DESIO – Il 131° derby della storia è vinto da Cantù al termine di una partita intensa ma decisamente brutta, ricca di errori e con pessime percentuali dal campo. La squadra di coach Trinchieri, assente giustificato in quanto ammalato, dimostra una maggiore cattiveria agonistica, arrivando sempre prima sui palloni vaganti e lottando in difesa e a rimbalzo, rilanciandosi in ottica playoff dopo un periodo difficile.
La squadra di coach Vitucci non ha mai trovato continuità offensiva, difficile pensare di vincere realizzando solo 60 punti e tirando col 34% da 2 e col 23% da tre, e ha avuto troppi giocatori sottotono; ora la Cimberio è attesa da un doppio impegno casalingo, sulla carta non proibitivo, con Caserta e Biella, prima del big match dell’ottava giornata con Sassari.
Sin dall’inizio è chiaro il piano-partita di Cantù: dare la palla sotto per sfruttare la fisicità di Tyus e di Brooks e gli isolamenti uno contro uno di Aradori con Banks, limitando così il micidiale contropiede di Varese e caricando di falli i lunghi di coach Vitucci; con un canestro da sotto di Brooks e una schiacciata di Tyus su assist di Leunen Cantù parte 4-0, Banks in entrata segna il primo canestro varesino, ma due ciuff filati di Aradori, che sfrutta il fisico contro Banks, valgono l’8-2 Cantù del 3′.
Dunston sbaglia un paio di rigori da sotto, ma spinta da un’altra entrata di Banks, da un piazzato di Ere e da un paio di liberi dello stesso Dunston Varese pareggia (8-8 al 5′); complici le tensioni di un derby troppo importante per entrambe le squadre e le difese forti che portano a basse percentuali in attacco, non si segna praticamente mai per minuti: al 9′ una schiacciata di Polonara su assist di DeNicolao e una di Dunston permettono a Varese di allungare sul +5 (10-15) ma sulla sirena Cusin schiaccia per il 12-15 del 10′.
Il secondo quarto si apre con la triple dell’evergreen Mazzarino (15-15); DeNicolao in entrata allunga ma Cusin con un piazzato dai 5 metri e un 2 su 2 ai liberi riporta avanti i suoi 19-17. Al 14′ arriva finalmente la prima tripla varesina della partita ad opera di Mike Green, dopo una serie di ammaccamenti del ferro del PalaDesio, per il 19-20 esterno, ma la zona 2-3 proposta da coach Molin fa andare fuori giri l’attacco varesino. Con un paio di canestri di Brooks da sotto e di Aradori in entrata Cantù si porta sul 28-22 del 19′, Talts accorcia da due, ma Tyus schiaccia per il 30-24 del 20′, divario che sarebbe ancora più ampio se Cantù non avesse un tragicomico 3 su 13 ai liberi.
Al ritorno dalla pausa lunga è ancora Cantù ad allungare con Brooks e Tabu (34-24 al 22′), ma una tripla di Banks e una di Ere da 7 metri abbondanti riportano a contatto Varese (36-34 al 24′); spinta da un paio di canestri di Dunston la Cimberio pareggia (40-40) al 27′, ma Cantù risponde con una tripla di Aradori, con una schiacciata di Cusin e con un canestro di Mancinelli da sotto (47-40 del 29′).
Green prova a riportare sotto i suoi, ma il terzo quarto si conclude con l’1 su 3 ai liberi di Anderson, dopo fallo allo scadere di Dunston, che fissa il punteggio sul 50-44.
I primi 3′ dell’ultimo quarto sono un autentico e indescrivibile orrore per entrambe le squadre con un susseguirsi di palle perse, infrazioni di passi e passaggi improbabili, ma Varese con canestro più fallo di Dunston e con una tripla di Ere pareggia (50-50) al 35′. Cantù però in un amen si porta sul +7 (59-52 del 37′) grazie a una tripla di Leunen, a una schiacciata di Tyus e all’ennesimo canestro in allontanamento dal post basso di Aradori, costringendo coach Vitucci a chiamare un time out; Varese continua a sbagliare di tutto in attacco, compresi un paio di rigori da sotto, mentre tra i brianzoli Tabu si porta a spasso mezza difesa varesina segnando il sottomano del 61-52 del 39′ che chiude definitivamente la gara; la tripla finale di Polonara fissa il punteggio sul 67-60 finale.
FoxTown Cantù – Cimberio Varese 67 – 60
Parziali: (12-15; 18-9; 20-20; 17-16)
Progressivi: (12-15; 30-24; 50-44; 67-60)
Sala Stampa
Vitucci
Cantù ha meritato di vincere, questo è chiaro, mentre noi abbiamo giocato una partita troppo povera dal punto di vista della produzione offensiva. Abbiamo anche reagito a qualche parziale difficile, arrivando pari a 4′ dalla fine, ma le statistiche ci condannano: dalla nostra parte ci sono numeri troppo bassi compresa la valutazione, e inoltre Cantù ha giocato meglio a dispetto di una nostra partita troppo scarna. La fatica contro la difesa a zona c’è stata nel secondo quarto, ma non per la zona in sè quanto piuttosto perchè non abbiamo trovato continuità per batterla. Ora qualcuno dei miei deve recuperare fiducia a livello individuale, per fare le cose con la giusta efficacia: abbiamo sbagliato da sotto tiri che altre volte non avremmo fallito.
Molin
Credo che la cosa più importante per noi fosse vincere, al di là del fatto che si trattasse di un derby; siamo usciti da 15 giorni con le ossa un po’ rotte. La squadra in questo periodo ha sempre creduto che lavorando si potesse raggiungere il successo. Sicuramente non possiamo dire di aver giocato il nostro ideale di pallacanestro o una gara spettacolare, però abbiamo conseguito ciò di cui avevamo bisogno, una vittoria. Averla poi ottenuta contro Varese è ovviamente una soddisfazione maggiore.
Mvp: Aradori da lezioni di uno contro uno ai vari Banks e Rush, chiudendo con 20 punti e 10 falli subiti.
Wvp: Green concede troppo in difesa a Tabu e Anderson ed è impreciso al tiro (4 su 14)…ebbene si ogni 20 partite una la può sbagliare anche lui; male anche Sakota.
Marco Pozzi