SASSARI – Al PalaSerradimigni, al cospetto delle telecamere di Raisport, è andato in onda un bellissimo spot per la pallacanestro italiana. Sassari e Varese, giocando un match con un’intensità da playoff, hanno dimostrato di meritare la loro posizione in classifica. La Dinamo ha vinto la partita sul filo della sirena, grazie al buzzer beater di Bootsy Thornton. La Cimberio era riuscita con un guizzo, a riportare il punteggio a suo favore, nonostante l’assordante tifo del pubblico sassarese. Serata dalle mille emozioni. Prima il ricordo delle quattro vittime del terribile incidente di Muravera, poi la meravigliosa coreografia del Commando che mostrava Meo Sacchetti in versione profeta, che indica la via dello scudetto ai suoi ragazzi ed infine il minuto finale vietato ai deboli di cuore.
LA PARTITA
Dopo il doveroso minuto dedicato alle quattro vittime del terribile incidente in cui hanno perso la vita il tifoso della Dinamo Davide Prota, sua cugina Sara e i due figlioletti di lei Emma e Francesco, si inizia. La Dinamo cerca subito di strappare con un parziale di 9-2, che porta coach Vitucci a chiamare il time out e cercare di arginare i giochi Travis Diener – Tony Easley. Varese reagisce con un parziale di 5-0 ma Sassari trova il modo di far esplodere il PalaSerradimigni con un’imperiosa schiacciata di Ignerski (13-7). Il match si accende, e i due quintetti si sfidano dalla lunga distanza con Green e Drake Diener splendidi protagonisti. Il parziale si chiude con la Dinamo avanti di sole due lunghezze (21-18).
Varese alza l’intensità difensiva mentre per Sassari arriva subito una brutta notizia: il terzo fallo di Michal Ignerski. Subentra Dane Diliegro che dimostra nei due minuti di impiego, di non essere ancora pronto a giocare match di questo livello. Dunston approfitta della situazione e impatta sul 21-21. Le difese hanno la meglio sui rispettivi attacchi. Jack Devecchi bissa la stoppata di Brindisi e questa volta ne fa le spese niente di meno che Bryant Dunston. E’ sicuramente la giocata del quarto, che scivola via sui binari del perfetto equilibrio, con Brian Sacchetti che inchioda il punteggio, sulla sirena, sul 35-35.
Nell’intervallo entrano sul parquet i lavoratori della centrale elettrica di Fiume Santo, gestita dalla multinazionale tedesca E-On. Denunciano la vergognosa gestione del colosso dell’energia, che disattendendo le promesse di sviluppo della centrale, vogliono licenziare 120 dipendenti, malgrado lo straordinario utile che la gestione porta nelle casse della società. E’ uno dei tanti casi di sfruttamento del territorio sassarese a cui la politica non ha purtroppo messo un freno. Una delle vittime illustri delle mancate promesse della E-On è proprio la Dinamo, che attende ancora circa mezzo milione di euro di sponsorizzazione.
Al rientro dagli spogliatoi si assiste alla sagra dell’errore dalla lunga distanza. Gli ospiti fanno sognare la cinquantina di supporter arrivati in terra sarda, portandosi sul 46-39 con Dunston assolutamente padrone sotto canestro. Travis Diener non riesce a incidere per via di un problema alla coscia che lo limita fortemente. La Dinamo si aggrappa alle giocate di Drake Diener, che si erge a protagonista assoluto. Prima un 3/3 dalla lunetta e poi con una bomba tiene i biancoblù sulla scia della Cimberio, che chiude avanti alla sirena sul punteggio di 52-48.
I padroni di casa soffrono ma non mollano nonostante i due canestri dalla lunga distanza di Ere e Polonara. La bomba di capitan Vanuzzo sigla l’aggancio (59-59). Si gioca in una bolgia pazzesca e Varese si blocca. Sassari sprinta sul 70-63 dopo una bomba di Thornton. Time out Vitucci che ottiene subito importanti risposte dal solito Dunston e da Ere. La Dinamo non ha l’istinto del killer e non riesce a uccidere il match. Varese impatta con Banks sul 71-71 e Meo Sacchetti vuole parlare con i propri ragazzi. Ignerski firma il nuovo vantaggio sassarese (72-70), tremano le mani di Green e Drake Diener che ottengono entrambi un 1/2 dalla lunetta. Sul 74-72 per i padroni di casa Ignerski spende fallo su Dunston che sbaglia il secondo libero. Sul rimbalzo si avventa Sakota che spedisce sul ferro, ma arriva ancora Dunston per il +1 Varese (75-74). Time out Dinamo, con Meo Sacchetti che cerca di disegnare l’ennesimo buzzer beater della storia biancoblù. Sulla rimessa Sassari rischia di perdere tre volte il pallone, che arriva nelle mani di Bootsy Thornton che con freddezza glaciale sigla il canestro della vittoria. Finisce 76-75 per Sassari. Pubblico in delirio e applausi per tutti.
Sala Stampa
Sacchetti
É stata una partita particolare, non ci sono entrati tiri facili, ci siamo un po’ innervositi e abbiamo forzato. Brutto terzo quarto, siamo invece andati bene nell’ultimo. Abbiamo vinto sull’ultimo tiro, mentre avevamo perso di un punto a Varese sbagliando l’ultimo tiro, perciò fate voi. Guardiamo le cose positive, è stato molto importante un ultimo periodo di grande intensità. Ci fa ben sperare, perché se teniamo questi standard, potremo far bene in futuro. Se mi chiedete se firmerei per una finale scudetto tra noi e Varese vi chiedo dove devo firmare. Sarebbe bello sfidare Varese, noi e loro siamo belli da vedere quando giochiamo al meglio, ma molte volte quando si è belli, non si arriva sino in fondo. Io quando giocavo a Varese, ed eravamo davvero belli, alla fine non ho vinto. Nei playoff speriamo di far più canestro.
Vitucci
É stata una gara molto intensa, quando abbiamo commesso errori difensivi la Dinamo ci ha punito, ma questo lo sapevamo. Il bicchiere per me è comunque mezzo pieno, anche se c’è sicuramente del rammarico. Abbiamo lottato sino all’ultimo possesso su un campo davvero difficile come ci aspettavamo. Qualcuno dei miei sta recuperando la migliore condizione, alla fine ha risolto un giocatore come Bootsy Thornton, ora testa alta e andiamo avanti. Loro sicuramente in circostanze come il finale di oggi sono certamente più scafati di noi. La strada è ancora molto lunga e fino al termine del campionato può succedere ancora molto
Bruno Cerella
Perdere così fa male, anche se si potrebbe vedere il bicchiere mezzo pieno. Sapevamo che era una partita dura ma siamo arrivati a giocarci il match sino all’ultimo, in un campo molto caldo contro una squadra che gioca molto bene. Abbiamo dimostrato sia noi sia la Dinamo di meritare la posizione che occupiamo. L’ultimo minuto di gioco è stato molto bello, ma in queste occasioni giocano un ruolo determinante troppi fattori, con la fortuna in primis. E’ andata bene a Sassari e dobbiamo prenderne atto. Io sono molto soddisfatto di aver giocato tutti questi minuti e di aver dato finalmente il mio contributo alla squadra, dopo una settimana in cui ho lavorato senza problemi.
Bootsy Thornton
E’ stata una partita durissima, molto simile al match dell’andata. Abbiamo fatto tanti errori e concesso troppi rimbalzi offensivi, basti pensare all’ultima azione loro con Sakota che ha preso il rimbalzo e Dunston ha fatto canestro. Siamo stati fortunati all’ultimo possesso ed è andata bene. Anche se non sono stato bene, questo non importa. Varese non può stare a vedere quali sono le mie condizioni. Nell’ultimo possesso sono stato molto fortunato a trovare il canestro dopo che la palla mi è arrivata da Drake. Nei playoff, con le squadre che alzeranno la pressione difensiva, non sarà facile ripetere le prestazioni offensive del campionato. E’ sbagliato pensare di poter sempre raggiungere quota 100. Dobbiamo pensare di giocare una partita alla volta.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Cimberio Varese 76-75
Parziali: 21-18; 14-17; 13-17; 28-23.
Progressione: 21-18; 35-35; 48-52; 76-75.
Mvp: ManDrake Diener e Bryant Dunston. Protagonisti annunciati. Il primo si carica sulle spalle la Dinamo nei momenti più difficili del match. Il secondo è devastante sotto canestro.
Wvp: La Dinamo ha ufficialmente un problema sotto canestro. Tony Easley sembra non avere più la fame che lo portava a giocare i match con un’intensità straordinaria. Il suo sostituto naturale Dane Diliegro ha dimostrato più volte di non poter competere a questi livelli. Vedere i fondamentali di Vanuzzo e la determinazione con cui gioca i minuti decisivi, rafforza i concetti sui due.
Marco Portas