REGGIO EMILIA – Perfetta. O se preferite, anche qualcosa di più. La Trenkwalder sfodera la gara più intensa e concreta della stagione e batte una spenta e spaesate EA7 Milano, sempre sotto dal primo al quarantesimo minuto e totalmente incapace di imbastire un gioco che potesse impensierire i padroni di casa.
REGGIO SCAPPA. Menetti aveva chiesto che il pubblico fosse il sesto uomo e così avviene sin dall’inizio, con un PalaBigi stracolmo nonostante la neve che ha coperto la città sino a tarda notte. Reggio parte fortissimo e, grazie a ottime percentuali dall’arco, vola subito al +6 subito dopo l’inizio. Ci si mette anche un problema al tabellone segnapunti a rallentare la partenza sprint della Trenkwalder ma dopo diversi minuti di sosta dove le squadre tornano in campo per un breve warm-up, la reggiana riprende dove aveva iniziato grazie alle bombe di Antonutti e con quelle di un Brunner che, nelle ultime due gare, viaggia con un 5/5 impressionante. A metà parziale Reggio è avanti 17-11 e non da l’impressione di fare particolare fatica per mettere in difficoltà i milanesi, che non hanno nulla da Green e poco più da Langford. Gioca bene la Trenkwalder, gioca bene e difende ancora meglio, anche grazie a un attacco ospite farraginoso e poco fluido. Il primo canestro dell’esordiente Troy Bell da primo vantaggio in doppia cifra del quarto ai suoi, +11 sul 29-18, quota dalla quale Reggio scenderà per pochi minuti in uno scellerato terzo quarto. Serve un Bourousis in buona serata per tenere a contatto l’EA7, che riesce a chiudere a -9 il primo tempo solo grazie a cinque punti in fila del greco.
LA PAURA PRIMA DELL’EUFORIA. La Trenkwalder riparte da dove aveva lasciato la gara nei primi venti minuti di gioco e si porta subito al +13 (50-37) grazie al canestro di capitan Slanina per poi provare la fuga senza mai trovare il canestro che potesse portarla oltre le quindici lunghezze di vantaggio. E’ proprio a tre minuti dal termine del quarto, sul 59-44, quando la gara sembrava prendere definitivamente la strada dei padroni di casa, che salta fuori la solita Trenkwalder del terzo quarto, quella che rischia di gettare al vento quanto di buono fatto prima: un parziale di 0-9 firmato dalla coppia Gentile-Bourouris riporta in partita Milano che chiude il tempo sul 59-53 riaprendo una gara che aveva praticamente già dato per persa. Ma la Trenkwalder ha carattere e personalità da vendere e un paio di difese ottime ridanno morale ai ragazzi di Menetti, che grazie a una schiacciata di Silins riprendono il largo, trovando a che i punti – finalmente per loro – di un Taylor non in ritmo sino a quel momento ma che piazza 10 punti nel quarto e fa volare Reggio anche al +22. Milano è stordita e viene contata in piedi; la percentuale dal campo nell’ultimo parziale è da minibasket: 1/10 fino al 38′. La Trenkwalder vince 79-61 e Menetti festeggia con tutto il palazzo una grande vittoria di una squadra che ha capito, ora si, che può davvero lottare per qualcosa di impensabile a inizio stagione.
Trenkwalder Reggio Emilia-EA7 Milano 79-61
Parziali: 25-18; 21-19; 13-16; 20-8
Progressione: 25-18; 46-37; 59-53; 79-61
Dagli spogliatoi
Max Menetti
“Abbiamo giocato una gara di grande abnegazione e sacrificio, restando concentrati per tutti i quaranta minuti. Le sole 8 palle perse dimostrano la nostra concentrazione e la nostra volontà di lottare e di giocare come sappiamo. Mi sono emozionato a fine partita perchè questa vittoria è davvero una grande soddisfazione per tutta la città e per tutta la società. Ora vietato alzare la testa, dobbiamo restare concentrati e lavorare sodo perchè solo così e con l’aiuto del nostro grande pubblico potremo toglierci altre soddisfazioni. Ottimo Bell, che si è inserito in punta di piedi e che stanotte ha accusato un attacco gastrointestinale e non era al meglio; ottimo Silins in difesa e sono felice che Deguara abbia esordito giocando bene e facendo quel che doveva fare”
Sergio Scariolo
“Complimenti innanzitutto a Reggio Emilia perché dimostra di essere dov’è non a caso. Stasera ha espresso un buon gioco e ci ha messo in difficoltà con la sua aggressività. Dovevamo limitare le palle perse e non ci siamo riusciti, subendo anche delle triple da Antonutti e Brunner nel primo quarto che erano esattamente la cosa che sapevamo di non dovere e potere concedere alla Trenkwlader. Bourousis ha fatto bene ma era stanco per non essersi allenato tutta settimana, ecco il motivo del riposo che gli ho concesso nel quarto parziale.”
MVP – Trenkwalder: difficile scegliere un miglior giocatore. La solidità di Brunner e la sua capacità di segnare, la leadership di Cinciarini che ha chiuso anche con 7 assist, i 10 punti di un Taylor incontenibile nel quarto parziale, la difesa di Silins. Insomma, questa vittoria reggiana è davvero merito di tutta la squadra e dalla sua difesa.
WVP – Marques Green: abulico, senza idee e senza il barlume di uno sprazzo che potesse illuminare la squadra nei momenti difficili. I tiri aperti li sbaglia e, nella sua metà campo, subisce costantemente l’avversario anche in penetrazione. Anche se Keith Langford non ha certamente fatto di meglio.
Alessandro Caraffi