ROMA – La Vanoli Cremona è una delle squadre più difficilmente decifrabili di questo strano campionato di Lega A e domenica piomba a Roma, nella tana dell’ACEA, senza alcun carico mentale in termini di obbligatorietà alla vittoria ad ogni costo. Di contro i padroni di casa stanno cercando, tra mille fatiche, d’uscire dal cul de sac relativo ai soliti postumi che porta con sè la Final Eight di Coppa Italia, oltre all’adrenalina accumulata nel doversi confrontare nel breve giro di 8 giorni con le squadre più accreditate della Lega: Cantù, Varese nella manifestazione milanese e, due settimane fa in campionato, l’EA7 di Don Sergio Scariolo.
ACEA Virtus Roma
A dire la verità per Roma non è solo un momento difficile fisicamente parlando ma anche, e soprattutto, dal punto di vista mentale. La gara vinta, anzi, letteralmente ripresa a Caserta dopo tre quarti di gara condotta sottotono ha evidenziato che la Truppa Calvani deve liberarsi di tante tossine accumulate in questi mesi di battaglie vinte quasi sempre sul filo di lana ma sempre vinte, unico punto positivo dal quale ripartire per puntare più di un soldino per conquistare i gradini più nobili della lotteria Playoff. Il gioco offensivo sta lasciando a desiderare: Goss ha tanti chilometri nelle scarpe; Gigi Datome, dopo l’infortunio contro Varese in Coppa Italia ed il forfait contro Milano, sta logicamente avendo una pausa, in fin dei conti è umano anche lui; la coppia delle meraviglie Taylor-Lawal procede a sprazzi: il primo oramai da diverso tempo parte con le marce basse mentre il centro sta latitando, e di brutto, in fase difensiva e le squadre avversarie si sono adeguate sul suo gioco fisico e potente; il trio Lorant-Jones-Czyz continua a surrogarsi a vicenda in modo lodevole ma sempre con poca continuità collettiva. In Campania è stato Jones a dare il suo contributo ma se finalmente tutti e tre avessero un rendimento maggiormente costante, il team ne gioverebbe e non poco; il tutto mentre D’Ercole sta mantenendo invece la sua solita costanza in difesa e, proprio a Caserta, a ritirato fuori dal suo repertorio quel tiro da tre che così bene aveva funzionato prima delle Final Eight; nessun commento invece per il neo-arrivato Faisal Aden se non che a Caserta ha messo a segno il suo primo canestro in Italia con la maglia della Virtus, per lui solo 6 minuti d’impiego.
Molta sofferenza a Caserta quindi, troppa forse se s’analizzano freddamente i valori in campo delle due squadre prima di scendere in campo ma vincere al Palamaggiò non è mai facile per nessuno mettendo poi, come sempre, una grinta ed una determinazione belluina e regalando l’ennesima perla di questa ottima stagione. Vincendo si supera tutto e gli acciacchi si sopportano meglio, è notorio.
Una Virtus convalescente che però, proprio adesso, nonostante abbia un solidissimo vantaggio sulle dirette inseguitrici in classifica, non deve mollare per puntare ad un terzo posto potenzialmente in palio a Siena lunedì prossimo nello scontro diretto in Toscana contro i Campioni d’Italia nonostante il -11 di svantaggio relativo alla gara d’andata al Pala Tiziano. Ma bisogna superare questa rognosissima Cremona che non ne vuole sapere di farsi passare sopra facilmente. All’andata l’ACEA vinse di 8 punti ma non fu semplice affatto e considerando che Gresta è riuscito, da quando si è accomodato sulla panchina al posto di Caja, a disegnare una fisionomia ben definita alla sua squadra, sarà bene non cullare eccessivi sogni di gloria e scendere perciò in campo concentrati e determinati a dovere.
Queste le parole di coach Calvani alla vigilia: «Nelle ultime settimane Cremona sta dimostrando un ottimo potenziale offensivo, mettendo a segno tra gli 80 e i 90 punti nelle ultime cinque partite e conseguendo importanti risultati esterni come a Biella e a Bologna. Rispetto alla sfida di andata troviamo una squadra diversa, che ha inserito nuovi giocatori, che può contare su nuove energie e su un potenziale più alto. La Virtus arriva dall’ottimo risultato di Caserta, dove abbiamo incamerato altri 2 punti importanti in ottica playoff in una partita estremamente difficile, risolta nell’ultimo quarto grazie ad un atteggiamento difensivo giusto, che ha consentito agli avversari di realizzare solo 8 punti nell’ultima frazione e 5 punti negli otto minuti finali. La squadra è al completo, Datome si è lasciato alle spalle il suo problema e ha ritrovato il ritmo partita con gli allenamenti svolti in settimana. Ci auguriamo che domani ci sia una degna rappresentanza del pubblico per una sfida non scontata e che avrà risvolti non facili da affrontare: il Palazzetto può darci una spinta in più».
Guerino Vanoli Basket Cremona
Al momento i lombardi non sono in affanno in classifica ma si sa, a perdere posizioni ci si mette un attimo. Il positivo lavoro di Gigio Gresta da quando ha sostituito Attilio Caja, in aperta difficoltà nella gestione del roster (cosa più unica che rara per un navigato lupo di mare dei parquets italiani come lui), non solo viene evidenziato dalla buonissima classifica che recita appena tre vittorie dalla zona Playoff ma soprattutto dai dati statistici che danno ragione ai suoi ragazzi.
Soprattutto sono tre i giocatori che si stanno mettendo in luce: Lance Harris, che è il quarto miglior marcatore della Lega con 17,3 p.ti a gara, secondo solo a personaggini come Gigi Datome, Donnell Taylor e Jonathan Gibson, il classico go-to-guy al quale consegnare la palla che scotta o quando serve guidare la carica per la riscossa. Andrija Stipanovic il quale, udite udite, ad oggi è secondo in termini di rimbalzi catturati a partita, dietro solo a quel satanasso del pitturato che risponde al nome di Gani Lawal. Il croato nativo di Mostar sta lasciando molti degli addetti ai lavori senza parole per come sta interpretando al meglio il proprio ruolo: lucido, determinato, “cattivo” quanto basta ma soprattutto tremendamente efficace in termini di punti, il suo 66,4% è il secondo miglior quoziente di realizzazione della Lega, secondo solo a Tony Easley da Sassari che troneggia con il suo 70%. Infine, l’immancabile ex di turno, quel Luca Vitali che sembra finalmente aver ritrovato sorriso, stimoli e voglia di fare sotto la guida proprio del coach pesarese che lo ha responsabilizzato quasi teleguidandolo dalla panchina: se il bolognese errante riesce a tenere a bada la sua indolenza, è un bene per Cremona ma anche per la Nazionale che questa estate avrà ancora bisogno di lui perchè il ragazzo la stoffa l’ha sempre avuta, è della sua apatia che deve liberarsi.
Completa il roster un roccioso e continuo Jarrius Jackson da 14,4 p.ti a gara, l’ex Treviso Hrovje Peric con i suoi 12,2 ed il finlandese Tuukka Kotti e l’ultimo arrivato Brian Chase. La chiave del match sarà molto presumibilmente la stessa che ha consentito all’ACEA di avere la meglio al Pala Radi: portare la sfida sotto canestro dove Cremona sembra meno attrezzata numericamente rispetto all’ACEA, non come qualità perchè l’attuale Stipanovic merita rispetto. Una squadra vera questa Vanoli che dovrà essere affrontata con il massimo della concentrazione per evitare brutte sorprese.
Precedenti: tre sfide all’ombra del Cupolone e due vittorie dei padroni di casa.
Si gioca: Pala Tiziano di Roma, domenica 3 marzo ore 18:15.
Arbitri: Cerebuch-Quacci-Di Francesco
Fabrizio Noto/FRED