soli 4 punti; di fronte ci \saranno due squadre che elevano al massimo livello la funzione primaria di un campionato come quello di Legadue, ovvero far giocare e crescere gli italiani (a fine andata nella classifica di minutaggio degli italiani erano prima Biancoblù e seconda Giorgio Tesi Group, Bologna prima anche nell’utilizzo di under 24), si rinnoverà il confronto tra due piazze con grande tradizione e storia, entrambe con grande partecipazione di pubblico, riprendendo il filo di quella rivalità che dura dagli anni ’90 tra l’allora Olimpia e la Fortitudo, di cui l’attuale società bolognese è la prosecuzione storica in fieri; e si intrecceranno motivi sentimentali, con Moretti e Galanda che hanno vestito la maglia della Fortitudo degli anni luminosi (1 Coppa Italia insieme, anche uno scudetto il secondo), ma anche Cortese e Borra rivivranno i ricordi di una Bologna biancoblù dove si sono svezzati a livello giovanile. Davvero una supersfida, con Franco Lauro e coach Michelini che la faranno vivere in diretta alla platea nazionale della tv
IL PUNTO – Le due squadre arrivano al testa a testa sull’onda di due belle vittorie: quella in trasferta di Pistoia a Verona, contro una big quindi, dove ha vinto il duello tra le due migliori difese del campionato in quanto a punti subiti, ed ha dimostrato di nuovo grande freddezza e personalità in un finale punto a punto (quest’anno già 4 vittorie ai supplementari, e consecutive, record nella storia di Legadue). La Biancoblù invece si è esaltata al Paladozza travolgendo Jesi (90-68) con una prestazione corale. Nel dettaglio, sia Pistoia che Bologna hanno ottenuto 3 vittorie nelle ultime 5 gare.
Altro dato importante: Pistoia, oltre al suo primato in classifica, mette in gioco la sua imbattibilità casalinga, finora nessuno è passato al PalaCarrara dove i ragazzi di Moretti hanno ottenuto un percorso netto di 8/8, ci proverà la Biancoblù a spezzarlo (finora 3 vittorie in otto trasferte, a Casale, a Jesi e a Veroli) Entrambe hanno dimostrato saldezza e solidità nei momenti difficili e soprattutto quando bersagliate dagli infortuni. La Giorgio Tesi Group ha avuto fuori per due mesi il giovane play Saccaggi, poi infortuni a Cortese, e ora Hicks fuori da 2 gare e incerto fino all’ultimo per questa partita; la Biancoblù ha fuori da dicembre capitan Pecile che era stato il suo condottiero, contemporaneamente ha fatto a meno per 4 gare di Cournooh, ha Cutolo che lotta da mesi per un problema al polso, per il quale dovrebbe fermarsi almeno un mese: ne hanno risentito le sue percentuali, ma non la sua generosità. Insomma, una sfida fra duri, tra squadre determinate alla ricerca della vittoria a tutti i costi. Una stagione speciale finora per entrambe, tanto da essere difficile individuare le individualità primeggianti, sia per i sistemi di squadra a larga cooperazione, sia perché tutti hanno dato qualcosa in più: potremmo dire i capitani, Pecile finchè c’è stato, e Toppo che sta facendo registrare i suoi high career, la continuità ad alto livello di Hicks e Galanda, i nuovi USA come Graves, Harris e Mosley, i ritrovati come Cutolo e Cortese, i nomi nuovi alla ribalta come Cournooh e Vitali. Un atro tema di recente curiosità, l’inserimento di Rullo (che ad iniziò stagione era a Capo d’Orlando con cui segnò 21 punti con 5/11 da 3 nella gara contro la Biancoblù) nell’ingranaggio biancorosso partito subito bene, e il ritorno in campo di Drenovac domenica scorsa dopo mesi in panchina: che Salieri punti al suo rilancio per avere quel giocatore in più che dal mercato non è arrivato?. Insomma c’è l’imbarazzo della scelta. Una partitissima, non ci sono altre definizioni.
LE ULTIME DAI CAMPI – Sul fronte Pistoia si protrarrà fino all’ultimo il dubbio su Hicks: il panamense, che ha già saltato due gare, soffre per un principio di infiammazione al piede, solo ieri ha mosso i primi passi, a oggi è più no che si il suo rientro, e se anche ci sarà, non potrà essere utilizzabile al meglio Sta migliorando invece Cortese.
Per la Biancoblùinvece,assente ancora capitan Pecile (fuori da inizio dicembre per un totale di 8 gare), Harris fermoieri precauzionalmente per una contrattura, ma già oggi aggregato ai compagni: la partita con Jesi non ha creato problemi di infermeria alla squadra biancoblù.
LE PAROLE DELLA VIGILIA – In casa Giorgio Tesi Group ecco l’analisi di coach Moretti: “All’andata non abbiamo fatto una grande partita, anzi..Non ci saranno particolari rivincite o vendette da prenderci, ma sicuramente è uno scontro diretto per noi molto importante, e questa deve bastarci come motivazione! Loro sono senza dubbio una squadra molto solida, che fa del ritmo la propria arma migliore: noi dovremo essere bravi proprio a livello di capacità di spezzare il loro ritmo, perchè questa sarà senza dubbio una delle chiavi di volta della partita. Un altro finale in volata? E’ vero, abbiamo vinto diverse partite in volata, ma alcune le abbiamo anche perse, e parlo di quelle proprio con Bologna all’andata, Jesi, Capo d’Orlando e Ferentino. Diciamo che abbiamo un 60% di vittorie in gare decise da finali punto a punto: un dato positivo, ma non certo tale da far impallidire! In quei frangenti contano tanti aspetti: fortuna, esperienza, controllo, brillantezza, lucidità, ed è normale che a volte qualcosa possa venire a mancare.”Un giudizio su questo Vitali emergente…“E’ un giovane che si affaccia adesso al basket che conta. E’ sicuramente una risorsa ancora tutta da esplorare per la nostra pallacanestro: di sicuro segnali di classe e talento si intravedono già. Quanto poi la sua maturazione sarà lunga e la sua carriera importante è ovviamente tutto da vedere: le prossime due-tre stagioni saranno senz’altro decisive”.
Gek Galanda rivede in questa Pistoia le stesse qualità di quella straordinaria della scorsa stagione, che arrivò alla finale play off e un comune denominatore, coach Moretti…”Come lo scarso anno la squadra sta mostrando uno spirito da battaglia e una voglia di emergere veramente eccezionale. Le motivazioni sono sempre altissime, e questo è un fattore decisivo, così come la presenza di Paolo Moretti, che è un minimo comune denominatore, anzi, un massimo vista la sua importanza, imprescindibile per questa squadra. C’è poi tutto il resto, e cioè una società, una città e una tifoseria che ti spinge sempre a tirare fuori il massimo in ogni frangente”..Un giudizio sulla Biancoblù che cerca di avviare una nuova era Fortitudo…“La loro rinascita è un segnale positivo per una città che è una delle capitali del basket europeo. La capacità di riemergere con un progetto serio, pur in mancanza di clamorosi investimenti, credo sia un qualcosa che fa bene, tanto bene,alla passione di una città che conosco bene e al nostro basket.
La Guida di Pistoia Basket 2000-Biancoblù Bologna
ALL’ANDATA – Fu una partita tiratissima, vibrante e ricca di colpi di scena, vinta all’ultimo possesso dalla Biancoblù:68-66. Una sfida a cui le due squadre erano arrivate imbattute dopo 3 giornate e il successo valse all’Aquila fortitudina il primo posto. Una gara punteggio a basso, con Pistoia avanti nei primi due quarti (28-34), il sorpasso Biancoblù nel terzo (53-48), poi un’ultima frazione punto a punto fino all’ultimo minuto: Harris fa la tripla del 64-63, Graves pareggia, Harris perde palla, possesso Giorgio Tesi Group a 4” dalla fine, ed ecco l’attimo fatale: rimessa poco dopo metà campo,Galanda riceve, si gira in palleggio, senza accorgersi che arrivava da dietro il furtivo Cutolo (tuttora primo in campionato nella classifica delle palle recuperate, tant’è) che si trovò il canestro avversario a…porta vuota per la volata vincente nel boato dei 3600 del Paladozza (anche 400 tifosi di Pistoia). Fu una partita dominata dalle difese, attacchi senza mira da 3 (21.7% con 5/23 Bologna, 20.8% con 5/24 Pistoia), la squadra di Salieri strappò il duello .a rimbalzo (33-31), la squadra di Moretti con 20 perse vanificò la miglior percentuale da 2, 58.6% e 51.4%. Tra i singoli: per Bologna, un Pecile grandioso leader con 19 punti in 36’, non precisissimo al tiro (4/8 da due, 0/5 da tre), ma letale ai liberi (11/11) e vera anima dea gruppo con 6 rimbalzi e 7 assist; poi, un grande impatto per Harris con 15 punti in 21’ (2/8, 3/7, 2/2), e un Cutolo decisivo come detto, per lui 14 punti, 9 rimbalzi, 3 recuperate (e pazienza se fu senza mira da tre, 1/7, ma bene da due, 5/9). Per la Giorgio Tesi Group, invece, un bel quartetto in doppia cifra nonostante il punteggio basso: grande efficacia(nonostante quell’ultimo pallone perso) per Galandache era stato l’uomo del break a metà partita, per Gek 16 punti, 3 rimbalzi e ben 5 assist (come un play aggiunto) e anche ottime percentuali (2/3, 3/5, 3/3), le 4 perse l’unico neo; per Graves 17p in 27’ (4/10, 1/1, 5/6), Hicks 12 punti +7 rimbalzi in 33’, abilissimo a sfruttare (5/7 da due) con i suoi tagli gli assist di Galanda, giornata no invece dai 6.75, 0/5; infine, capitan Toppo 10+4 in 25’ e molto preciso da due con 3/5 e addirittura infallibile ai liberi con 4/4
LA CURIOSITA’-Ben 4 protagonisti della Pistoia di oggi sono riconducibili alla storia Fortitudo, anche se non ex veri e propri della Biancoblù nata per riprendere la storia della scomparsa . Paolo Moretti e Giacomo Galanda i più famosi:
Per Paolino Moretti, una sola stagione,’97/98, quella del primo trofeo nella storia Fortitudo, la Coppa Italia, in cui lui (in un annata in cui giocò poco per problemi fisici e di un roster iper affollato) fu importante nella finale con la Benetton con il suo 6/6 ai liberi, nello stesso anno arrivò la finale scudetto persa contro la sua ex squadra, Virtus Bologna, con il tiro da 4 di Danilovic: in totale per l ‘attuale coach di Pistoia, quell’anno, 36 presenze, 75 punti (2.8 a gara), high 14. Gek Galanda arrivò lo stesso anno alla Fortitudo, poi andò in prestito nel’ 98/99 l’anno in cui vinse lo scudetto con Varese, poi tornò a Bologna l’anno dopo per il primo scudetto nella storia dell’Aquila e restarci fino al 2003. Giocatore tra i più amati dal pubblico della Fortitudo dell’era Seràgnoli, n totale 5 stagioni (con altrettante finali scudetto), 208 presenze, 1554 punti (7.5 a gara, 7 nell’anno dello scudetto, 12.2 in quella più prolifica, l’ultima), high 29. Ex Fortitudo anche Riccardo Cortese, figlio di un ex giocatore della stessa F, cresciuto nel vivaio fino a debuttare in A1 e in Eurolega nella stagione ‘03/04: rimasto fino alla stagione ‘07/08, per lui 41 presenze e 10 punti. Infine Jacopo Borra arrivato a Bologna nel ’06 a soli 16 anni e debuttando subito con 4 presenze in A1 per un totale di 14 (senza però mai scendere in campo) fino al ‘08/’09, più l’anno ‘09/10 in A dilettanti dove la F era finita perchè esclusa dai campionati professionistici,
I PRECEDENTI – Tra Pistoia Basket 2000 (fondata ne 2000, arrivata in Legadue nel ’07, il secondo posto della stagione scorsa il miglior piazzamento) e la Biancoblù Bologna (fondata nel 2011 per raccogliere l’eredità della radiata Fortitudo Pallacanestro srl , e riconosciuta come prosecuzione dalla Sg Fortitudo che aveva dato alla società scomparsa i natali) i predenti sono solo 3 e sono iniziati lo scorso anno Il bilancio è 2-1 per la Biancoblù grazie alla vittoria dell’andata. Nello scorso campionato una vittoria per parte,in casa per entrambe: a Pistoia vittoria della squadra di Moretti 76-61 (17 Hardy, 15 Mathis, 12 Blizzard, 11 Baldassarre e Kelley), al ritorno riscatto bolognese 76-69 (20 Kelley, 18 Pecile, Hardy 26, Gurini 10)
NUMERI, NUMERI – Una partitissima davvero difficile da prevedere, anche attraverso la certezza matematica dei numeri. Che mettono in evidenza squadre dal sistema offensivo collaudato e a più frecce, ma anche dalla forte identità difensiva, specie Pistoia che ha una retroguardia a doppia mandata e sotto le plance si fa rispettare nonostante lunghi atipici non il classico pivot. Per la Biancoblù tante cose positive in tante voci, segno di sistema-squadra che prevale su tutto. Vediamo il dettaglio voce per voce
Nei punti segnati, di fronte attacchi non travolgenti ma dal funzionale ed efficace sistema che ottimizza le qualità del gruppo: la Giorgio Tesi Group è ottava con 77.1 punti a gara, la Biancoblù decima con 75.9 nelle ultime 5 gare giocate grande incremento di Bologna che sale a 81.2 a gara a riprova del bel momento di forma, cala un po’ Pistoia a 74.2: a livello singolo, non bomberissimi, ma tanti soldati pericolosiche vanno in doppia cifra (5 per la squadra di Moretti, 3, ma sarebbero 4 con i 15.5 di capitan Pecile, per quella di coach Salieri): Hicks è settimo assoluto in Legadue con 18.2ppg, Graves è 18mo con 16.3, Harris19mo a un pelo di distanza con 16.2 ( e soprattutto se l’USA dei toscani è in leggero calo a 15.8 nelle ultime 5, quello bolognese è in crescita torrenziale, con 22.6 last 5), Toppo è 41mo con 10.9 (un trend positivo nelle ultime 5 salendo a 12.8 è risultato il secondo miglior realizzatore di Pistoia in questo periodo e in generale questa è la stagione in cui il capitano biancorosso sta viaggiando alla media punti più alti in carriera nei suoi 6 campionati di Legadue),47mo è Cortese con 10.5 (sceso a 9 dopo il recente infortunio), 45mo Cournooh con 10.8 (19 domenica scorsa contro Jesi al suo effettivo rientro) 48mi alla pari Galanda Cutolo con 10.2 ( (Gek in calo nelle ultime 5 con 8.8, per il bolognese invece segno +: 12.6),; a un passo dalla doppia cifra Vitali con 9.5ppg (13.6 last 5)
Nei punti subiti, una delle difese più organizzate ed ermetiche è quella di Pistoia che è terza sul podio di Legadue con 73.2 a gara (leggero calo last 5, 74), buono il dato di Bologna che è settima con 76.6 a gara (meglio nelle ultime 5, 74.6).
Nella valutazione, il prodotto di Bologna è molto buono con un quinto posto in Legadue per 87.4 a gara, decima Pistoia con 78.1 a gara: come singoli, a parte Pecile che mantiene ancora la quinta posizione assoluta, attualmente i meglio piazzati sono Hicks 17mo con 16.9 a gara e Mosley 27mo con 14.7 a gara
Nel tiro da due, mani più precise per la Biancoblù che è sesta con 53.3%,(last 5 ancora meglio, 58%) Pistoia è 11ma con 50.2% (47.9% last 5): a livello individuale, bel duello tra Mosley quarto in Legadue con 64.4% (stabile last five, 64.7) e Toppo che è quinto con 62.1% (58.5% last five), poi Hicks 24mo con 50.3% ed Harris 35mo con 45.7. Fuori classifica perche in mancanza del numero minimo di tiri necessario, ma comunque coo buone percentuali Galanda 58.8%,, Cutolo 57.6%, Borra 56.1%, Vitali 53.3% e Cournooh 52.2%
Nel tiro da tre, invece meglio la squadra di Moretti che è settima in Legadue con 33.6% (stabile last 5:sessa percentuale), 11ma quella di Salieri con 32.5% (ma più precisa nelle ultime 5 in cui viaggia a 36.3, altra testimonianza del suo buon momento): tra i singoli, brillante terzo posto di Vitrali con 47.2% (e addirittura 57.7 nelle ultime 5), buon settimo posto per Graves con 43.7% (in calo però last 5, 33.3%), pericoloso anche Meini che è nono con 41.3% (e 50% last 5), ancora una buona mano per Galanda 17mo con 37.7% (30% last 5), 24mo Harris con 36.1% (calo last 5, 30.2). Da segnalare l’abbassamento delle medie di Cortese, che era ai primissimi posti in Legadue nella prima parte di stagione, con il 26.9%,
Nei tiri liberi, nessuna delle due è fermissima: nona la Biancoblù con 75%, 12ma la Giorgio Tesi Group con 73.7%: come singoli, senza Pecile che è ancora sesto assoluto con 90.2%, il più preciso è Hicks con 80.8% 8con uno strano calo nelle ultime 3 giocate prima dell’infortunio a 58.8%), Harris 18mo con 75% (76.5 last 5), 20mo Graves con 73.5% (75% last 5): Fuori classifica 78.8% per Galanda , 69% per Toppo e in negativo, 50% per Mosley
Nelle stoppate, è una delle squadre più reattive l’Aquila fortitudina che è quarta con 2.7 a gara, meno adatta Pistoia che è decima con 1.2 a gara: a livello di individualità, emerge la figura di Mosley che è secondo assoluto con 1.7 a gara (), mentre per Pistoia resta Galanda il più attivo anche se più dietro, 24mo con 0.4 a gara.
Nei rimbalzi offensivi, si piazza meglio la Giorgio Tesi Group che è sesta in Legadue con 10.4, nona la Biancoblù con 9.1 a gara:; come singoli, ancora si staglia Mosley che è quarto assoluto in Legadue con 2.8 a gara, decimo Hicks con 2.3 e bene anche Toppo 13mo con 2.2 a gara
Nei rimbalzi totali, tra le più forti è Pistoia che sul podio di Legadue è terza con 36.1 a gara, mentre Bologna è decima con 33.5 a gara: nella classifica individuale, di nuovo in luce Mosley che è nono con 8.4 a gara (salendo a 9 nelle ultime 5),tallonato da Toppo decimo con 8,1 a gara (anche in questo caso high career per il capitano), 26mo Hicks con 5.4, 41mo Galanda con 4.4, 43mo Cutolo con 4.3, bene il dato di Borra con 3.5 in 16’ di gioco a gara
Nelle palle perse, più attenta la squadra di coach Salieri che è settima con 15.9 a gara, quella di coach Moretti è decima con 16.8: nella classifica dei singoli, tolto Pecile terzo con 3.7 a gara, disattenti Cortese settimo con 3.3 a gara e 19mo Harris con 2.9 a gara
Nelle palle recuperate, ancora un bel dato per Bologna che è quarta con 12.3 a gara, Pistoia 11ma con 10.1 a gara. Come individualità, da segnalare un eccellente primo posto del generoso Cutolo con 2.8 a gara ((in salita fino a 3.6 last 5) e Hicks nono con 2.07 a gara
Negli assist più luce per la Biancoblù quarta anche in questa specialità con 12,5 a gara, non è invece il punto forte della Giorgio Tesi Group che i è decima con 11 a gara: tra i singoli, resta al terzo posto Pecile con 4.8 a gara, tragli altri 18mo Cournooh con 2.4 e Meini 21mo con 2.2 a gara
Nei falli subiti, più pericolosa la Biancoblù che è seconda assoluta con 20.7 a gara, bene anche la Giorgio Tesi Group che è quinta con 20.7 a gara: nella classifica individuale, ancora primo Pecile nonostante il lungo ko con ben 6.5 a gara, tra gli altri pericoloso Graves sesto con 5.06, poi Hicks 11mo con 4.5, Harris i più indietro 40mo con 3.8
TEMI E PROTAGONISTI – Pistoia protagonista lo scorso anno di un’annata straordinaria finita con la finale play off persa 3-1 contro Brindisi, si è trovata costretta a modificare un assetto che aveva dato così tante soddisfazioni perché alcuni big avevano ricevuto inevitabilmente grandi offerte: così via i due USA Hardy e Jones ed anche Gurini e Tvernari. Ma la società del presidente Maltinti, del gm Bulgarelli, del ds Iozelli insieme a coach Moretti, giunto al suo quarto anno a Pistoia, è stata abile a rinnovarsi e restare competitiva. I rimasti sono lo zoccolo duro della squadra di quest’anno: capitan Toppo (recordman di punti, rimbalzi e presenze nella storia del Pistoia Basket 20009, Galanda e il giovane Saccaggi che era stato una delle rivelazioni del campionato di un anno fa.
Attorno ad essi sono arrivati Meini, platy reduce da 3 stagioni di successo alla Reyer Venezia con promozione in serie A dove poi era stato confermato lo scorso anno, tra l’altro originario di Pescia, cioè provincia di Montecatini (dove ha anche giocato in Legadue dal ’03 al ’06), ma ben accetto dal pubblico, nonostante le sue origini e una rivalità fortissima, per il suo carattere determinato e la sua grinta, poi un Cortese (scuola Fortitudo, in serie A anche 2 anni ad Avellino) da rilanciare dopo l’anno no di Veroli, e poi ancora una volta un giovane, il pivot di 215cm Borra (pure lui scuola Fortitudo) e Mirza Alibegovic ora sostituito da Roberto Rullo, pure lui a Veroli come Cortese lo scorso anno, scuola Benetton Treviso, questa stagione aveva iniziato a Capo d’Orlando (tra l’altro segnando proprio 21 punti contro la Biancoblù, con 5/11 da tre)
Capitolo stranieri: Pistoia proprio per affermare la sua vocazione formativa per ragazzi di casa nsotra, ha rinunciato al comunitario.
Come USA, è partita da un usato sicuro e una novità di nomeper sostituire due idoli come Hardy e Jones. Ilprimo è un giocatore che da anni “spaniera” in Italia:. Michael Hicks è ormai uno dei nostri e conosce tutto del nostro basket: infatti è in Italia pressoché ininterrottamente dal 2001, ha mosso i primi passi a Roseto prima di passare ad Imola, in Legadue, e ad Udine in A. Dopo l’esperienza di Montecatini ed un ritorno ad Imola, nel 2006 approda a Pesaro. Nelle Marche raccoglie grandissime soddisfazioni, ergendosi tra i protagonisti principali della promozione in A. Nella stagione sportiva 2008/09, conquista addirittura il titolo di miglior realizzatore del massimo campionato nazionale con 18,7 punti a partita. Dal 1996 al 2007, ha militato nella nazionale del suo paese ed e’ stato, tra l’altro, il miglior realizzatore di Panama ai Campionati americani del 2005. Nella regular-season 2011/2012, con la maglia di Barcellona, ha giocato mediamente 28.5 minuti, realizzando 12.8 punti di media conditi da 4 rimbalzi, Antonio Graves, invece è arrivato con il non facile compito di non fare rimpiangere Dwight Hardy, lo scorso anno idolo della tifoseria biancorossa e mvp del campionato: e piano, piano, crescendo gara dopo gara, ci sta riuscendo. Nato a Mansfield, in Ohio, il 17 aprile 1985, dopo aver completato la carriera universitaria (dal 2003 al 2007) nelle fila dei Pittsburgh Panthers, con cui coglie buoni risultati, rimane in Pennsylvania anche per la stagione 2007/2008, giocando per i Pittsburgh Xplosion e arrivando a disputare la finale della CBA. Nel dicembre 2008 viene ingaggiato nel massimo campionato francese dal Pau-Orthez: con i transalpini farà vedere cose egregie, disputando anche l’Eurolega, e imponendosi come un’ottima guardia tiratrice (20.4 punti di media, record di 40 contro Villeurbanne), capace di avere un notevole impatto anche in fase difensiva e avere mansioni di regia in caso di bisogno. Dopo aver giocato la Summer League con i Miami Heats, nel 2008/2009, si trasferisce in Turchia, nelle fila del Galatasaray, con cui si piazza al terzo posto in campionato (15.4 punti di media a partita) e gioca la ULEB EuroCup. Nel 2009 firma un contratto con il Cibona (rescisso poi a dicembre), prima di accasarsi nel massimo campionato israeliano, all’Hapoel Holon, con cui conclude la stagione. Nel 2010/2011 è di nuovo nel massimo campionato turco, nel Bandirma Banvit, ma il suo rendimento è limitato da un infortunio al polso. Torna in patria nella scorsa stagione, giocando la D-League con i Canton Charge, prima di accettare la proposta di Pistoia. Giocatore sempre sorridente ed estroverso, ama sentire il calore del pubblico ed essere “coccolato” dalla piazza. Completamente rinnovata la Biancoblu Bologna, delusa lo scorso anno da una salvezza raggiunta alla penultima giornata, nonostante la squadra potesse far pensare a qualcosa di più. Così, si è ripartiti da un budget limitato e puntando soprattutto sui giovani. In panchina è arrivato Stefano Salieri (quasi un esordiente in Legadue, 6 partite a Pavia) ma specialista in squadre verdi, al posto del navigato e blasonato Markovski. Dello scorso anno confermati solo capitan Pecile, conferma a furor di popolo, avendo rivestito subito i panni di quello spirito indomito e intrepido che fa parte della tradizione storica biancoblù, giocando i match-salvezza con una mano rotta e conferma che è stato un regalo del presidente Romagnoli al la tifoseria nonostante appunto un budget limitato, poi Donato Cutolo, che aveva vissuto un anno travagliato da problemi fisici ma aveva legato con l’ambiente, e quest’anno si sta riscattando, e il giovane play del settore giovanile della Fortitudo Pallacanestro Matteo Montano. Poi, è arrivata una banda di ragazzi: tra gli esterni David Cournnoh (dopo le esperienze di Casale, Ferrara e Imola, scuola Siena) arrivato la settimana scorsa alla prima convocazione in Nazionale, Patrizio Verri, uomo fidato del coach, come Giovanni Gasparin, e poi, un talento di razza (non solo perché fratello di Luca) come Michele Vitali, scuola Virtus,, che ha scelto la Biancoblù, per fare il salto di qualità e perché tifa Fortitudo fin da ragazzo.. Altro giovane Giovanni Pini che viene dal settore giovanile sempre molto florido della Pallacanestro Reggiana con cui aveva già fatto esperienza in Legadue , anche nella Trenkwalder che l’anno scorso è stata promossa in A. Tra i nuovi anche Matteo Diviach, che doveva essere sotto canestro l’italiano di peso ma dopo una serie di prestazioni non convincenti è sparito dalle rotazioni di coach SalieriCapitolo stranieri: finito ormai fuori dalle rotazioni il19enne serbo, Djordje Drenovac, è riapparso domenica scorsa, vedremo se la cosa avrà continuità. nato il 9 agosto 1992 a Belgrado, è una guardia/ala di 209 centimetri, dotato di grande tecnica e visione di gioco. Ha giocato la sua prima stagione da professionista nella stagione 2008/2009, a soli 16 anni, esordendo in 11 gare con 1.5 punti di media nell’Arkadia Traiskirchen, uno dei top team della serie A austriaca. Nella stagione successiva, sempre all’Arkadia, ha iniziato a giocare con più regolarità, 39 gare a 8.3 a gara e 3 rimbalzi, crescendo ulteriormente nel 2010/2011 con 13.4 punti e 4.3 rimbalzi in 32 gare. L’annata della sua consacrazione nella Bundesliga austriaca è stata quella appena trascorsa, la quarta consecutiva nei ‘Lions’: 25 partite con 23 punti di media, 4.6 rimbalzi e 2 assist. Sempre convocato nelle selezioni nazionali serbe fin dall’Under 16, ha vinto l’argento agli ultimi Mondiali Under 19.. Come USA la prima scelta è stato il pivot William Monsley: nato a Sherverport in Louisiana in 22 giugno 1989, William Ralph Mosley, Jr. è uscito nel 2011/2012 da Northwestern State dopo un quadriennio in crescita: 6 punti a gara nei primi due anni, 7.9 e 11.7 negli ultimi due, e 30 minuti e 9 rimbalzi di media in tutta la carriera NCAA. Nella vita, Mosley ha dovuto purtroppo subire un terribile colpo: a marzo di quest’anno ha perso i figli appena nati, i gemelli Jayden e Kayden, per problemi respiratori. Ottimo rimbalzista e straordinario saltatore, Mosley è noto soprattutto per aver vinto la classifica delle stoppate NCAA nel 2010/2011, con 156 in 32 partite, con 4.9 a gara: un award che, prima di lui, hanno vinto personaggi del calibro di David Robinson, Alonzo Mourning, Shawn Bradley, Shaq, e, più recentemente, Jarvis Varnado. Ha chiuso il college con 456 stoppate, quinto nella storia della NCAA. Mosley ha vissuto una storia umana drammatica: nella scorsa primavera, i suoi due primogeniti gemelli morirono al terzo mesi di vita Poi è arrivato Ricky Donte Harris: nato a Baltimore nel Maryland l’8 dicembre 1987, è una “combo guard” con ottime capacità di realizzazione. Autore di 4.5 punti a gara nel primo anno di college, è subito esploso da ‘sophomore’ al 2°anno con 18.2 punti a partita, media che ha mantenuto anche nella sua terza annata a UMass. Ricky ha chiuso la NCAA con 19.8 punti a gara nel 2009/2010, da terzo marcatore della storia del college che fu frequentato da Julius Erving, con quasi 2000 punti segnati. La sua prima esperienza fuori dagli Usa è stata nelle fila del Siauliai, squadra lituana che nel 2010/2011 ha disputato l’Eurocup: per lui 10.2 punti in lega Baltica, 12.6 nella coppa continentale. Dopo aver chiuso la stagione tra Superlega Ucraina e campionato filippino, nella scorsa stagione ha giocato in Bundesliga, nelle fila del Wuerzburg, con cui è arrivato fino alla semifinale scudetto: 35 partite sul parquet, 9.8 punti di media per Harris.
I COACH – Paolo Moretti nato ad Arezzo il 30 giugno 1970, è stato uno dei migliori giocatori italiani della propria generazione, prima che la leucemia ne arrestasse prematuramente la carriera nel 2000. Vincitore di tre campionati italiani con la Virtus Bologna, di due coppe Italia con Verona e Fortitudo Bologna, medaglia d’argento con la Nazionale agli Europei del 1997, è alla guida del Pistoia Basket da gennaio 2009: è attualmente l’allenatore che da più tempo siede sulla stessa panchina nel basket professionistico italiano. Grande amante della bistecca alla fiorentina, tifoso dell’Inter, sposato con Mariolina, è padre di due figli, Davide (già nel giro della Nazionale italiana Under 16) e Niccolò.Numeri da Coach nei campionati professionistici italiani (aggiornati a questa stagione)- In Legadue – 5 stagioni: (1 Reggio Calabria, 5 Pistoia dove è arrivato a metà stagione ‘08/’09), arriva ora a 172 presenze, 87 vittorie (50.9%).- In A – 1 stagione (Livorno), 34 presenze, 13 vittorie (38.2%). Totali in Carriera – 6 stagioni (1 in Lega A, 5 in Legadue), arriva a 206 presenze, 100 vittorie (48.8%)
Stefano Salieri è nato a Castel San Pietro Terme il 16 aprile 1961, comincia la sua carriera da coach nelle minors locali: Castel San Pietro, Argenta, San Lazzaro e Imola sono le tappe iniziali di un percorso professionale che proprio sulle rive del Santerno inizia la sua fase ascendente. Sempre qualificato ai playoff della B1 nelle 3 stagioni da head coach al PalaRuggi, dove lancia giovani a ripetizione tra cui Pinton, Marstrello e Maresca, nel 2006 passa a Veroli (e qui centra i playoff favorendo la consacrazione di Peppe Poeta). .Approda poi alla Virtus Siena, dove compie quello che nella città toscana chiamano ancora ‘il miracolo Salieri’. Con la squadra più giovane di tutto il torneo, nel 2006/2007 a Siena Salieri centra i playoff, lanciando sul palcoscenico della B1 molti giovani, quattro dei quali saranno chiamati a giocare in Legadue l’anno successivo. Ottenuto il miglior risultato della storia del club, Salieri riesce a migliorarsi l’anno seguente: con in campo, tra gli altri, De Min e un giovanissimo Giancarlo Ferrero (pescato dalla C1 di Valenza Po) Siena arriva fino alle semifinali playoff, ma soprattutto conquista la Coppa Italia di Serie B d’Eccellenza, nella final four disputata al Palalido di Milano con Ferrero premiato come miglior giovane della competizione..Dopo una breve parentesi in LegaDue a Pavia, Salieri nel 2009/2010 torna in terra emiliana, nel Gira Ozzano. Anche qui fa molto bene, con ben sette under 23 nel roster, e mette a segno 21 vittorie in 28 gare, record per la società ozzanese: ottiene il terzo posto in classifica al termine della regular season, prima di subire l’eliminazione in semifinale dalla Fortitudo Amori Bologna. Il ritorno a Siena in DNA coincide con la seconda Coppa Italia vinta e l’esplosione dei promettentissimi Imbró e Tessitori, fino a quel momento ai margini della prima squadra. Dopo l’esperienza dello scorso anno agli Eagles in DNB, Salieri con il suo “progetto giovani” è chiamato ora a misurarsi nella grande sfida della LegaDue con i colori Biancoblù. Assieme a Stefano Salieri faranno parte dello staff tecnico il vice allenatore Federico Grandi – già con lui a Ozzano, Siena e lo scorso anno – e il preparatore atletico Ulisse Marconi già con Salieri ai tempi della Virtus Imola.
Numeri da Coach nei campionati professionistici italiani (aggiornati a questa stagione) In Legadue – 2 stagioni (1 a Pavia, 1 Bologna). 24 presenze, 11 vittorie (45.8%)