Pesaro – L’orgoglio non basta ad una Montepaschi arrivata all’Adriatic Arena inevitabilmente scarica fisicamente e psicologicamente dopo la festa di Coppa Italia e la bella ma dispendiosa vittoria di venerdì in Eurolega; dopo tanti minuti giocati in maniera fallosa e nervosa, solo nell’ultimo quarto i toscani sono riusciti, seppure in parte, a mettere in mostra la loro caratteristica intensità che li ha portati addirittura a sfiorare una clamorosa rimonta che sarebbe stata una beffa colossale per la Scavolini Banca Marche.
La squadra di Markovski, fatta eccezione per un avvio un po’ titubante, ha condotto praticamente per tutto il match, sfruttando il nervosismo e l’imprecisione avversaria ma anche poggiando su uno spirito di squadra finalmente consolidato sotto la cura del coach italo – macedone e sotto la guida del suo leader designato Rok Stipcevic, alla fine ancora una volta mvp dei suoi.
Era la partita del grande ritorno a casa di Daniel Hackett, dopo due stagioni in riva all’Adriatico che l’avevano consacrato tra i grandi del campionato italiano, e la guardia cresciuta a Pesaro, dopo un avvio comprensibilmente emozionato, è stato ancora una volta l’anima dei suoi nell’ultimo quarto, portandoli con la sua grinta alle soglie di una clamorosa rimonta; tuttavia ciò non è bastato perchè, ad eccezione di un Brown da 30 punti, tutti gli altri biancoverdi hanno tirato con percentuali orripilanti, in particolare dall’arco del tiro da tre e dalla linea dei tiri liberi, dove Sanikidze ha combinato un vero e proprio disastro.
Vittoria quindi meritata per una Scavolini Banca Marche sicuramente rinvigorita dal maquillage di metà stagione, mentre la Montepaschi conferma ancora una volta che il pregevole cammino che sta in Eurolega esige necessariamente il tributo di qualche passo falso in campionato.
Inizio contratto dei padroni di casa che nei primi quattro minuti vanno a segno con soli due punti e faticano a carburare, concedendo facili tiri e rimbalzi; due triple immediate di Brown fanno già preoccupare il pubblico ma poi sul 2-8 finalmente i biancorossi cominciano a giocare con più grinta e, complice una Siena non certo trascendentale, rimontano per poi arrivare anche sul 13-11 grazie ad una tripla di Amici e ad un bel cesto di Cavaliero.
La partita è comunque vera, seppur non bella per i numerosi errori, con le squadre che non lesinano falli e intensità difensiva; la Scavolini Banca Marche in particolare con il passare dei minuti acquisisce sempre maggior fiducia e riesce ad ottenere buone cose da molti dei suoi giocatori, chiudendo il primo quarto sul 16-17.
In apertura di secondo quarto si sblocca finalmente Stipcevic con i primi tre liberi di una lunghissima e quasi infallibile serie, mentre Siena fatica tantissimo in attacco, mostrando delle polveri più che bagnate soprattutto nel tiro dall’arco che non ne vuole sapere di entrare; con un parziale di 9-1 firmato dai soliti alfieri Stipcevic e Kinsey Pesaro allunga sul 27-21 e poi, dopo un controbreak di Siena, di nuovo Stipcevic (11 punti per lui nel solo secondo quarto) firma il massimo vantaggio sul 34-26.
Sarà la tripla di Brown sulla sirena, l’unica mandata a segno nel quarto su 10 tentativi) a contenere il disavanzo entro la doppia cifra per i toscani ed a mandarli al riposo con minori preoccupazioni per chiarirsi le idee.
Al ritorno in campo la Montepaschi ricuce subito lo svantaggio con Brown ed Eze dopodiché la partita, complice anche una zona senese che appare indigesta ai padroni di casa, si arena in una sorta guerra di trincea in cui gli errori sono tanti e non si segna praticamente mai per lunghi minuti; poco dopo la metà del tempo si è ancora sul 44-40, ovvero su un sostanziale equilibrio, ma poi Moss e Janning perdono la testa su due fischiate in effetti piuttosto fiscali e si fanno sanzionare due falli tecnici che concedono ai pesaresi una gragnola di tiri liberi.
Negli ultimi minuti così, dopo una lunga fase di stallo, la Scavolini banca Marche accelera fino al 54-41 di fine tempo; gli ospiti hanno qualcosa da ridire su un arbitraggio a loro dire troppo casalingo, ma quando si tira con 6/14 ai liberi ed una delle loro armi migliori, il tiro da tre, fa cilecca con un complessivo 3/16, le recriminazioni lasciano il tempo che trovano.
Si arriva così all’ultimo quarto con Pesaro che sembra riuscire a mantenere un certo margine di sicurezza grazie anche ai preziosi apporti di Cavaliero e Kinsey; la Montepaschi riesce a segnare solo con Brown ma poi ad un certo punto comincia a carburare anche Hackett che, con 14 punti nel solo ultimo quarto, farà correre dei sudori freddi al suo ex pubblico.
Come ha ben imparato a conoscere anche la gente dell’Adriatc Arena, nei momenti che contano Danielino non si tira mai indietro e spesso con ottimi risultati; anche in questo caso l’anima della rimonta è proprio lui e così, dopo essere stati sotto anche di 15 (64-49 con una tripla di un ottimo Mack), a 4 minuti dalla fine la Montepaschi è ancora lì a -6.
Cavaliero e Barbour provano a reagire con due triple, ma il trend rimane dalla parte degli ospiti: a 1:30 minuti alla fine una tripla di Brown dà il -3 (72-69) e poi, proprio nei secondi finali, Sanikidze avrebbe i due tiri liberi che potrebbero portare tutti all’overtime; così non sarà perché il georgiano confermerà la sua pessima giornata dalla lunetta sbagliando il secondo personale e dando via liberi agli ultimi secondi di garbage time.
Finisce con tutto il pubblico e la squadra a gioire di una vittoria tanto utile quanto prestigiosa, anche perché la Scavolini Banca Marche non riusciva a superare in casa la compagine senese da quasi dieci anni.
Scavolini Banca Marche Pesaro – Montepaschi Siena 78-73
Parziali (16-17; 20-12; 18-12; 24-32 )
Progressione 16-17; 36-29; 54-41
Tabellini
http://195.56.77.210/game/65646.html
Mvp: ovviamente Stipcevic, questa volta un po’ spento nel tiro da fuori, ma praticamente infallibile ai liberi e trascinatore incontrastato di questa Scavolini Banca Marche grazie anche agli 8 rimbalzi ed ai tanti falli subiti
Wvp: Sanikidze non avrebbe sfigurato nel grigiore generale della Montepaschi ma paga a caro prezzo i tantissimi tiri liberi sbagliati e l’ultimo, sanguinoso, a pochi secondi dalla fine che spegne i sogni di rimonta dei toscani e pone la pietra tombale sulla partita.
Spogliatoi
Markovski: la nostra è stata una partita giocata bene soprattutto a livello difensivo; all’inizio abbiamo avuto problemi a rimbalzo ma poi tecnicamente abbiamo recuperato quello che fisicamente ci mancava. Non possiamo non essere contenti ma, dopo avere dormito bene questa sera, dobbiamo fin da subito cominciare a pensare alla sesta vittoria. Quando Siena si è messa a zona ci ha dato molto fastidio, ma poi siamo stati bravi ad insistere nel nostro gioco con lucidità e raziocinio.
Banchi: abbiamo giocato una partita decisamente al di sotto delle nostre possibilità; nonostante un buon avvio quelle otto palle perse nel solo primo quarto sono state la spia della nostra superficialità che ha permesso a Pesaro di prendere fiducia e passare in vantaggio. Poi nel secondo tempo abbiamo migliorato qualche aspetto del nostro gioco ma non siamo mai stati supportati dalle percentuali al tiro e ci siamo fatti innervosire; l’ultima rimonta è stata frutto dell’orgoglio ma in questi finali tirati gli episodi fanno sempre la differenza. In ogni caso le nostre responsabilità sono state grandi, così come i meriti di Pesaro.
Giulio Pasolini