SASSARI – La Lenovo più bella di tutta la stagione batte al termine di un match vibrante il Banco di Sardegna e approda in semifinale dove affronterà la Virtus Roma. Al PalaSerradimigni è accaduto quello che coach Trinchieri sperava all’inizio della serie. A Sassari resta l’amaro in bocca perché in città era ormai radicata la sensazione che la squadra di Meo Sacchetti potesse arrivare sino alla finale, dopo aver rafforzato il roster con l’arrivo di Becirovic e Gordon. Esemplare la correttezza del pubblico sassarese, che permette a Cantù di festeggiare il passaggio del turno con i propri tifosi, per poi scatenare la commovente festa di ringraziamento ai propri giocatori. Tutto il basket italiano aveva bisogno di ripulirsi la propria immagine, dopo i vergognosi episodi accaduti al Pianella in gara 6. Sassari ha dato una lezione di civiltà a una gloriosa società come Cantù che non ha usato mezza parola per condannare i propri sostenitori resisi protagonisti di sputi e lanci di oggetti verso i giocatori della Dinamo. Per coach Trinchieri tutto questo rientra nella normalità ma è ormai assodato che non tutti possono permettersi di aver un gentleman come Meo Sacchetti. Anche Aradori non ha perso occasione per rendersi protagonista di un gesto poco carino nei confronti del pubblico, portandosi le mani sulle orecchie dimenticando che meno di un anno fa con la maglia della Nazionale era uno degli idoli.
LA PARTITA
L’avvio del match è scioccante per i ragazzi di Meo Sacchetti, che si ritrovano a subire subito un break devastante (2-18). Il muro del PalaSerradimigni cerca di trascinare la Dinamo ma Cantù insiste e tiene saldamente nelle sue mani l’inerzia della partita. Ragland e Aradori superlativi per la Lenovo mentre Sassari, oltre a delle letture errate su entrambi i lati del campo, segna un terrificante 1/4 dalla lunetta. La Dinamo prova a ricucire nei minuti finali dopo il massimo vantaggio raggiunto da Cantù (12-29), con un mini parziale di 4-0, che porta le squadre a chiudere il primo quarto sul 16-29.
Nel secondo quarto la Dinamo produce ancora un parziale di 5-0 e coach Trinchieri chiede il time out per fermare l’inerzia dei padroni di casa. Si gioca in una bolgia clamorosa ma corretta. Entrano nel match anche i tre arbitri con alcune chiamate di Chiari assolutamente incomprensibili. Le squadre ora segnano con continuità trovando soluzioni offensive ben orchestrate da Travis Diener e Joe Ragland. Nelle battute finali Cantù trova ancora la forza di portare il vantaggio in doppia cifra dopo un canestro di Jeff Brooks (37-47). Sassari cerca ancora di scuotersi e trova sulla sirena un importante canestro da sotto di Bootsy Thornton che porta le squadre negli spogliatoi sul 42-49.
Al rientro sul parquet dall’intervallo lungo il match s’infiamma immediatamente. Bootsy Thornton immarcabile a Dinamo a -4 (47-51). La Lenovo risponde sempre con ottime giocate sul fronte offensivo da parte di tutti i suoi giocatori e respinge i tentativi di aggancio. Dopo un ingenuo fallo di Gordon su Scekic, che provoca una giocata da tre punti ,Cantù sembra ormai di nuovo padrona della partita (57-66). Trinchieri chiede un ulteriore sforzo ai suoi ragazzi che lo accontentano e trovano sulla sirena il canestro da tre punti di Leunen con cui si chiude il terzo quarto (68-80).
Cala la paura al PalaSerradimigni, ma l’immenso orgoglio dei giocatori isolani decide di uscire improvvisamente per andare incontro al miracolo. La schiacciata di Alex Tyus ricaccia a -13 Sassari (73-88) ma segna il punto di partenza per la spettacolare rimonta dei biancoblù di casa. In tre minuti la Dinamo piazza un parziale di 17-2, e la tripla di Travis Diener sentenzia la parità sul 90-90. Canestro e fallo per Manuel Vanuzzo e i sassaresi hanno il primo vantaggio del match (93-92). Cantù ritrova solidità mentale e con Ragland e Tyus dalla lunetta trova i punti della vittoria. Meo Sacchetti disegna lo schema per il tiro della vittoria, ma la tripla di Brian Sacchetti sbatte sul secondo ferro e scrive la parola fine per i sogni del popolo del PalaSerradimigni.
SALA STAMPA
SACCHETTI
C’è amarezza e penso possiate capirlo. Legata alla partita perché non siamo mai stati dentro di essa, anche se abbiamo avuto una fiammata che ci ha permesso di mettere il naso avanti, e poi legata anche a tutta la serie in cui nei finali punto a punto non siamo mai riusciti a far canestro. Abbiamo perso quattro partite di cui tre avendo il possesso per portarle a casa. Loro hanno iniziato subito molto bene e noi non abbiamo trovato buone soluzioni offensive. Ci è arrivata addosso un po’ di frenesia e non siamo riusciti a rallentare l’azione. Ci siamo avvicinati un paio di volte ma loro sono sempre stati bravi a ricacciarci indietro, poi alla fine abbiamo giocato questa carta delle due ali senza il centro e siamo arrivati a giocarcela sino ai secondi finali. Oggi per come si era messa la partita sarebbe stato un miracolo portarla a casa. I ragazzi sono come me molto delusi. Oggi non possiamo che pensare al prossimo anno, sarà una lunga notte.
TRINCHIERI
Andiamo in semifinale producendo la miglior partita della stagione. Potevamo essere eliminati contro una grande squadra come Sassari alla quale faccio i miei complimenti per la stagione. Evidentemente era scritto nel cielo stellato, se in una serie come questa vinci tre partite di due e una di tre sei davvero la squadra del destino. Non ingannino i 95 punti di Sassari che ha davvero messo tiri difficilissimi che possono arrivare solo per il loro immenso talento. Faccio i miei complimenti ai miei giocatori che sono stati nei peggiori gironi danteschi ed hanno sbattuto il muso contro porte durissime. Ora la scelta è facile: portiamo la squadra in EuroCup e andiamo a Roma, una squadra difficile e atletica. Sarà dura ma vediamo se riesco a stimolare i miei giocatori ancora. Voglio chiarire per bene una cosa. Io vengo a Sassari da anni, è un posto stupendo, dove si gioca un grande basket e non ho mai avuto problemi con questo pubblico. Purtroppo per uno scherzo stupido sono stato infamato e non credo di meritarlo, anche se sono antipatico.
Arbitri i Signori Gianluca Mattioli, Roberto Chiari e Paolo Quacci
Dinamo Banco di Sardegna Sassari Lenovo Cantù 95-97
Parziali: 16-29; 26-20; 26-31; 27-17.
Progressione: 16-29; 42-49; 68-80; 95-97.
Mvp: Il pubblico del PalaSerradimigni. Se Trinchieri si vanta, con un pizzico di spocchia gratuita, di allenare una squadra che usa come portapenne la Coppa dei Campioni, Sassari con orgoglio contrappone le coppe disciplina.
Wvp: Partita meravigliosa. Non esiste.
Foto di Daniele Petretto
Marco Portas