
Bell in entrata contro Datome. Fotoinazione.it
Roma, 17 maggio 2013 – Al termine di una gara all’arma bianca, ruvida, tesa e vibrante ma quasi in discussione, la Virtus Roma compie la sua missione, doma una caparbia e tenace Reggio Emilia e si porta in vantaggio nella serie dei quarti di finale per 3-2.
Lo si sapeva che questa sera al Pala Tiziano non sarebbe stata una passegiata “de salute” per la squadra di Marco Calvani, l’emotività era tutta dalla parte dei capitolini dove aver espugnato Reggio Emilia ed allora dovevasi dimostrare, con un’altra vittoria, che la serie sarebbe scivolata nelle proprie mani portando a termine il compito a partire da questa gara, assolutamente deleterio fallire. E’ andata così alla fine per la soddisfazione del pubblico di casa ma l’opposizione della squadra di Massimiliano Menetti è stata superlativa e se già alla metà del terzo tempo gli emiliani non fossero apparsi in evidente calo fisico, forse parleremmo di una Trenkwalder vittoriosa perchè Roma ha sciupato molte, troppe occasioni per chiudere i conti già nel terzo quarto. Che gli emiliani fossero a corto d’ossigeno lo si poteva constatare dai due clamorosi errori in cui incappavano i due giocatori più rappresentativi del roster in un momento cruciale della sfida, Troy Bell e Donnell Taylor, autori di due falli tecnici (un antisportivo per il primo, un tecnico per il secondo), che davano quindi ben 6 liberi nel totale a Roma (il secondo di D. Taylor si assommava al suo fallo su Datome con Reggio già in bonus), ma che generavano per l’ACEA solo 5 punti e tutti dalla lunetta con un insolito 3/4 di Datome ed i due possessi successivi giocati non certamente al massimo della lucidità e non convertiti in punti tonanti.

Jordan Taylor vs Brunner. Fotoinazione.it
Per questo motivo a fine partita il solito, onesto Calvani ammetteva con serenità le troppe difficoltà in cui i suoi ragazzi erano incappati pur senza dimenticare che comunque alla fine la vittoria fosse arrivata e con essa un passo forse decisivo per l’approdo in semifinale. Una Virtus Roma che nel primo periodo collezionava solo 5 palle perse per poi sprofondare, a fine match, ad un preoccupante 19 complessivo segno evidente delle difficoltà di gestione dell’attacco capitolino. Ma per fortuna dell’ACEA la Trenkwalder questa sera aveva le gomme sgonfie, proprio i suoi principali realizzatori come i sopracitati D. Taylor e Bell alla fine racimoleranno 19 punti assieme, troppo poco per sperare di far propria la posta in palio. Eppure Reggio era partita molto bene con un ottimo 5/7 dalla lunga ed in vantaggio nel primo periodo per 19-21. Ma nel secondo periodo, un primo tentativo d’allungo con Czyz e Datome prima con due triple ricucito poi da Cinciarini e Slanina ed un successivo tentativo portato avanti da Lawal, Datome e Jones vedevano l’ACEA portarsi avanti di 6 lunghezze e di non subire mai più rimonte dagli avversari, seppure i ragazzi di Menetti ci provassero in tutti i modi ma, possesso dopo possesso, senza incidere e graffiare nel punteggio come nelle altre sfide (eccezion fatta per Gara 2).
Roma imponeva anche la sua maggior freschezza ma doveva registrare una prova di Jordan Taylor in tono minore rispetto a Gara 4 (-4 di valutazione), un J. Taylor spesso con il freno a mano tirato e confuso, probabilmente senza più l’adrenalina del rientro in campo dopo l’accidentale botta rimediata in Gara 1 da Cinciarini che lo aveva visto imporsi nettamente a Reggio due giorni orsono. Nel complesso tutta Roma ha quindi balbettato pur tenendo sempre a bada la pericolosa avversaria ma alla fine della serata i titoli a nove colonne sono per Bobby Jones, autore di una prestazione veramente da incorniciare per come ha saputo difendere nella propria metacampo ma anche attaccare e prendersi tiri da ogni dove nel momento giusto: chiuderà la sua prova come Top Scorer per la Virtus con 16 punti, 9 rimbalzi e ben 24 di valutazione sfiorando una clamorosa doppia doppia, mettendo leggermente in disparte per una sera il Gigi Nazionale primo in assoluto per valutazione, 25 per lui, autore anch’egli di 9 rimbalzi e con 15 punti nel carniere.
Tanta confusione nell’ACEA del dopo intervallo lungo, addirittura 4 possessi gettati alle ortiche consecutivi ma una vittoria portata a

Una concitata fase della sfida. Fotoinazione.it
casa grazie anche ad un grandissimo Phil Goss che chiuderà con 15 punti ed un ottimo 50% dalla lunga e sempre con i suoi tiri che sembrano alzarsi in cielo per non ricadere mai sulla terra. Per il resto bene Lawal e D’Ercole, specie la guardia toscana che con una sua tripla ha tamponato un tentativo di rientro della Trenkwalder nel periodo finale con l’ACEA pericolosamente poco concentrata a subire il veemente, ultimo assalto di una Reggio ferita senza più Brunner (si sospetta per lui una contrattura al polpaccio destro, in forse per domenica sera in Gara 6), e con il peggior D. Taylor della serie con solo 10 punti all’attivo ed un pessimo 2/12 al tiro da due, 25% nel computo totale dal campo con anche il 2/4 da tre. Un segnale questo forte per Reggio che, vistasi abbandonata dal principale eversore della difesa romana in questi Playoffs, ammainava le vele cercando di reagire di puro cuore e di grinta ma senza colmare mai il gap creatosi.
Domenica quindi si va a Reggio per Gara 6 e non sarà scontato che Roma possa farcela, specie se la grinta ed il carattere di questo ottimo roster guidato da un tecnico giovane ed interessante come Menetti avrà il sostegno come sarà del pubblico reggiano nella sua totalità. Ma anche se questo è un fatto inconfutabile, è anche vero che comunque la Virtus questa sera ha decisamente fatto pesare stazza, rotazioni e fattore campo, tutti dati improvvisamente smarriti in Gara 1 e che possono ridare quella lucida sicurezza che ha portato la squadra di Calvani al secondo posto in termini di vittorie esterne alle spalle della sola Milano.
Appuntamento quindi per Gara 6 domenica al Pala Bigi con la speranza che si possa ancora assistere ad una sfida elettrizzante.
La cronaca.

Goss vs Jeremic. Fotoinazione.it
Primo periodo, prima l’MVP della Lega, Gigi Datome, riceve dal Presidente della Lega Renzi il trofeo relativo in un incredibile, rumoroso frastuono e subito dopo si comincia. Menetti parte con Antonutti, Brunner, Cinciarini, Slanina e D. Taylor mentre Calvani rimette l’ottimo Jones di Gara 4 con J. Taylor mascherato più Goss, Datome e Lawal. Si parte a ritmi compassati e Calvani rimette Jones sulle orme di Cinciarini. Goss si mette subito in gara per togliersi la scimmia di Gara 1 e Gara 4 ma Reggio risponde sempre da tre e bene, 5-6 al 3° con Slanina e D. Taylor a segno. Lawal va di aley-oop innescato da J. Taylor, spettacolare poi commette fallo su Brunner in entrata che fa 0/2. Già, i ritmi sono lenti, la fatica è dura da amministrare. Reggio segna solo da tre, anche Cinciarini e poi Brunner solo mentre Datome fa 0/2 al tiro. L’ACEA spreca in attacco, tiri un po’ forzati e senza grande spazio, la notizia è che Antonutti sbaglia da tre, primo errore della Trenkwalder. Escono Antonutti e Brunner per Cervi e Filloy. Roma impatta sull’11-11 con J. Taylor in entrata e Jones e siamo al 7°, Roma prova a correre adesso perchè i ritmi lenti sono poco congeniali alla squadra di Calvani. Intanto Brunner va negli spogliatoi, qualcosa accusa. Goss sempre lui da fuori, 13-11 ma Filloy brucia Datome da tre: Reggio ha al momento 4/6 dalla lunga, bravi gli emiliani, tosti e concetrati. Sempre Goss, questa volta dalla lunga, 16-14 ma Cinciarini replica su Bailey, entrato con Czyz e Lorant. Roma deve migliorare in difesa, ecco la zone-press. C’è Bell per Reggio e Jeremic mentre D’Ercole sbaglia una tripla con spazio siderale, per fortuna di Roma Lorant prende il rimbalzo in attacco, fallo e liberi con 2/2 dopo un solo tiro dei due concessi. D. Taylor a modo suo, 19-18 mentre Brunner è di nuovo in campo, meno male. Ci pensa poi Bell a modo suo, a fil di sirena a chiudere il quarto a favore di Reggio sempre da tre, 19-21 anche con un pizzico di buena suerte in contro tempo e di tabella. Risalta i 15 punti dei reggiani sui 21 dalla lunga, bravi.
Secondo periodo, Jeremic sbaglia forse la tripla più facile delle 5 su 7 già entrate per Reggio con chilometri di spazio. Lorant stoppa

Brunner vs Lawal
Filloy, pare che Roma adesso stia più attenta perchè Jeremic, con rimessa dal fondo, fatica a rimetterla in mano ad i suoi. Datome da tre, primo canestro della serata, 22-21, finalmente. Rientrano Jones e J. Taylor per un Bailey interlocutorio e per Lorant ma ancora Datome, 24-21 al 13°. Rientra Lawal perchè Brunner fa bene il suo ma Czyz spiazza tutti con una tripla, subendo però ancora lo svizzero nel pitturato, 27-25 al 14°. Equilibrio, prevedibile, e tanta tensione per una gara decisiva per la serie. Lawal si fa strappare la palla sotto il canestro avversario e poi Bell sbaglia in transizione ma sempre Antonutti ci mette una pezza ma senza segnare. Però adesso Roma difende meglio, Reggio sa che non può tirare con percentuali slave da tre e quando s’avvicina al ferro si vede la porta chiusa, contropiede di Datome che innesca Lawal, 29-25 al 15° e Menetti chiama tempo. D. Taylor per Bell e segna proprio lui, 29-27. Dall’altro lato Antonutti fa fallo su Jones da tre, fa 2/3 ed è 31-27. C’è Silins da un po’, Cinciarini da sotto bene ma l’ACEA appare molle in difesa di nuovo. Goss fa fallo mentre Cervi e Slanina rivedono il campo ma si vedono già le mani sui fianchi per qualche giocatore. Slanina impatta, 31-31 al 17° ma poi J. Taylor manda a canestro Lawal, 33-31. Roma reagisce, ora Datome in tape-in. Zona per Roma e si vede un ottimo Jones che si spacca le gambe su questo e sul quell’aiuto e che dopo va ad appoggiare al vetro il 37-31 al 18° e Menetti deve di nuovo chiamare tempo: se Roma chiude bene, la mira adesso semi-infallibale della Trenkwalder comincia a difettare. Al rientro in campo c’è tanta voglia di sbattersi, tuffi a terra da ambo le parti, la tensione è palese. Finisce con la solita tripla di Reggio, stavolta è Greg Brunner, 37-34 al 19°. Bailey si fa perdonare una tripla con spazio servendo Lawal al bacio sotto canestro dopo due errori, strano ma vero, di D. Taylor in attacco. Si chiude il pirmo tempo con un libero di Antonutti su due e con un fallo non chiamato su Bailey in entrata sull’ultimo possesso sul 39-35. Al momento l’analisi della gara è semplice: Reggio fa sempre un’ottima difesa e regge l’urto in attacco con sole 3 perse ed un ottimo 6/11 dalla lunga. Roma ne ha perse solo 5, molto meglio rispetto al recente passato ma la scelta dei tiri a difesa schierata deve migliorare, sempre grazie per l’ottima difesa reggiana. Ai rimbalzi Roma non domina come nelle altre sfide, 19-14 e sarà un dato importante alla fine. Ottimo Brunner con 9 punti, Top Scorer di Reggio.

Jordan Taylor vs Cervi e Filloy
Terzo periodo, stessi startin’ five da ambo le parti per il quarto più importante della sfida. Brunner sfoggia una fasciatura al polpaccio destro e sembra un po’ claudicante, vedremo. Jones va da tre, errore e pure Brunner lo imita, adesso la palla pesa eccome. Ma Goss non trema, tripla e 42-35 e massimo vantaggio Roma in partita. Poi accade “l’incredibile”: D. Taylor sbaglia una tripla con miglia di spazio….Antonutti non sbaglia dalla lunga, entra anche lui in gara ma c’è un Goss, dall’atro lato del campo segna ancora, 44-38. Poi perde palla, Cinciarini ringrazia, 44-40. Roma in versione Penelope adesso, disfa quello che costruisce regalando possessi alla Trenkwalder che appare con D. Taylor dalle polveri bagnate. Reggio difende duro ma al 25° è già a bonus. Terza palla persa in attacco per Roma, Antonutti va ed è 44-42 ed arriva la quarta persa con Jones in attacco, qualcosa non va nell’ACEA. Lawal sbaglia da fuori, Brunner scheggia il ferro da tre, c’è molta tensione ma ci pensa Lawal e dopo Jones perchè adessa pressa duro Roma e Reggio soffre. La sensazione è che le squadre stiano amministrando le energie rimaste. Brunner abbandona per il momento la sfida, c’è Cervi per lui e c’è anche Bell che prima sbaglia una tripla grazie all’ottima di Bailey che poi subisce da lui, in contropiede, un fallo antisportivo con Menetti che chiama tempo, la gara si mette male e corre ai ripari. Bailey fa solo uno su due, 49-42 al 28° e sul possesso successivo, mentre c’è Filloy in campo, Lawal spara in tribuna…D’Ercole porta palla e Reggio è a zona e Bell segna in contropiede, 49-44. Ma la tensione gioca un brutto scherzo al peggior D. Taylor della serie: dopo una tripla sputata dal ferro, difende duro su Datome, becca fallo e protesta e tecnico per lui. Ma Datome sbaglia il primo libero (notizia!), poi però segna gli altri tre perchè Reggio è in bonus, 52-44 ed è massimo vantaggio per l’ACEA. J. Taylor penetra ma l’ottimo Cervi lo butta all’esterno. Ma D. Taylor è in rottura prolungata, altro errore e fallo a rimbalzo su Czyz ma l’ala polacca fa 0/2. Bell non molla, fallo più libero che non converte e ci pensa semper lù il Gigi Nazionale con una triplona dall’angolo, si chiude sul 55-46 con Reggio che appare stremata ed annebbiata, l’Urbe non sta meglio ma ci sono 9 punti di buona ragione dalla sua.
Ultimo quarto, Roma perde possesso alla riapertura del match, troppo spreco per l’Urbe che avrebbe potuto chiudere la sfida nel

Filloy vs Taylor
quarto precedente. Brunner da due ma Goss va di tripla, massimo vantaggio per l’ACEA sul 58-48 al 32°. Brunner ancora, fallo ed è però uno su due e Jones punisce sempre da tre ma Bell non molla, 61-51. Bailey per J. Taylor e Menetti rispolvera Antonutti ed ecco di nuovo D. Taylor ma non ne vuol sapere stasera, perde possesso proprio lui toccando la riga di frondo ma è la sera di Bobby Jones: parte in post basso e rientrando brucia Antonutti, di nuovo +12 per Roma al 34°, 63-51. Menetti ancora tempo, spera di arginare la marea che monta impetuosa ma la sensazione è che Reggio stia in piedi con molta, tanta fatica fisica. Ed al rientro in campo, sempre Jones stoppa Bell in entrata, incredibile! Ma la Trenkwalder è sulle gambe, Lorant buca Brunner in entrata che deve far fallo, 2/2 ed è massimo vantaggio ancora, 65-51. Cinciarini non ne vuole sapere, 65-54 con tripla per tenere la fiammella accesa della rimonta ma Roma dovrebbe gestire meglio. Il numero 7 di Reggio, al secolo D. Taylor sbaglia nuovamente, irriconoscibile mentre in difesa Bell fa fallo sotto le plancie per contenere Lorant a rimbalzo in attacco. Menetti sceglie Jeremic al 36° ma D. Taylor decide di svegliarsi, tripla per lui e stavolta è Calvani che chiama tempo, al 37° sul 65-57, se si rimette in partita lui son dolori per Roma. Reggio pressa ora, Jones rimbalzo in attacco ma sbaglia, Roma recupera però la sfera ma attacca male adesso, non va la palla dentro e Reggio ci riprova a farsi sotto ma D. Taylor fa il quinto fallo in attacco. Ma il suo omonimo Jordan perde un altro possesso, Roma batte decisamente in testa. Filloy da sotto, Reggio a -6 e parziale aperto 0-8 per gli emiliani. D’Ercole però fa 2/2 dalla lunetta, fallo di Cinciarini su di lui al 38°. Sempre Filloy adesso da tre ma per fortuna di Roma lo imita D’Ercole, 70-62. Antonutti è un leone sotto le plancie, tape-in per lui ma dall’altro lato ci pensa in penetrazione Jordan Taylor. Reggio non molla, Jeremic fa 2/2 dalla lunetta eppoi tripla, 72-69 ma poi il fallo su Datome lo mandano in lunetta e si chiude così, 74-69 con Bell che sbaglia da tre.
Roma va così sul 3-2 e si giocherà domenica sera al Pala Bigi il match-ball ma non sarà per niente facile. Applausi a Reggio che ha dato la sensazione di avere poca benzina sin dal terzo periodo, effetto di questi Playoffs massacranti.

D. Taylor vs. D’Ercole
Sala Stampa
Menetti
Che dire? Io della mia squadra non ho più niente da dire, con il cuore e con l’ardore ci abbiamo provato a restare in gara e quantomeno ci meritiamo di ritornare a Roma in Gara 7 martedì 21, quindi dobbiamo vincere domenica sera e faccio i complimenti a Roma che ha fatto una gran partita sia oggi che ieri l’altro. Ora m’interessa che la mia squadra abbia ancora la forza di darci dentro, a volte mi commuovo nel vedere il cuore di questi ragazzi e mi auguro che tutta Reggio ci stia vicino domenica. Abbiam tirato male dentro il perimetro, tutti han dato il 100% e non me la sento di buttare la croce addosso a qualcuno. Ci abbiamo provato, in questo primo anno sto imparando molto in Lega A e quando vincono gli avversari se vincono è anche merito loro, non solo demerito nostro. Eppoi Roma è forte, lunga, con chili e centimetri ma ora dobbiamo stringere i denti ed arrivare a Gara 7. Noi lo scudetto, il nostro scudetto lo abbiamo già vinto e domenica chi c’è c’è, ma se c’è un Dio dei canestri deve farci giocare questa Gara 7.
Goss
Questi sono i Playoffs, non ci sono spiegazioni del perchè accadano questi alti e bassi, abbiamo giocato molto bene e duramente oggi e siamo contenti per i nostri fans. Abbiamo dominato anche a rimbalzo e se continuiamo a giocare il nostro gioco vinceremo ancora. Abbiamo vinto ma non è finita, dobbiamo vincere a casa loro e portare a casa la serie. Cosa sia accaduto a me in queste gare non lo so, ripeto, sono i Playoffs e che le responsabilità sono molte e queste pressioni a volte possono incidere sulla prestazioni ed è normale che si possa sbagliare una gara. Stasera il coach mi ha detto “Tu sei Phil Goss!” e questo mi ha caricato responsabilizzandomi molto ed a questo punto della carriera voglio portare a casa qualcosa d’importante. Certo, ci vogliono i tiri ma ci vuole anche la leadership per poter vincere qualcosa ed io devo prendermela tutta, è quello che la squadra s’aspetta da me e cerco di non deluderla.
Calvani
Una partita sempre tirata, complicata, Reggio ha fatto una gran gara, molto forte come energia ed agonismo e di altissimo livello dove noi invece a volte siamo stati un po’ sufficienti con le 14 palle perse ed i pochi rimbalzi in attacco specie nel secondo tempo e questo è deprecabile da parte nostra. Dobbiamo ripartire con tanta concentrazione evintando i tiri come quelli di Jeremic alla fine, non c’era motivo di non marcarlo. Ora andiamo a Reggio e siamo contenti ma abbiamo prodotto molto ed abbiamo vinto solo di pochi punti, un disavanzo enorme però nel calcolo della valutazioni che dice 91 a 61 per Noi, quindi qualcosa non va. Un inizio un po’ lento, concedendo loro qualche tiro di troppo da tre con una proiezione per loro di 80 punti alla fine. Io non ho visto una squadra avversaria in disarmo fisico, quando son usciti Taylor e Brunner non hanno mollato, noi stiamo bene fisicamente ma se ci concediamo tante distrazioni possiamo subire e quindi possiamo dare la sensazione che non stiamo bene. Nell’arco dei 40 abbiamo difeso bene ma a corrente alternata, dobbiamo aumentare il livello di concentrazione per tutta la gara. Non credo di bestemmiare se dico che Jordan per noi stasera ha acceso poco la luce, non come a Reggio due giorni fa e lo giustifico perchè avrà accumulato tossine mentali e fisiche. Jones…..Gli avevo detto che dopo Sassari, dove si era messo a bisticciare con avversari ed arbitri, non gli avrei più parlato perchè da un giocatore come lui non accettavo questo modo di fare, da quel momento forse lui ha cambiato atteggiamento ed ha preso anche fiducia e questo aspetto mi conforta, questa sera ha fatto vedere il suo valore che lo ha spinto tra di noi quest’anno, inutile dire che la sua prova mi abbia particolarmente soddisfatto.
ACEA Virtus Roma – Trenkwalder Reggio Emilia 74-69
Parziali: 19-21; 20-14; 16-11; 19-23
Progressione: 19-21; 39-35; 55-46; 74-69
MVP: Bobby, fortissimamente Bobby, sempre Bobby Jones. Dopo Gara 4 griffa anche questa decisiva Gara 5 con una prova maiuscola in difesa ed in attacco segnando in fasi importanti e mettendo la mordacchia all’avversario che gli capita sotto, un pò contro Cinciarini. Benissimo, ma non è una notizia, Datome ed anche molto bene il redivivo Phil Goss. Per Reggio un ottimo Cinciarini che chiude con 20 di valutazione, il play della Nazionale cresce sempre, bravo!
WVP: I due Taylor accomunati dallo stesso, beffardo destino. Quello di Roma colleziona un -4 poco, poco lusinghiero e quello di Reggio solo un 3 ma di un peso specifico enorme, spegnendosi lui si spengono i sogni di gloria della Trenkwalder.
Fabrizio Noto/FRED

Datome ringrazia a fine gara
1 Comments
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