Penultima partita casalinga di regular season per Milano, che si trova ad affrontare il fanalino di coda Biella, che arriva al Forum priva di motivazioni.
Dopo la sconfitta di Varese, parlare per l’ennesima volta di ripartenza suonerebbe come una stonatura per Milano, mentre Biella deve salvaguardare più il proprio futuro, rispetto al presente.
Angelico Biella. La squadra piemontese è ultima e staccata di sei lunghezze da Pesaro e Bologna, dimostrando di non essere mai riuscita a trovare il bandolo della propria matassa. Proprio venerdì, riconosciuta la fine delle speranze di salvezza, è stato liberato il cavallo di ritorno Pinkney che, dopo undici partite ad un buon fatturato statistico, è andato a chiudere la stagione in Turchia al Trazbonspor. Questo cameo dell’americano, conferma quanto fossero poco chiare le idee della società sulla stagione e quanta precarietà economica abbia investito la squadra.
La trasferta di Milano non ha valenza ai fini della classifica e sembra difficile che possa arrivare un sussulto d’orgoglio per chiudere positivamente la stagione.
Così l’assistant coach Viola presenta il match: “Milano è una squadra di altissimo livello e dalle grandi doti fisiche e tecniche. Marques Green è il loro leader, capace di mettere in ritmo i compagni e di costruire gioco per la squadra, soprattutto attraverso il pick&roll con i lunghi o gli scarichi per le conclusioni da fuori dei tiratori. La batteria degli esterni è forse quella più talentuosa di tutto il campionato: Langford, Gentile, Hairston, Basile e Fotsis sono tutti ottimi finalizzatori e nello stesso tempi bravi nell’uno contro uno, difficilmente contenibili per via della loro stazza. I lunghi riescono a coniugare perfettamente qualità e quantità, in quanto in grado di giocare sia dentro l’area, che spalle a canestro, che fuori dall’area. Nel complesso Milano sta disputando una stagione fatta di alti e bassi, in cui ha lasciato sul campo diversi punti, non di certo per mancanze tecniche. Il nostro grande impegno e la capacità di sfruttare ogni occasione che ci daranno saranno le chiavi per poter competere alla pari contro una formazione che cercherà a tutti i costi i due punti in ottica playoff”.
EA7 Emporio Armani Milano. L’ennesima scoppola subita nel derby di Varese ha incupito ancor di più i tifosi che, dopo le vittorie con Sassari e Pesaro, pensavano di poter rialzare un pò la testa in vista dei playoffs. In quaranta minuti si sono risvegliati bruscamente, così come i giocatori e la società, dall’ennesima illusione stagionale.
In settimana si è fermato Ioannis Bourousis per un’infiammazione al ginocchio che lo terrà fuori per un tempo ancora da definire. Per questo, si è corsi ai ripari firmando in volata il centro inglese Pops Mensah-Bonsu, per coprire il buco lasciato dal greco. Ennesimo nome importante alla corte di Scariolo, che ha tutta l’impressione di non essere la soluzione ai mali psicologici e tecnici dei biancorossi, che ormai si stanno trascinando mestamente verso i playoffs e un probabile finale di stagione anticipato. Non sembrano esserci antidoti al male di vivere di questa squadra, che, se sarà capace di complicarsi la vita anche contro Biella, raggiungerebbe davvero il punto più basso di anni d’insuccessi.
“Giochiamo una di quelle partite che finora non sempre abbiamo affrontato psicologicamente nel modo giusto. –ha detto coach Scariolo– Già questo è un motivo sufficiente per presentare l’approccio mentale corretto. I playoffs si stanno avvicinando e ci aspettiamo una crescita nello sforzo difensivo, individuale e collettivo. Debutta Pops Mensah-Bonsu e contiamo possa già darci qualche minuto pur avendo svolto solo due allenamenti con la squadra”.
Precedenti: 17-12 per Milano, con 10-4 nel capoluogo lombardo.
Arbitri: Saverio Lanzarini, Gabriele Bettini, Evangelista Caiazza.
Si gioca al Forum di Assago il 21-04-2013 alle ore 18.15
Simone Mazzola