Se questa dev’essere la sfida migliore che il nostro campionato possa offrire, siamo davvero rovinati. La partita tra Milano e Siena è stata una sagra di nefandezze che ha disonorato la presenza di un folto pubblico, accorso al Forum per vedere l’ennesimo capitolo di una rivalità che, si spera, possa cambiare padrone.
In realtà, al posto di una partita vibrante e intensa, è andata in scena una delle peggiori esibizioni degli ultimi anni, con protagnoisti in campo fuori forma, allenatori che si sono rincorsi con scelte non sempre lucide e un trio di arbitri in grado di distruggere ulteriormente una “non partita”.
Nel primo quarto è Milano a mettere in pratica i dettami della vigilia, difendendo forte e giocando in maniera intelligente in attacco, appoggiandosi alla dominanza interna di Bourousis e a due sue triple per aprire la difesa. Gli ospiti sono Brown-dipendenti perchè non hanno molte idee in attacco, ma il playmaker americano pare davvero essere in diffcoltà fisica dopo una stagione, sin qui, ai limiti dell’umano.
Milano costruisce un discreto vantaggio sino alla fine del primo periodo, ma poi arriva la discesa verticale che, a turno, le due squadre si contenderanno, fino al nebuloso finale.
Banchi cambia il quintetto e gioca senza centro, mettendo in campo una zona molto mobile che impantana l’attacco di Milano. I biancorossi girano la palla solo sul perimetro, gettano al vento palloni e subiscono il ritorno degli avversari. La siccità offensiva e la mancanza di contromosse tecniche sono sconvolgenti, infatti Milano chiudera con soli tre punti segnati il secondo periodo, mettendo in mostra un 1-11 dal campo, 1-4 ai liberi e sei perse. Questa riga statistica, farebbe impallidire anche le partite giocate ai tempi del Dr. Naismith e, infatti, Siena ne approfitta per andare alla pausa sopra di 7 lunghezze.
Per non mancare di rispetto ai padroni di casa, Siena replica il pantano milanese nel terzo quarto, non segnando per cinque minuti e riportando in carreggiata gli avversari, senza che ne abbiano particolare merito. Dalla partita spicca un Gentile che fa e disfa la tela ad ogni azione, ma almeno ha il merito di produrre qualcosa a livello di intesità emotivamente positiva. Vengono fischiati a Eze quattro falli nel giro di due minuti di gioco, in evidente compensazione con l’antisportivo e tecnico a Bourousis del primo tempo, e così la partita s’innervosisce. Gli arbitri cominciano a fischiare totalmente a caso e i giocatori faticano ancor di più a trovare ritmo nel gioco.
Tornando alle righe statistiche, la Siena del terzo quarto è riassumibile così: 2-16 dal campo, 0-5 da tre e -2 di valutazione complessiva.
In queste condizioni si arriva al quarto periodo dove, improvvisamente, piovono punti sul tabellone, ma senza che questo sia dettato necessariamente da un grande spettacolo. Gentile si erge a protagonista con due triple importanti, dopo che aveva sparato a salve per tutto il match, Bobby Brown risponde con molti arcobaleni a bersaglio, racimolando le ultime forze rimaste, per arrivare ad un vibrante finale di partita.
Kangur va in lunetta per due liberi, sbaglandoli entrambi, ma Janning strappa il rimbalzo dalle mani del duo Bourousis-Melli e, dopo pochi secondi, infila la tripla del 65 pari dall’angolo. Dopo il timeout Melli segna dall’angolo la bomba del nuovo +3, prima di commettere un banale fallo sulla tripla di Kangur. L’estone segna un solo tiro libero, così come fa Bourousis poco dopo. Brown dalla lunetta ristabilisce il nuovo -1 per Siena e, sulla successiva rimessa, Gentile manda la palla nella terra di nessuno, favorendo il recupero di Sanikidze che si avventura in palleggio e viene derubato della palla (probabilmente con un fallo). Il fallo di Kangur per fermare il cronometro viene considerato antisportivo nello stupore generale.
Green fa 1-2 e, sulla rimessa, viene fischiato un secondo antisportivo a Siena per un (dubbio) fallo su Hairston prima della rimessa in gioco. Malik chiuderà il match con il 2-2 dalla lunetta nelle proteste di tutti.
Nel solo ultimo minuto gli arbitri sono riusciti a distruggere un finale punto a punto, con le loro decisioni cervellotiche e senza senso. Durante il primo tempo tra antisportivi, tecnici e infrazioni fischiate in modo del tutto randomico, c’era già da spazientirsi; figuriamoci dopo le decisioni che hanno conidizionato il finale di partita.
Se questo doveva essere il nostro miglior spot per pubblicizzare la pallacanestro, sicuramente abbiamo scelto due interpreti nel loro peggior momento, tre sceneggiatori arbitrali inadeguati e un pessimismo sul futuro del movimento sempre più marcato e comprovato dai fatti.
EA7 Emporio Armani Milano-Montepaschi Siena 72-68 (23-15, 3-18, 17-8, 29-27)
Gli audio dei coaches
MVP: Alessandro Gentile. Ci son momenti in cui è più dannoso della grandine, ma altri in cui è il solo a portare emotivamente alla vittoria i suoi con 22 punti e 26 di valutazione.
WVP: JR Bremer. Non è mai in grado di tenere un singolo palleggio di Brown e in cambina di regia, ricorda Cook per i tempi in cui entra nei giochi. Forse il Fenerbache non ci aveva visto malissimo a lasciarlo andare…
4 Comments
Mau
Un unico appunto, solo da regolamento: il fallo su rimessa quando la palla non è ancora in gioco è, se non sbaglio, sempre antisportivo; quindi, una volta fischiato il fallo su Hairston a -7″ con rimessa non ancora eseguita, l’antisportivo credo fosse automatico. Per il resto, articolo un po’ pessimistico (in questi casi su certi commenti si legge di “clima da playoff”, “durezza dei contatti che penalizza gli attacchi” e baggianate del genere…), ma condivisibile in pieno!
Datruth
Sicuramente è così mau e so che il regolamento dice quello, ma il mio dubbio era sul fallo in sè e sull’opportunità di fischiarlo in quel momento. Detto ciò, dei due antisportivi è quello più spiegabile.
Per il resto credo sinceramente che lo spettacolo offerto ieri sera sia stato qualcosa di difficilmente riproponibile (forse eccezion fatta per qualche momento del quarto periodo)
HUGME
Comunque io resto fedele a me stesso: una partita non la decidono mai gli arbitri. Siena ha giocato di peste, ha tirato peggio di Milano da 2, da 3, dalla lunetta, ha perso il duello ai rimbalzi, la valutazione finale delle due squadre è stata 75-55 per Milano. Siena, tra campo e lunetta, ha sbagliato qualcosa come 51 tiri!!!!! E glisso sul possesso demenziale di Sanikidze che si è lanciato non si sa bene dove a 15 secondi dalla fine. E’ vero: partita brutta, arbitrata male, ma alla fine ha meritatamente vinto chi ha fatto meno schifo.