E’ triste, davvero triste, trovarsi a fare la presentazione di una partita che sul campo varrà davvero poco, mentre fuori può fare la differenza. La voce di un giornalista è quella comunque che deve riferire i fatti e qui, a dirla tutta, sembra di essere avanti ad un bollettino di guerra. Tra problemi fuori dal campo, che svariano dalle camere dei bottoni alle tribune, passando per lo spogliatoio, e problemi, magari più all’ordine del giorno, sul campo, come magari un infortunio, la sfida del Palamaggiò sembra quasi passare fuori dal radar dell’attenzione collettiva. E forse i due punti contano realmente poco, visto che entrambe le squadre, per quel che concerne l’aritmetica della classifica, sono salve e, seppur distanti solo 4 punti all’ottavo posto occupato dall’Umana Venezia, ultimo pass per la post season, sembrano più intente a garantirsi un futuro più roseo all’orizzonte (o nel caso di Caserta evitare il tracollo).
Partendo dalla squadra ospitata, cioè l’Enel di coach Piero Bucchi, storicamente vittorioso a Caserta, è in crisi da 6 partite, coronate da altrettante sconfitte, ma cosa ben peggiore è in rottura con il suo pubblico. Le gare in casa, nelle ultime settimane, per il pubblico pugliese sono finite ben prima della sirena finale, con un palazzetto che negli ultimi minuti, quello che sono soliti essere definiti di garbage time, vedeva solo pochi intimi a seguire le fasi finali del gioco. Una cosa che si crede non interessi ai giocatori, ma che invece, come si emerge con chiarezza dalle parole di Bucchi nella conferenza stampa pre gara, ha fatto storcere il naso ai coloured in maglia biancazzurra, che erano comunque orgogliosi di aver portato la matricola Enel prima ad una salvezza tranquilla, poi anche alla Coppa Italia, dove solo una partita assurda di Sassari l’aveva eliminata. E forse la posizione dei giocatori è tutto sommato condivisibile. Il clima però tra i ragazzi pugliesi è teso, con un rapporto che sembra essersi deteriorato nella chimica di squadra, con Reynolds e Gibson più dediti al gioco individuale che non al benessere della squadra. Chissà che a pesare non possa essere anche la scelta societaria di congelare il 50% degli stipendi agli atleti, una notizia che di sicuro scuote l’ambiente. Guardando al campo direttamente,Viggiano non sarà della gara per un infortunio che dovrebbe tenerlo ai box per altri 15 giorni.
Guardando in casa JuveCaserta si è passati dall’idillio a dir poco miracoloso della vittoria in quel di Cantù targata Marzaioli al baratro dell’ultimo canto del cigno. Il personaggio bivalente di Galimberti, accolto come salvatore della patria prima e ora, tiratosi indietro senza aver versato quel bonifico (che fonti giornalistiche nazionali volevano bloccato a Malta) e non intervenuto nel Cda straordinario di questa settimana, e divenuto quindi carnefice, ha lanciato la più profonda crisi che fa tornare la Juve sull’orlo del baratro, senza un futuro. Tra le aspettative ottimistiche di chi spera che la vicenza, ora in mano alla magistratura, possa risolversi in maniera comunque positiva, e quelle più pessimistiche di chi pensa che sia a breve da scrivere la parola fine, la gara con Brindisi sembra quasi un intermezzo di poco conto. Il settore legale della Juve, oltre però per la citata questione societaria, è attivo anche nei confronti di Akindele, che in questa settimana non si è allenato e non farà parte del roster che scenderà in campo. Tra le sirene europee che lo volevano qui e là per giocare i playoff, nonchè qualche tweet più che equivoco a Nic Wise, il play che ha iniziato a Caserta la stagione, il futuro del nigeriano anche nell’immediato sembra oramai lontano dai lidi casertani. E ciò sembra incastrarsi perfettamente con la corsa al minutaggio italiano che frutta il premio della lega: saranno a giocarselo Juve e Virtus Bologna, con una sorta di status quo di rispettare le gerarchie in rotazione. Caserta però, che quindi non avrà Akindele, in vista della gara contro l’Enel potrebbe fare a meno, come con Cantù, di Zigy Jonusas, alle prese con un problema alla caviglia, e quindi di stranieri potrebbe avere solo Jelovac e il passaportato Mavreides. Squadra tutta italiana, quindi, quella agli ordini di Pino Sacripanti, con Gentile, Maresca, Mordente e Michelori, cui si aggiungeranno i giovani Sergio, Marzaioli, Cefarelli e Marini. Di certo non un biglietto da visita importante.
Sembra che il campo e i suoi due punti siano superflui, ma, come credo sosterrebbero anche dalla sponda opposta, onorare il campo fino alla fine e lottare per tutti i 40 minuti è dovere di chi veste una divisa di una squadra qualsiasi. Speriamo quindi che il campo possa regalarci una partita bella e ricca di spettacolo, provando a spegnere l’interruttore da quelle vicende extracestistiche che non fanno altro che imbruttire questo sport.
Precedenti: JUVECASERTA – ENEL BRINDISI 5-5 (4-0 a Caserta)
Si Gioca al: palamaggiò di Caserta, domenica 7 aprile ore 18,15
Arbitri: Cicoria, Giansanti, Ramilli
Domenico Landolfo