ROMA – La solita ACEA Virtus Roma, solita perchè piega anche l’Umana Reyer Venezia ma non senza soffrire, s’aggiudica nell’inconsueto anticipo di sabato sera (manifestazioni pro-Papa Francesco I e Maratona in città docet), una gara sgorbutica, decisamente aspra e poco spettacolare ma che conferma le qualità del team di Calvani.
Inutile soffermarsi su questa squadra, autenticamente squadra con la “S” maiuscola, nella quale se cala il rendimento di uno sale automaticamente quello dell’altro (vedasi alla voci Czyz e Jones) e, soprattutto, se ci son problemi o rogne da risolvere lo si fa stringendo i denti e dandoci dentro con vigoria e convizione, in parole povere un grumo umano completo di ossa, carne e spirito applicato alla pallacanestro.

Tifosi veneziani al seguito
Questa sera Roma aveva molte cose “contro” come, ad esempio, il fatto che cabalisticamente parlando prima o poi ci sarebbe potuta stare una sconfitta casalinga contro una diretta concorrente in proiezione Playoff sulla base dei pronostici estivi che vedevano la Reyer accreditata di un posto quasi certo nella fatidica griglia post-season. Oppure un fisiologico abbassamento della soglia d’attenzione dopo la strepitosa prova di muscoli e di cervelli in quel di Siena, normale per un gruppo dall’età media giovane.
Invece niente, la Virtus non ha mollato nemmeno questa sera quando in molti al Pala Tiziano, specie sul 66-65 nel tiratissimo quarto periodo al 36°, pensavano che l’Umana avrebbe potuto fare il colpaccio meritando ampiamente, sia chiaro, il successo finale, sfuggito alla fine perchè probabilmente la voglia, la grinta, la determinazione dei padroni di casa ha prevalso su quella dei lagunari, lucidi e spietati ma alla fine sovrastati da una sontuosa fase difensiva dei capitolini nelle rotazioni proprio negli ultimi, decisivi possessi della gara che li induceva ad accellerare e quindi a sbagliare i tiri decisivi con Young e Clark.
Era una partita delicata per Venezia, perdere ancora dopo la cocente delusione subita domenica scorsa in casa all’overtime contro l’Olimpia Milano sarebbe stato pericoloso in ottica mantenimento ottava piazza in classifica ed allora un astuto Andrea Mazzon piazzava la sua squadra a zona, una buonissima match-up per quasi 37 minuti effettivi di gioco, ingrippando di fatto il motore dell’Urbe, smanioso di correre e di tirar giù dalla foga il palazzo e ad oggi quasi mai alle prese con il rebus “zona” se non per alcuni tratti di sporadiche pezzi di gara. Ottima la scelta tattico-strategico del coach veneziano: rallento la corsa di Taylor & Co. anche per salvaguardare il fiato dei miei senza Diawara e con Zoroski a mezzo servizio, li sfido a pensare ed a togliergli sicurezze in transizione il più possibile ed intanto limito i falli dei miei sperando nella buona vena realizzativa di Szewczyk e Clark.
Un piano perfetto per un delitto perfetto, peccato che, come spesso accade nella letteratura gialla, il delitto perfetto non la fa mai franca e così è stato anche stasera ma questa volta, onestamente, sarebbe stato giusto se fosse stato premiato con la vittoria perchè l’applicazione, la dedizione degli oro-granata nel dedicarsi a questa guerra di scacchi d’altri tempi avrebbe meritato miglior esito.
Dopo un primo periodo durante il quale Roma restava in gara aggrappata grazie alle prodezze di un incredibile Lawal (altra prova sublime del centro con 22 p.ti, 11 rimbalzi, 9 falli subiti e 32 di valutazione), letteralmente solo contro una Venezia fluida e ottima in attacco dove brillava Clark, ecco un secondo periodo nel quale i padroni di casa agguantavano gli ospiti grazie alle triple di Datome (17 p.ti alla fine e 20 di valutazione), mettendogli la museruola in attacco e di contro li costringevano a tiri forzati e con scarso equilibrio, morale della favola parziale da 19-7 e gara rimessa in carreggiata con vantaggio nel punteggio della sfida mai più mollata da Roma.
Dal terzo periodo in poi quasi un corpo a corpo, con Roma che provava ad allungare senza mai riuscirci ed una Reyer caparbia, cocciuta e quasi quasi sul punto di farcela come detto sul 66-65 a soli 4 minuti dalla fine. Una prova quindi molto positiva per i ragazzi di Mazzon con la coppia Clark-Szewczyk su tutti (22 p.ti per il primo più 19 di valutazione, 18 per l’ala polacca con anche 6 rimbalzi), e con un solidissimo reparto lunghi a dare la paga sotto la plancia alla Virtus, 36 a 33 per un dato statistico spiegato sì dalla lunga zona impostata in difesa ma che evidenzia la buona predisposizione dei lagunari anche ai secondi possessi sui rimbalzi offensivi, fattore inconsueto per l’ACEA che di solito stritola chiunque proprio sotto questo aspetto. Da rimarcare la prova di Rosselli, 9 rimbalzi ed 8 punti con anche 9 assist, a comprova che questo non più giovanissimo ragazzo stia maturando a questi livelli.

La panchina di Roma
Un’altra vittoria della Virtus quindi, meno roboante del solito ma che sa di terra, di mani sporche e di fiero carattere, una vittoria che però sia da monito per il futuro perchè sarà bene che i ragazzi di Calvani, come giustamente rimarcato a fine gara anche dallo stesso coach, prestino questa settimana ed in futuro maggiore attenzione ai giochi contro la zona: troppe difficoltà riscontrate nell’attaccarla e soprattutto molta lentezza nel giro-palla a troppi metri dal pitturato avversario con un’assenza totale di palla in post-alto, difficile battere una zona in questo modo. In questo compito non bene Jordan Taylor se non nel periodo finale ma sempre a sprazzi; non bene Oleg Czyz reo di un complessivo -5 di valutazione che si commenta da se in 14 minuti di campo; molto bene invece Bobby Jones, eversore della zona oro-granata in momenti delicati del match, autore di una tripla importante del terzo periodo ma anche tanta, tanta sostanza e meno ansia di fare e dimostrare come nel passato. Bene anche Lorant e D’Ercole mentre per Gigi Datome…..Fate vobis, il Capitano oramai non si commenta più per quanto si esprima in termini positivi e questa sera ha anche superato il muro dei 2.000 punti in carriera, ne sarebbero bastati appena 9 ma lui ha voltuo esagerare…
Primo periodo, sia Diawara che Zoroski in dubbio sino alla vigilia sono a referto ma Mazzon non li schiera, si affida al sempiterno Young con Clark, Rosselli, Magro e Szewczyk mentre Roma parte con lo stesso quintetto di Siena con il solo Czyz al posto di Jones. Subito Clark da tre con Venezia che poi va a zona creando qualche intoppo all’ACEA in attacco e Roma parte con le marce basse, ci pensa Lawal a sbloccare la Virtus, 2-3 al 3° e sarà un quarto da urlo per l’afro-americano. Szewczyk fa 0/2 dalla lunga, notiziona viste le medie recenti del polacco ma Roma ora difende meglio, è più reattiva con Lawal che stoppa Young in entrata. Czyz non ne vuol sapere d’iscriversi a referto mentre Clark imperversa. Anche Datome fa 0/2 dalla lunga, Lawal raccoglie un altro rimbalzo ma poi non converte il libero aggiuntivo, nel complesso 0/3 ai liberi. Ma la gara sembra per il momento un duello Clark contro Lawal, 6-7 al 5° e sono solo loro che segnano. Rosselli per Venezia e…Sempre Lawal con gioco da tre, 9-9 al 6°. Czyz ne commette troppe, Jones in campo per lui mentre Szewczyk fa centro dalla lunga, finalmente! Ancora Clark, 9-14 al 7°, Lawal…Ancora Lawal…Magro, dove sei? E Roma non difende come potrebbe, ancora Rosselli e Calvani chiama tempo sull’11-16 al 7°. Reyer sempre a zona, Hubalek in versione Jesus Christ Superstar fa fallo su…Lawal, sempre lui, fa 13 punti sui 13 a referto dell’ACEA e Venezia scappa, eccome se scappa, Roma fa troppi errori in attacco e viene punita giustamente da Hubalek più Clark e Szewczyk e Young, inframezzato da Goss, 15-25. Datome lenisce il passivo per l’ACEA dalla linea della carità ma anche stasera per Roma sarà dura mettere la testa avanti….Da annotare un violento battibecco tra Calvani e Lawal, messo a riposo al 9° dal tecnico romani e che non sembra abbia accettato di buon grado il cambio, nervi tesi in casa Virtus mentre Venezia vola sull’entusiasmo di un gioco fluido e preciso, dall’altra parte del campo Taylor invece non pervenuto, ecco lo scarto di 8 punti al primo intervallo, 17-25.

Fine gara positivo per Roma
Secondo periodo, sempre a zona Venezia, più che una 2-3 sembra una buonissima match-up che segue gli spostamenti dei giocatori più pericolosi in maglia bianca ma anche se Roma prende rimbalzi in attacco, da sotto sciupa molto, troppo, ora tocca a Lorant. Ma l’umore di Roma non è dei migliori, per fortuna Jones ruba palla e schiaccia, 19-25 al 12°. Riecco Lawal e Datome per uno spento Taylor e Lorant. Roma perde però palloni su palloni, la trappola di Mazzon paga buonissimi dividendi, Young in contropiede, 19-27. La Reyer non sta proprio dominando, è più Roma che sta facendo confusione (eufemismo..), in attacco ed ecco che a smentire il sottoscritto arriva in un amen prima Jones eppoi D’Ercole dalla lunga che portano i propri colori a -3, 24-27 con Mazzon che si vede costretto a chiamare il primo time-out. Per lui la nota positiva nel quarto è che al 14° i suoi non hanno ancora un fallo contro fischiato, bene. Entra Zoroski mentre Datome, dopo l’ennesimo tiro sbagliato di Venezia, segna in entrata ed è 26-27. Esce Magro che avrà gli incubi stasera a pensare al primo periodo di Lawal, ora l’ACEA sembra più sicura ma la zona dell’Umana è veramente dura da digerire, per fortuna dei padroni di casa la Reyer sta “sparando a salve” con anche tiri scriteriati adesso. Taylor finalmente segna dando il primo vantaggio ai suoi, 28-27. Marconato fa saltare Lawal ma poi commette fallo in attacco, niente da fare, l’Umana è in rottura prolungata e Mazzon fa giocare Rosselli mentre Lawal prima e dopo Datome in transizione dalla lunga regalano il +6 per la gioia dei tifosi romani, parziale da 14-0. Mazzon non ci crede, ancora tempo per lui ma se i suoi ragazzi non segnano più…Al 18°, sul 33-27 solo due punti di Bowers!! Ci pensa Kiki, sempre lui, dalla lunga a modo suo, Venezia riprende fiato ma un’altra tripla di Datome la ricaccia indietro, 36-30 al 19° mentre Marconato fa il suo secondo fallo in attacco. Goss si schianta (anche lui..), sul muro oro-granata nel pitturato nel lodevole tentativo di attaccare il ferro ma lo fa con poca energia e Clark segna in contropiede il suo diciassettesimo punto di due quarti da applausi nel complesso, termina 36-32 per Roma ma se l’ACEA vuole vincere questa sfida dovrà velocizzare e migliorare l’attacco alla match-up di Mazzon. L’Umana invece deve trovare il feeling con il canestro altrimenti è notte fonda, in difesa sta facendo bene.
Terzo periodo, Calvani riparte con il quintetto base, idem per Mazzon. Taylor fa il suo terzo fallo e subito dopo altro tiro non pulitissimo, Magro segna e siamo 36-34. Sembra l’inizio della gara, Szewczyk impatta, 36-36 al 22° e Roma è di nuovo in difficoltà. Se per Venezia ci pensa Clark, per Roma ci pensa Lawal, 38-36 ma la zona adesso è battuta da Datome da tre, idem Szewczyk che ha deciso di riprendere il discorso interrotto contro Milano domenica scorsa, 41-39 al 24°. Gli attacchi non sono belli a vedersi, specie Roma che balbetta e che non trova la chiave contro la match-up oro-granata. Sempre il polacco di Venezia, ancora pari nel punteggio ma s’accende Bobby Jones dalla lunga, 44-41 al 25°, bella prova per lui stasera. Altro 0/2 dalla lunetta però per Lawal, se mettesse a posto questo fondamentale….Però ora la Virtus difende bene, Magro perde il possesso ed ancora Lawal su assist di Jones. Va di tripla anche Goss eppoi Hubalek segna ma, subito dopo una persa in attacco, becca un tecnico clamoroso: Jones fa 2/2 dai liberi ma poi gli viene sanzionato un fallo in attacco, like Penelope! Ma si fa perdonare immediatamente, difende prima su Rosselli in entrata e in attacco segna da fuori, massimo vantaggio Roma al 28°, 53-45 con +8, Mazzon chiede tempo perché vuole fermare l’inerzia romana ma cambierà qualcosa? C’è Bulleri e Bowers adesso, al momento anonimi e c’è di nuovo Clark. Il time-out fa bene all’Umana, Rosselli fa coast-to-coast, 53-49 ma ci pensa Goss, 55-49 al 29°. Termina il periodo sui due liberi di Clark, 55-51, gara ancora apertissima e si prospetta un ultimo quarto accesissimo.
Ultimo periodo, l’Umana sempre a zona e la buca Goss da due, Rosselli lo copia strappando un bel rimbalzo sempre a Goss. Lorant segna e poi recupera, contropiede e segna Datome in transizione. Szewczyk tampona, 61-55 e se Lorant si vede beffare dal ferro, Young perde un comodo assist per siglare il -4. Ma ci pensa Denis Marconato a modo suo, lampi di classe cristallina in uscita dal blocco e comodo pallone nel cotone dalla lunetta, bravo! Lorant ancora con molta fortuna, 63-57 al 35° mentre Calvani rimette Lawal. Bulleri fa la voce grossa in difesa ma fa due falli in un amen, incredibile. D’Ercole fallisce dalla sua mattonella mentre il Bullo segna da tre, 63-60. Roma sembra stanca, difende con minor intensità e l’Umana ne approfitta con Bowers e Young attaccando il ferro dopo un bel canestro di Taylor, Calvani chiama tempo sul 65-64 al 36°. Al rientro in campo Goss forza e Venezia ha il pallone del sorpasso ma Datome induce lo sfondo a Szewczyk con una posizione magistrale. Taylor sbaglia ancora, anche Young però, la tensione è altissima ma Roma fa decisamente fatica ad iniziare i giochi, attacca da troppo lontano rispetto al ferro. Lawal dalla lunetta reduce da un 2/7 in serata e fa solo un canestro, 66-64 mentre sull’altro lato del campo Bowers va a caccia di guai, trovandoli. Poi Young dalla lunga per il vantaggio che sbaglia e lancia Taylor che segna con fallo, però non concretizza, 68-64 al 39°. Young si fa perdonare, 68-66 ma sempre Lawal, imbeccato da un acceso (finalmente..), Taylor, 70-66 ad un solo minuto alla fine. Mazzon chiede tempo, disegna un tiro ideale per Super Kiki che però sbaglia, Datome sigla un bellissimo canestro e finisce la gara nonostante, ironia della sorte, Clark riesca a metterla quando non serve. Applausi ancora per la grinta ed il carattere di un’ACEA che vince sempre anche quando non è particolarmente ispirata.
Sala Stampa
Mazzon
Complimenti ai miei ragazzi, han fatto una gran gara fatta di sacrificio e sudore, chiaro che non abbiamo vinto e che questo ci rammarica ma bravi tutti, ci abbiamo provato in tutti i modi anche se menomati ma ci abbiamo provato, la panchina ha fatto un gran lavoro, alla fine abbiamo avuto la chance ma non ce l’abbiamo fatta. Già, abbiamo sbagliato molti tiri buoni che alla fine potevano premiarci, peccato. La zona? L’abbiamo pensata in settimana con lo staff e siamo contenti di averla adattata al meglio ma peccato per non aver convertito la gran mole di gioco difensivo con la vittoria finale. Diawara? Chi gioca deve sempre dare il massimo, oggi lui non c’era ma va bene così, è ovvio che c’è amarezza, farà bene quando rientrerà con noi a pieno organico. Per i Playoff non cambia niente, siamo noi artefici delle nostre fortune.
Calvani
Gara difficile, lo sapevamo, ormai sappiamo che chi viene a Roma cerca il colpo e lo si vede mentre noi siamo obbligati a fare il risultato sempre. Questo ruolo non ci dispiace affatto ma è sempre complicato reagire, ma questi ragazzi sono veramente bravi.Gara molto difficile ripeto, han cercato di non farci correre con la zona e siamo mancati nell’esecuzione, troppa individualità e meno gioco di squadra, in post alto non siamo mai riusciti a giocarla e quindi abbiamo penato più di quanto fosse lecito. Bravo Goss con l’uso del pick’n’roll centrale, ha interpretato al meglio come dovevamo scuoterci e siamo poi andati meglio. Gara quindi non bella ma contava vincere e siamo contenti. In questa fase sarebbe una grande soddisfazione arrivare quarti, visto che ora siamo terzi ci fa piacere e la sconfitta di Milano è un problema loro. I nostri problemi contro la zona li avevamo previsti, se non avessi previsto come loro avrebbero giocato dovrei dare le dimissioni, semmai è vero che abbiamo penato a rimbalzo, per la prima volta abbiamo un saldo negativo e la cosa ci deve far riflettere, dobbiamo essere più concentrati anche perchè Venezia o squadre come Venezia, con maggiore cattiveria, possono punirci. Ma mi piace comunque elogiare il carattere dei ragazzi anche se dobbiamo aumentare i giri in allenamento, è probabile che Bologna domenica la riproporrà questa zona e noi dovremmo essere più pronti. Taylor? Una gara non all’altezza di quella ottima contro Siena ma non dimentichiamo che sta facendo progressi e che è ancora un rookie.
Datome
Beh, siamo contenti, stiamo sempre dando il massimo e non molliano mai, anche quando potrebbe accadere. Abbiamo cominciato male poi lentamente ci siamo sciolti e comunque complimenti a Venezia, ci ha fatto veramente penare, forse la squadra più organizzata che al momento ci ha creato puù problemi. Secondo posto? Stiamo calmi, viviamo alla giornata, gara dopo gara, al momento siamo contenti anche perchè vediamo entusiasmo attorno a Noi e questo ci fa solo che piacere. I 2.000 punti? Beh, ricordo i 1.000, al secondo anno di Roma quando non ero certo della conferma, questi me li gusto con maggior soddisfazione perchè questa squadra mi da delle certezze come spero di darle io a lei, abbiamo costruito un bel team e sono orgoglioso di farne parte.
ACEA VIrtus Roma – Umana Reyer Venezia 74-69
Parziali: 17-25; 19-7; 19-19; 19-18
Progressione: 17-25; 36-32; 55-51; 74-69
MVP: Air Lawal decolla anche stasera, una prova maiuscola. Bene anche Datome e Bobby Jones, finalmente! Per Venezia molto bene Clark e Szewczyk assieme a Rosselli.
WVP: L’altro polacco, quello di Roma, stecca clamorosamente. Con quel fisico potrebbe spaccare il mondo invece si perde a volte in un bicchier d’acqua, peccato. Malino il giovane Magro, ridicolizzato da Lawal ma il tempo è dalla sua parte eppoi Lawal quest’anno ha fatto piangere molti centri come lui…
Fabrizio Noto/FRED
5 Comments
Roberto
Solita cronaca competente e esauriente. Vedo che adesso Calvani punta a far arrivare Roma tra le prime quattro. Segno che l’obiettivo play off viene considerato ormai, giustamente, raggiunto. Un grandissimo risultato, visto che a giugno questa squadra rischiava di scomparire. Ho letto che Alberani è già al lavoro per la prossima stagione e mi pare una buona notizia. Mi auguro però che, sulla spinta dei risultati di quest’anno, qualche rinforzo lo si riesca a trovare anche a livello societario. Roma è una piazza che merita di più. Tornando alla squadra, non si riesce a capire a che punto sia l’inserimento di Aden. Con Venezia non ha strusciato campo. Capisco il timore di Calvani di non turbare equilibri faticosamente raggiunti con mesi di lavoro, però se la società ti compra un giocatore perchè dici che sei corto e le tue guardie danno segni di stanchezza, poi lo devi utilizzare. Anche perchè l’inserimento, per quanto graduale, deve per forza passare per il campo. Devi dare al giocatore la possibilità di conoscere come si gioca in Italia, il metro arbitrale, il modo di difendere. L’importante è che Aden sia pronto per i play off ma è anche importante che ai play off il reparto guardie non ci arrivi spremuto.
FRED
Grazie Roberto, è vero, i PO dovrebbero essere raggiunti ed anche da una posizione non da poco, partendo da dove si era partiti…Male che va da sesti, prima mi aspetterei un ritorno (certo), di Cantù ma anche di Milano. Siamo sinceri, se Roma arrivasse terza sarebbe un trionfo vero e proprio alla luce del calendario che adesso vede la Virtus a Varese ed a Sassari (vincere in Sardegna è quasi proibitivo per chiunque quest’anno), e ricevere mine vaganti ed in gran forma come Avellino, Brindisi e Montegranaro.
E’ ancora tutto aperto per la posizione quindi, godiamoci questo momento perchè Calvani & Co. se lo meritano tutto.
Per Aden…vedrai che s’integrerà, ci vuole un pizzico di pazienza e di tempo e vedrai che sarà pronto per i PO, ne sono sicuro.
Saluti
FRED
Davide
Sesti o terzi, pensando a dove eravamo a luglio e’ una cosa fantastica. Pero io dico che se c’e’ una squadra capace di vincere a sassari e varese quella e’ Roma. Contro sassari perche sotto canestro non li vediamo e se si blocca uno tra i dienere thornton perdono un bel po di potenziale offnesivo. Contro varese perche li abbiamo gia battuti e in coppa italia abbiamo tenuto fino alla fine, pagando qualche ingenuita e i falli. Saro un inguaribile sognatore e pure molto ingenuo, pero io voglio il primo posto. In ogni caso mi accontento…
FRED
A Sassari devi limitare i Fantastici 3 (Diener’s Connection e Thorthon), e difendere duro sul resto del roster, se ci riesci vinci altrimenti è impossibile.
A Varese puoi farcela ma non devi dar loro fiducia da tre perchè Dunston lo abbiamo sempre limitato molto bene, sperando che Sakota non rifaccia il fenomeno…
Per me va bene anche l’ottavo posto, sicuro…