SIENA – La classifica dice ancora che Siena occupa il secondo gradino della graduatoria, infatti nonostante l’aggancio a quota 14 che Spanoulis e soci hanno effettuato ieri sera vincendo al Palaestra, la Montepaschi mantiene un punto di vantaggio nel doppio confronto e pertanto si fregia dell’appellativo di damigella d’onore dell’irraggiungibile Barcellona. Ora mancano 3 gare al termine della Top16 e Siena deve giocarne due in trasferta e una sola in casa. La prossima, venerdì 22 marzo, vedrà i senesi di scena in Turchia contro il Besiktas fanalino di coda e sempre sconfitto in questa seconda fase di Eurolega, poi gli uomini di Luca Banchi se la vedranno col Barcellona tra le mura amiche prima di chiudere il cammino a Vitoria. Realisticamente Siena può vincere in Turchia, ben più difficilmente in Spagna, mentre appare pressochè impossibile fermare la marcia di un Barcellona stellare. Non sappiamo, e ad oggi è cosa impossibile da prevedere, se un’eventuale vittoria in Turchia, comunque da ottenere e non certo già scontata, sarebbe sufficiente per approdare al turno successivo. Sicuramente con 2 vittorie Siena sarebbe in una botte di ferro ma ottenere i 2 punti col Barcellona o col Vitoria in trasferta appare impresa davvero ai limiti dell’impossibile. Limitiamoci quindi, invece di lanciarci in improbabili previsioni, a commentare ciò che è successo ieri sera al Palaestra.
L’ambiente era quello giusto con un bel pubblico ed anche molto caldo, l’avversario quell’Olympiacos sconfitto all’andata e che aveva tentato con ogni mezzo, lecito e meno lecito, di ribaltare il risultato acquisito sul campo senza peraltro riuscire nell’impresa. La partita è stata equlibratissima proprio come quella dell’andata, e proprio come quella si è risolta solo all’ultimo possesso dopo 4 quarti giocati sul filo dell’equilibrio più assoluto. Abbiamo assistito ad un primo quarto nel corso del quale i greci sono scappati fin dalla palla a due nel punteggio prima di essere raggiunti e superati sul suono della prima sirena da una tripla di Janning. Anche nel secondo quarto la partita è scivolata via nell’equilibrio, rotto dapprima da Siena che riesce a volare sul +10, ma ricostituito poi dall’Olympiacos che con un parziale di 10-1 fa suonare la sirena dell’intervallo lungo sul +1 per la Montepaschi. Il terzo quarto vede Siena condurre sempre nel punteggio pur non riuscendo a scrollarsi di dosso i greci che scivolano a -8 due volte ma che rientrano fino al -5 dell’ultimo mini-riposo. Nel quarto quarto gli ospiti operano il sorpasso e proprio nell’ultimo minuto, con un gioco da 3 di Spanoulis, sembrano far scorrere i titoli di coda sul +7, non è così perchè i reds non segnano più, mentre Siena fa 2/2 dall’arco con Moss e Janning e si porta a -1, l’Olympiacos perde palla a 5 secondi dalla fine e qui i biancoverdi commettono il pastrocchio: in 5 secondi abbondanti i padroni di casa non riescono ad andare al tiro con Brown e Janning che scaricano la palla invece di tirare, se la ritrova tra le mani Carraretto che prova la bomba centrale, sbagliandola e comunque tirando fuori tempo massimo. C’è solo la consolazione, per Siena, di aver mantenuto il vantaggio canestri nel confronto diretto dopo il +2 dell’andata.
Ci è parso di intravedere dei segni di rinascita in una Mens Sana comunque pasticciona, e che ha gestito l’ultimo possesso in maniera assurda, è rientrato Hackett che ha mostrato di aver assorbito l’infortunio patito contro il Fenerbache, Eze ha retto il campo per 19 minuti catturando anche 9 rimbalzi dei quali 4 offensivi, Kangur ha confermato quello che di buono si sapeva di lui assumendo sempre più le sembianze di un simil-Stonerook. Le note meno liete vengono da Ress, ancora fermo ai box, dall’inutilizzo di Rasic (perchè????), da un Sanikidze balbettante che a certi livelli fa davvero fatica. Bobby Brown sta rifiatando dopo aver tirato la carretta per mesi ma Siena ha bisogno del suo play come dell’aria, ma ha bisogno di un uomo diverso rispetto a quello che ieri sera ha segnato 6 punti dal campo con ben 13 tiri!! Tanti minuti per Moss e Janning che hanno davvero dato l’anima, con il riccioluto americano che ha sbagliato un po’ troppo al tiro e il buon Matt che è stato uno dei protagonisti in negativo dell’ultimo possesso, ma il bianco statunitense a noi non è dispiaciuto, considerando soprattutto che questo è il suo primo anno a certi livelli. Alla fine dei giochi dobbiamo riconoscere che la Montepaschi ha pur sempre giocato alla pari con i campioni d’Europa in carica, ma è palese che troppi giocatori sono in debito d’ossigeno e i ritmi forsennati di coppa e campionato a Siena si stanno pagando un po’ troppo salati.
Tra gli ospiti solita partita da killer di Spanoulis che, pur in una serata non ottimale nella quale segna 7 punti dal campo con 11 tiri, mette a segno la tripla decisiva per la vittoria dei suoi. Canestri importanti sono venuti da Sloukas e da un Antic in grande vena nel tiro dai 6,75, come lui anche Papanikoloau è stato un cecchino preciso dall’arco e c’è da segnalare il solito Hines che, dal “basso” dei suoi 198 centimetri, riesce sempre ad imporsi sotto le plance tanto da risultare il miglior rimbalzista della serata con 11 catture.
Montepaschi-Olympiacos 67-68
Parziali: 18-17, 19-19, 17-13, 13-19
Progressione: 18-17, 37-36, 54-49, 67-68
SALA STAMPA
Bartzokas
Siamo molto felici di aver vinto su un parquet difficilissimo come questo, non sappiamo se sarà decisiva per la qualificazione ma si è trattato comunque di una grande vittoria. Sono partito con 3 guardie nel quintetto per via dell’assenza di Printezis, siamo stati comunque bravi ad adeguarci. Voglio fare i complimenti alla Mens Sana che è una squadra tosta.
Banchi
Peccato per certe amnesie nel secondo quarto che ci sono costate 6 punti, nel terzo periodo ci è mancato qualche fischio su certe nostre penetrazioni ma, nonostante tutto questo, siamo arrivati ad un solo possesso di distanza e a giocarci la partita fino all’ultimo secondo. Abbiamo l’amaro in bocca ma non dobbiamo dimenticare cosa abbiamo fatto per arrivare fino a qui. E’ stata una partita molto intensa con l’Oly che ce l’ha messa tutta perchè doveva vincere per poter continuare a sperare nei play off, noi siamo stati bravi a non cedere un millimetro. Ci è mancata, però, la lucidità nei momenti nei quali abbiamo costruito dei vantaggi importanti e siamo calati di concentrazione. Ora ci aspettano 2 trasferte, tra coppa e campionato, da vincere assolutamente per ritrovare il nostro ritmo in Italia e per giocarci fino in fondo le nostre possibilità in Europa. Questo girone di Eurolega è straordinario per equilibrio e per alto livello delle squadre.
Janning
Peccato davvero, in fondo ci è mancato un secondo, un solo secondo. Nell’ultimo possesso abbiamo difeso bene ma poi abbiamo gestito male la palla anche se il tempo era poco. Nell’ultimo quarto siamo stati più lenti e meno aggressivi rispetto ai precedenti, abbiamo peccato di intensità. E’ forse il nostro momento peggiore, con 4 sconfitte consecutive, ma ne usciremo e in questo senso sono importantissime le prossime due gare da vincere assolutamente a Caserta e in Turchia.
Kangur
Partita strana, decisa all’ultima azione, abbiamo giocato male l’ultimo quarto vanificando quanto di buono avevamo fatto fino ad allora nei primi 3 periodi. Le prossime due gare, ambedue in trasferta, sono fondamentali per ricominciare il cammino in campionato e per mantenere la seconda posizione in Eurolega. Paghiamo la stanchezza e gli infortuni ma con il lavoro usciremo presto da questa situazione.
MVP: Hines in soli 22 minuti di utilizzo va in doppia cifra per punti segnati, 10, e per rimbalzi presi, 11, chiude con 18 di valutazione.
WVP: Perperoglou disastroso con 0/6 dal campo e -7 di valutazione.
Alessandro Lami