
Gigi Datome festeggiato a fine gara contro Cremona. Fotoinazione.it
ROMA – Riusciranno i nostroi eroi dell’ACEA Virtus Roma a battere l’antagonista di turno, al secolo l’ENEL Brindisi ed a riprendere così il felice cammino con l’obiettivo di difendere e consolidare il tanto agognato terzo posto in classifica? Dal genio di Eduardo De Filippo, maestro del teatro popolare napoletano ma icona oramai della storia scenica italiana, nasce molti anni fa una frase che diverrà anche proverbio oramai nelle zone vesuviane e cioè “Ha da passà ‘a nuttata“, a significare che prima o poi la notte finirà ed arriverà di nuovo il sole sulle sponde del Tevere. Ma l’avversario da battere a tutti i costi domenica appartiene al momento ad una tipologia di squadra da prendere con le molle by definition, cioè quelle squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato e che quindi giocano in scioltezza, una situazione molto simile alla Sidigas Avellino di due turni fa sebbene gli Irpini cullassero ancora qualche chamces di Playoff (troncata poi domenica scorsa da Reggio Emilia). Prevarrà perciò la voglia di vittoria capitolina o la capacità dei ragazzi di Bucchi di non dover sentire nessuna scimmia sulle spalle e quindi di dare il meglio senza alcun tipo di pressione?
ACEA Virtus Roma
Due trasferte consecutive, due brutte sconfitte per la squadra che prima di Varese e Sassari aveva il secondo miglior record della Lega in tema di vittore esterne, intervallate dalla pessima esibizione con pari sorti in casa contro Avellino. Certo, perdere contro rispettivamente la prima e la seconda in graduatoria (con la possibilità però di strappare ai sardi il secondo gradino del podio battendola a domicilio domenica scorsa), ci può stare ma le modalità delle sconfitte han lasciato l’amaro in bocca perchè la Virtus by Calvani-Alberani-Carotti non la si è quasi mai vista in azione, se non a sprazzi, per come la si era ammirata. E se mentre a Varese l’Armata Vitucci ha avuto il merito di sfoggiare una difesa al fulmicotone, riservando poi lo stesso trattamento pitonesco alla “povera” Milano sette giorni dopo stritolandola senza pietà, a Sassari la Dinamo non ha proprio opposto alla Virtus Roma una difesa insormontabile, anzi, basta rivedere mentalmente il primo periodo della gara del Palaserradimigni ed osservare come un’ACEA più lucida ed attenta avrebbe messo in carniere un pò di punticini fra se e gli avversari, mettendo sotto pressione una Dinamo reduce da tre sconfitte consecutive.
Una Virtus quindi in evidente crisi di gioco offensivo (non dimentichiamo i miseri 66 punti in casa, al termine dei tempi regolamentari, nella sconfitta contro l’Avellino di Lakovic), ma anche di atteggiamento errato in difesa, quello che sino a ieri era un pò il marchio di fabbrica di questa ACEA. Immolato su questo altare il somalo-americano Faisal Aden, troppo svagato e restio ad applicarsi a dovere spalle a canestro e quindi educatamente messo alla porta, la Virtus Roma versione Sassari è apparsa senza grinta e senza quella necessaria concentrazione indispensabile per arginare le bocche da fuoco da tre della Dinamo le quali, senza neanche farsi pregare più di tanto, hanno ringraziato e portato a casa il bel regalo ma senza demeritare: impensabile superare il Banco di Sardegna se non si presidia a dovere la linea dei tre punti e se non si difende uno contro uno allo spasimo, quello cioè che s’era visto nel match dell’andata al Pala Tiziano.

Calvani a rapporto con i suoi. Foto Guariglia
Terza sconfitta consecutiva, mai accaduto in stagione ed ora arriva l’ENEL Brindisi leggera come non mai, squadra come Avellino da prendere con le molle e con l’obbligo ed il dovere di vincere, non di convincere perchè questa squadra ha già fatto vedere cosa può fare se gioca come sa. Ma bisogna ritrovare la concentrazione e la voglia di darsi da fare in difesa anche se pretendere da alcuni profili così giovani, Lawal e Taylor su tutti, una continuità di prestazione è chiedere probabilmente un qualcosa che al momento non riescono a dare. Non è una Virtus Roma stanca fisicamente, nonostante l’apporto di Aden sia stato quasi nullo, ma lo è mentalmente perchè se si rivede ad esempio a Sassari il Jones d’inizio stagione, involuto e nervoso a battibeccare con avversari ed arbitri, allora i dubbi sono già fugati e Jones, tanto per intenderci, non è certamente un rookie.
Ma da dove proviene questa tensione o se preferite questo calpestare il campo di gioco senza più l’opportuna concentrazione? Effettivamente sembra che l’aria attorno e dentro alla squadra sia cambiata ed i motivi sono facilmente identificabili. Molti, troppi rumors di mercato a 360° sui giornali e sul web attorno a questa Virtus Roma per non pensare che anche queste parole, queste chiacchiere non abbiano poi inciso sul campo. La gioia di palleggiare e tirare a canestro non ha eguali ma se lo fai con l’animo leggero è un bell’andare, farlo con dubbi e punti interrogativi nella testa è decisamente un’altra cosa. Il Presidente Toti non si sbilancia, nulla trapela, occorrerebbe un rafforzamento proprio in vista dei Playoff e qualcosa si sta facendo ma al momento Alberani non dice nulla, idem per Calvani (ma proprio oggi, in basso leggerete qualcosa d’interessante, ndr), e Carotti. Staremo a vedere ma sprecare questa stagione come quella del potenziale ritorno nel giro che conta, quantomeno in Eurocup, sarebbe un vero peccato.
Dopo Brindisi sarà il turno di due squadre simili a questa ENEL nell’indole: Biella fuori casa e Montegranaro al Pala Tiziano, squadre da dover domare e battere per tenere a tutti i costi il terzo posto, quindi pile nervose da ricaricare anche perchè le avversarie potranno agire con la minima pressione nervosa e vorranno anche mettersi in evidenza, la stagione per loro è terminata e strappare un buon contratto per la prossima stagione è cosa buona e giusta. Tre banchi di prova importanti e che diranno anche come potrà presentarsi l’ACEA alla tanto agognata (e quasi sognata a luglio 2012), post-season ma senza dimenticare da dove si era partiti.
Ecco infine le dichiarazioni di Marco Calvani raccolte da Alessio Teresi nella consueta conferenza del sabato:
“Veniamo da un periodo non felicissimo con 3 sconfitte di fila (di cui 2 fuori casa con disavanzi non comuni per noi e quella al supplementare contro Avellino), a cui non siamo abituati. Ritengo che questo periodo non buono sia dovuto a piccoli particolari ma sono sereno e consapevole del lavoro fatto in questi 8 mesi e garantisco che la squadra non ha la pancia piena.
Malgrado tutto siamo ancora al terzo posto e mantenerlo dipenderà solo da noi pensando soltanto alle nostre 3 partite che chiuderanno il Toreno regolare e non aspettandoci regali dagli altri.
ENEL Brindisi
E’ stata una delle più belle espressioni di gioco in questa stagione evidenziando che, tutto sommato, Piero Bucchi non è cosi malaccio a gestire una squadra di basket. Uscito due anni fa dal tritacarne milanese, l’ex-allenatore della Virtus Roma battuta a Forlì in Coppa Italia nel 2007 da Napoli ha fatto un buon lavoro considerando l’anno scorso, cavalcata vittoriosa in Lega Due, e l’anno in corso. Sarà, si potrà facilmente obiettare, ma andiamo a vedere quanto ha speso Fernando Marino onde evitare lo stesso andamento dell’anno scorso, quello del ritorno in Lega A che vide i pugliesi ripercorrere mestamente indietro il percorso dalla Lega Due alla A dopo aver assaporato la prima classe, se lo vediamo da questa ottica è complesso dire se sia andata bene o male.

Jerai Grant – Brindisi
Investimenti corposi, come Venezia o Reggio Emilia, ma nessun Playoff. Male allora, e chi vuol vedere il classico cristallo mezzo vuoto e non mezzo pieno, parla di una squadra troppo, troppo discontinua nell’arco dei 40 minuti di ogni gara. Dipenderà forse dal fatto che non c’è un vero e proprio playmaker nel roster se non Fultz ma ottime guardie/play come Gibson e Reynolds che però, quando la palla scotta o quando c’è da gestire le situazioni avverse, fanno fatica ad indicare la strada maestra? All’andata contro Roma, l’ENEL sciorinò un bel basket con un ottimo Jeff Viggiano travestito dall’Antonello Riva dei bei tempi, poi il black-out nel quarto finale e sconfitta a premiare una Virtus Roma rocciosia e convinta dei propri mezzi.
Per chi invece vuol vedere il bicchiere mezzo pieno c’è la qualificazione alle F8 di Coppa Italia ma ammette che è vero, Brindisi ha un solo vero play come Fultz che per puntare in alto è un poco ma che la coppia Gibson-Reynolds in azione, da sola valga la pena del biglietto. Numeri importanti per le due frecce nere: Jonathan Gibson è addirittura il secondo marcatore della Lega con 19,1 punti di media mentre Scottie Reynolds è nella Top 5 della Lega nella classifica dei recuperatori di possessi, 2 a partita e senza disdegnare Cedric Simmons, il centro che esattamente come il futuro dirimpettaio domenicale Gani Lawal, colleziona 1,3 stoppate a gara.
Una Brindisi inoltre miglior quinto attacco in assoluto della Lega con 80,9 punti di media e con ben 9,2 possessi recuperati sempre a partita. Non male quindi in assoluto ma come ben si sa, la differenza è fatta dai dettagli è questa ENEL è sempre andata a tre cilindri più di una volta non portando a compimento l’opera di mantenere l’ottavo posto conquistato a fine gennaio, valido appunto per la Coppa Italia. Ma in città c’è entusiasmo perchè comunque restare nella massima espressione nazionale è sempre una gran soddisfazione.
Playbook della gara? Molto semplice: se Brindisi corre Roma correrà pure, sarà quindi una sfida di agilità ma l’ACEA può contare su di una batteria impressionante nel pitturato quando c’è da farsi valere a rimbalzo (la prima nella Lega con 37 rebounds), perciò Brindisi dovrà insistere dentro l’arco, la sua media è molto buona (56,2%, la seconda del campionato), mentre da fuori l’arco è disastrosa (tredicesima con il 33%). Attenzione però, come menzionato prima, alla testa leggera ed alla voglia di mettersi in evidenzia, ci sono anche Robinson e Grant da tenere d’occhio.
Precedenti: non cè scampo per i biancoazzurri di Puglia in terra romana, 3 partite nessuna vittoria.
Si gioca: Pala Tiziano di Roma, ore 12:00 domenica 21 aprile. Diretta La7d e SPORTITALIA
Arbitri: Lo Guzzo-Chiari-Biggi
Fabrizio Noto/FRED