BRESCIA – Gara 1 dei play-off, si inizia finalmente a fare sul serio. Brescia chiama e i bresciani rispondono, portando oltre 2.200 persone al palazzetto nonostante la diretta televisiva RAI che generalmente ha l’effetto di decimare i presenti dal vivo. Buona anche la presenza dei supporters forlivesi. Parola al parquet, dove la Centrale del latte Brescia schiera Fernandez, Jenkins, Giddens, Barlos e Brkic. La Gamberi Foods Forlì risponde con Spencer, Roderick, Musso, Natali e Soloperto.
A far capire che non sarà una partita come le altre lo dimostra il fatto che ad aprire le danze è proprio il discusso ex Bernardo Musso, subissato dai fischi di quello che fino a un paio di stagioni or sono era il suo palazzetto. Per la squadra di casa è Fernandez a guidare i suoi, nell’insolita veste di realizzatore. Anche Barlos ha la mano particolarmente calda e la Leonessa fugge così sul 12-6 a metà del primo quarto. Brkic in difesa è monumentale ed inizia a farsi sentire anche in attacco portando rapidamente Brescia sul 21-6. L’attacco forlivese è inchiodato e si sblocca solo dopo 5 lunghissimi minuti di astinenza quando mancano 47 secondi al termine del quarto. Il break bresciano è comunque di quelli pesanti e i ragazzi di Martelossi vanno al primo riposo sul risultato di 23-8 con Fernandez già a quota 11 punti e 3 palle recuperate.
Nel secondo quarto Brescia si specchia troppo e Forlì lentamente recupera fino al 23-12. I romagnoli però seguendo il filone del primo quarto hanno grossi problemi con le palle perse che ne condizionano il rendimento e i padroni di casa ne approfittano per riportasi così sul 29-15. Capaci però di uno splendido alley-oop sull’asse Spencer-Roderick la Gamberi Foods si riavvicina fino al 29-20. Fernandez dall’altro lato fa pentole e coperchi e lasciato solo dalla difesa forlivese piazza indisturbato il 34-20. I romagnoli reagiscono nel pitturato con le schiacciate di Roderick e Tessitori. Tanta aggressività però costa il terzo fallo sia a Soloperto che a Tessitori. Giddens ne approfitta per mostrare di essere anch’esso capace di grandi schiacciate e trascinando i biancazzurri sul 40-26. Con grande caparbietà gli ospiti approfittano della lunga permanenza in panchina del play bresciano Fernandez gravato dalla situazione falli e si riportano sotto la doppia cifra sul 44-37. La leonessa però riesce a dare un’altra zampata prima del canestro di Simeoli sulla sirena e le squadre vanno così al riposo lungo sul punteggio di 48-39. Incredibile l’incostanza di Forlì che realizza solo 8 punti nel primo quarto e ben 31 nel secondo. Più costante Brescia che nei due parziali ne piazza 23 e 25. Mattatore del secondo quarto è un grande Terrence Roderick autore di 14 punti e 7 rimbalzi.
Nel secondo tempo le due squadre si rispondono colpo su colpo e il vantaggio bresciano continua ad oscillare intorno ai 10 punti di vantaggio. Spencer dalla lunga distanza colpisce a ripetizione e riavvicina i romagnoli fino al 57-49 e nonostante il quarto fallo di Soloperto i ragazzi di coach Dell’Agnello continuano a macinare gioco e punti, trascinati dai loro americani. Spencer è “on fire” e Roderick regala numeri d’alta scuola e la Gamberi Foods ritorna sotto fino al 59-53. Nel pieno della rimonta forlivese però Musso la combina grossa facendosi cacciare per un colpo proibito su Barlos e gravato di cinque falli si avvia al tunnel degli spogliatoi fra i fischi assordanti del palazzetto San Filippo che già non lo aveva in simpatia. La leonessa torna quindi a riprendersi la doppia cifra di vantaggio sul 64-53. La situazione falli non aiuta Forlì, già in bonus da tempo e con Tessitori che abbandona la contesa per il quinto fallo personale. Brescia in attacco non sbaglia più nulla e prende il largo, allungando così fino al 83-63, risultato che archivia il terzo quarto su un +20 che sa già di vittoria finale.
Il quarto finale risulta così essere un lungo garbage time dove l’intensità e il livello del gioco ne risentono notevolmente e dove entrambe le squadre non riescono più a segnare, tanto che il punteggio non si schioda dal tabellone per i primi 3 lunghissimi minuti di gioco. Il quinto fallo di Soloperto che va ad accomodarsi fuori insieme a Musso e Tessitori, sguarnisce così completamente l’area forlivese. Gli attacchi sono arrugginiti e dopo oltre cinque minuti di gioco il punteggio è ancora tristemente fermo sul 87-66. La bandiera sul pennone forlivese è bianca già da molti minuti e la Centrale del latte che gioca ormai con tutte le riserve in campo, dilaga senza alcuna pietà fino al 90-66. Coach Martelossi mette in campo anche i ragazzini Dalovic e Vinati che hanno così l’irripetibile occasione di scendere in campo per una partita di play-off di LegaDue. La partita ormai non ha veramente più nulla da raccontare e si aspetta solo la sirena finale. I cento punti richiesti dal San Filippo alla fine non arrivano ma si riesce a far segnare anche i ragazzini Vinati e Dalovic. Alla fine si chiude sul 99-70 con Giddens autore di 22 punti, 6 rimbalzi e 28 di valutazione, Jenkins con 21 punti, 7 rimbalzi e 21 di valutazione, Fernandez con 15 punti, 6 recuperi, 8 assist e 23 di valutazione, Brkic aggiunge 13 punti ad una Brescia che va a segno con 11 dei 12 giocatori a referto e l’unico a secco Andrea Scanzi ha comunque la capacità di prendere 7 rimbalzi in 10 minuti di utilizzo. Per Forlì ennesima doppia-doppia di Terrence Roderick che chiude con 23 punti, 10 rimbalzi e 31 di valutazione, mentre per Spencer 21 punti e 21 di valutazione. Bene anche Natali con 11 punti e 7 rimbalzi.
Il San Filippo si dimostra dunque un fortino inespugnabile, dove nessuno ha saputo vincere quest’anno e dove Brescia stasera riesce a scacciare i fantasmi del recente passato delle partite stagionali contro Forlì, ma soprattutto acquisisce la consapevolezza di essere forte, al punto tale da non temere rivali se gioca come riesce a fare in queste occasioni.
In sala stampa il coach della Gamberi Foods Forlì, Sandro Dell’Agnello argomenta: “La partita si è decisa nel primo quarto dove per colpa mia abbiamo sbagliato l’approccio della gara. Abbiamo avuto un barlume dove siamo quasi riusciti a rientrare. Poi le espulsioni e gli episodi ci hanno lasciato senza giocatori viste appunto le espulsioni di Musso, Tessitori e Soloperto e l’infortunio alla spalla di Semioli. Brescia ha strameritato di vincere e oggi ci ha surclassati, i play-off però hanno il bello che anche se siamo stati surclassati siamo solo 1-0 e martedi si riparte da zero. Mi hanno detto, ma io non ho visto, che Barlos ha sputato a Musso che poi ha reagito. Semioli forse ha chiuso qui la stagione perché ha una sospetta lussazione alla spalla. Stasera abbiamo visto una squadra determinata contro una squadra troppo naif. Ora dobbiamo resettare e credo che comunque possiamo giocarcela”.
Il coach della Centrale del latte Brescia, Alberto Martelossi dice: “Io non ho visto nulla dell’episodio citato da Dell’Agnello ma se fosse accaduto devo dire però che io alleno Barlos da 29 partite e non ha mai avuto un gesto di reazione, bisognerebbe capire cos’è accaduto. Forlì ha scelto il modo migliore per perdere perché non c’è dubbio che non c’è modo migliore per perdere che farlo di tanti punti, cosa che sicuramente scatenerà una reazione nell’orgoglio dei giocatori di Forlì. Il pericolo assoluto adesso sarebbe quello di poter pensare di vincere facile perché ora si riparte da zero. Martedì avremo veramente bisogno del nostro pubblico, se possibile anche più di oggi”.
L’ala della Centrale del latte Brescia, Federico Loschi: “Era una partita dove c’era pressione perché per il presidente era importante vincere e ci teneva più delle altre partite. Io ho davanti due americani che sono sicuramente tra i più forti del campionato e devo farmi trovare pronto quando gioco ma se mi avessero detto a inizio stagione che avrei giocato 20 minuti nei play-off di LegA2 non ci avrei creduto. A me piace troppo giocare tanto è vero che anche stavolta mi sono preso 13 tiri anche se stasera purtroppo non mi entrava nemmeno in una vasca da bagno. Sull’episodio Barlos-Musso non ho visto nulla. E’ bello giocare in un palazzetto come quello di oggi, fai un canestro e ti senti dentro il tifo che parte, il palazzetto qui è sempre pieno ed è una grande soddisfazione, ho fatto i play-off in B1 ma non è paragonabile, in LegA2 ogni sera giochi davanti a 2000 o 3000 persone, è fantastico”.
Andrea Buffoli