
Datome a canestro
Roma, 27 maggio 2013 – L’ACEA batte nuovamente la Lenovo Cantù e vola a 2-0 nella serie ma, come era prevedibile, nulla di facile e nulla di scontato. Ci sono state questa sera delle incredibili analogie, quasi una copia carbone rispetto a Gara 1, quasi. All’intervallo lungo infatti il risultato recitava di nuovo Cantù a 42 punti, esattamente come venerdì sera scorso ma Roma stavolta era “solo” sotto di 8 punti. Trinchieri aveva avuto il solito, buon primo tempo dai suoi nella complessità: esaltante impatto ai rimbalzi offensivi, addirittura 6 nel primo periodo con ben 11 tiri in più rispetto agli avversari al 20°; una difesa compatta ed attenta sul perimetro con Roma costretta solo ad un 2/4 dalla lunga ma che doveva comunque cedere qualcosa all’asse tanto amato da Calvani, al secolo Taylor–Lawal, autori con Goss della maggior parte dei punti che consentiva all’ACEA di restare in scia dell’avversario, disunitasi solo alla fine dei due periodi allargando il divario a favore degli avversari. Le notizie erano due all’intervallo: la prima con Tyus a zero punti all’attivo (terminerà proprio così il centro canturino), ed un ottimo Nicolas Mazzarino che, con Pietro Aradori e Joe Ragland, spiccavano su di un complesso come al solito preciso ed attento, proprio come in Gara 1; l’altra era per un Gigi Datome panchinato per tutto il secondo quarto con due falli sul groppone.
Rientro in campo e, come prevedibile, l’ottima difesa ad uomo di Roma premeva forte sull’accelleratore al punto da infliggere un parziale da 21-8 inequivocabile, che non ammetteva repliche, e consegnando di fatto il match emotivamente all’Urbe con Capitan Datome ed Olek Czyz a mettersi in evidenza. Lenovo in difficoltà, troppe sbavature in attacco con 8 palle perse e surclassata da una Roma trasformata che impattava però solo al 28° sul 50-50 con Bailey e Datome grazie a 4 liberi avuti per un tecnico (molto fiscale, se ne lamenterà il coach milanese in sala stampa, ndr), sanzionato a Trinchieri, metteva poi la freccia del sorpasso Czyz, silente sino a quel momento e chissà se l’ACEA non avesse sciupato almeno 4 tiri con metri di spazio, il divario forse sarebbe stato più confortante.

Goss vs Scekic
Ma Cantù non è certo squadra da sottovalutare: nonostante la sberla subita ed approfittando di un’ACEA forse troppo presto convinta d’aver chiuso la pratica (62-53 al 34° grazie ad Air Lawal), i ragazzi di Trinchieri rinvenivano fortissimo sfruttando una serie d’incredibili possessi gettati alle classiche ortiche degli avversari, a dire il vero ottimamente “tamponati” nei tentativi di penetra&scarica dei vari Taylor, Goss e Bailey e spettava al Cardinale impattare sul 65-65 al 37°, break mortifero da 3-12. A questo punto però la grinta, la voglia di non arrendersi mai e la grinta dei ragazzi di casa aveva la meglio sfruttando però anche tre clamorose sciocchezze dei canturini nei possessi decisivi: il tentativo di un buon Scekic nel complesso di voler schiacciare ad una mano un pallone che ballanzolava sul ferro altrui con Roma a +2 ed il concedere per ben due volte, sempre da parte del centro serbo e da parte di Leunen (prova molto opaca la sua, due punti in 26′ di gioco), due sanguinosissimi rimbalzi offensivi ai liberi quasi consecutivi, prima Jones (1 su due) e sul secondo errore dell’ala di Compton concedere palla a Lawal per un comodo canestro da due!
Errori pagati a caro prezzo da parte di una Lenovo che ha difettato ancora in organizzazione e freddezza nei momenti decisivi del match, con un Ragland meno dominante del solito e rispetto a Gara 1, messo a dura prova dalla guardia quasi serrata montatagli a turno da Taylor, Goss, Bailey e D’Ercole, quasi a provare a toglierlo dal gioco limitandone ritmo e visione. Nel complesso Cantù è comunque venuta meno al rientro in campo dagli spogliatoi, decisive le 8 perse che davano speranza, coraggio e fiducia all’ACEA che di questi tempi non dovrebbe essere incoraggiata in questo senso, ai posteri l’ardua sentenza per la serie e soprattutto a Trinchieri e Molin il compito di capire come limitare questo vistoso handicap. Una Lenovo comunque che sembra assolutamente incapace di gestire emotivamente il rientro della Virtus, proprio come accaduto clamorosamente in Gara 1, a volte quasi sfiduciata nell’atteggiamento ma che poi tira fuori le unghie e morde come sa fare.
Per questo, nonostante il 2-0, la meravigliosa macchina virtussina dovrà adagiarsi “zero sugli allori e non fidarsi di gente come Ragland, Leunen, Mazzarino, Scekic, Aradori e Tyus, giocatori capaci d’infiammarsi al Pianella come solo il pubblico brianzolo riesce ad aiutare a fare. Ma se è vero che questa Roma fa stropicciare gli occhi per come riesce quasi sempre a tirarsi d’impaccio, come non dare merito a Calvani ed al suo staff che stan preparando sempre con estrema lucidità le gare? In molti si sarebbero attesi un ritorno alla zona in difesa, tanto buona e tanto capace d’insabbiare gli ingranaggi canturini ed invece no. Un pò di zone-press, quella sì, ma alla fine tanta, tanta sana “difesa ad uomo” da togliere il respiro agli avversari al punto di non fargli superare, neanche questa sera, la soglia dei 70 punti all’attivo (66 venerdì sera in Gara 1 prima dell’overtime, 68 questa sera). E, come accennato prima, ecco di nuovo sull’altare la coppia delle meraviglie Taylor–Lawal, in grandissimo spolvero quasi a rinverdire la famosa frase degli anni ’90 in NBA “Stockton to Malone”. Ma son ragazzi che giocano un basket diverso Jordan e Gani, soprattutto il secondo ha letteralmente oscurato il ferro a Cantù, infliggendo 4 stoppate e soprattutto costringendo chiunque s’avvicinasse a lui a dover alzare o deviare la parabola iniziale per cercare di depositare la sfera nel cotone. Prova ne è che il break canturino è andato a buon fine quando Calvani ha chiamato Lawal in panca per farlo rifiatare. Jordan Taylor invece è partito pianino per finire in crescendo, il ragazzo sta maturando in fetta ed ha stoffa.
Stop, null’altro da dire per questa Gara 2 se non che adesso nessuno creda sia finita, chiedere informazioni a Sassari…
La cronaca.
Primo periodo, Trinchieri parte con un classico di questi Playoff confermando Tyus, Ragland, Aradori, Brooks e Leunen mentre

Goss vs Mazzarino
Calvani va con Lawal, Jones, Taylor, Datome e Goss, anche lui conferma lo startin’ five di Gara 1. Ritmi lenti, le squadre si temono, Cantù sempre forte a rimbalzo come in Gara 1 ma l’equilibrio regna sovrano, 2-2 al 3° con Goss ed Aradori a referto. Zone press di Roma dopo un libero di Lawal ma la Lenovo prende sempre rimbalzo sugli errori al tiro di Aradori e Ragland, punisce Leunen. L’ACEA però difende bene, specie Taylor su Ragland con lo stesso play della Virtus che va da tre, 6-4 e Trinchieri deve poi richiamare in panca Tyus, già al secondo fallo, entra Cusin per lui e stavolta Lawal fa 2/2, 8-4 al 4°. Cantù soffre la difesa della Virtus molto reattiva ma a rimbalzo la Lenovo fa quel che vuole: Brooks segna solo un libero ne sul rimbalzo sale al primo piano Cusin e deposita la palla a bersaglio, 8-7 al 5° e Calvani vuole parlarci su, Cantù è in gara grazie ai rimbalzi in questi primi 5 minuti di gioco. Taylor detta bene il ritmo, innesca Lawal ma anche Ragland fa bene contro il centro romano, 10-9. La Lenovo però domina a rimbalzo, Roma fatica troppo sotto le plancie. Datome s’iscrive a referto, poi stoppa Aradori ma secondo Giansanti in modo falloso, secondo fallo per lui. Entrano Bailey e D’Ercole, Trinchieri toglie Leunen anche lui al secondo fallo, si vede il Cardinale e Mancinelli e l’italo uruguagio timbra la tripla, 14-14 al 7°. Paradossalmente le due squadre usano poco le triple e cercando di giocare molto dentro ll’arco. Lawal ancora 2/2 dai liberi, Aradori replica centro il pitturato. Entra Czyz per Lawal che tiene bene Cusin a rimbalzo, 16-16 all’8°. C’è Tabu, Mazzarino ancora da due alla Navarro ma Cantù spende molti falli, Czyz in lunetta fa solo uno su due, ora c’è anche Scekic con Goss che stressa Tabu e c’è anche Lorant per Jones, un po’ deluso del suo primo periodo. Il Cardinale è una macchina, adesso 2/2 dalla lunetta, 17-20 e Roma sembra aver perso il filo in attacco e Mancinelli va in contropiede, termina con Cantù che allunga con Aradori, 17-24. Se Roma non mette a posto le cose a rimbalzo, la gara sarà un calvario contro una Lenovo molto determinata e decisa a vendere cara la pelle. Però chiudere con D’Ercole ala grande è strano.
Secondo periodo, Calvani riparte con Czyz, Lorant, D’Ercole, Goss e Bailey, idem per Trinchieri che conferma il quintetto che aveva terminato il primo periodo. Scekic va dentro con facilità, 17-26, rottura prolungata di Roma in attacco mentre D’Ercole sembra uscire dal campo zoppicando, entra Taylor per lui. Raffica d’errori da ambo le parti al tiro, ci pensa Bailey in penetrazione a rompere l’incantesimo per Roma, 19-26 al 13° e Trinchieri chiama tempo, i suoi han sprecato troppo in attacco e teme, giustamente, il rientro di Roma. Riecco Lawal per Czyz e c’è di nuovo Cusin con lui e c’è anche Ragland. Lawal stampa due stoppate a chi arriva a contatto con lui, Mazzarino e Cusin. Lorant pasticcia in attacco, Ragland ringrazia, 19-28 ma Taylor va da tre, 22-28 eppoi ancora Taylor che serve in transizione Lawal, 24-28 ed anche il pubblico rientra in gioco al 15°. Riecco Tyus e Brooks è c’è anche Jones per Roma. Lawal domina, spaventoso, altra stoppata a Ragland, ci pensa Mazzarino da tre, 26-31 e su un errore di Lawal al tiro, Ragland segna subendo fallo da Jones che realizza, 26-34, contro-break della Lenovo al 16°. Goss va da due, Brooks perde il possesso per passi mentre Trinchieri s’infuria con Ragland, reo di non aver cambiato il gioco. Non c’è Datome in campo, Roma regge bene senza di lui. Ancora Goss ed ancora in penetrazione, 30-34 con i brianzoli che soffrono sempre questa situazione. Persa incredibile dell’ACEA, tiro rifutato da D’Ercole ed extra-pass sbagliato…Tabu ed Aradori di nuovo in campo, esce un grande, grande Cardinale con 10 punti all’attivo. Lawal è un rebus per Cantù, 32-34 al 18° e Tyus deve uscire per un colpo fortuito ricevuto da Lawal, protagonista in campo anche in queste cose. Aradori crossa da tre, imitato da D’Ercole…Ragland viene stoppato da…Lawal main fase discendente, 32-36 mentre Lorant dovrebbe avere buono più fallo ma invece è sfondo secondo Lamonica, sempre Ragland va di tripla, 32-39 con Taylor che decide di mettersi in proprio guadagnandosi due liberi, 34-39. Tabu con Ragland, gira molto bene la sfera con Aradori che va da tre dall’angolo mentre Goss non lo imita, termina 34-42. Rispetto al primo tempo di sabato, Roma è sotto solo di 8 punti e nel secondo periodo ha dovuto rinunciare a Datome con due falli carico ma Cantù gioca bene, si è giovata nel break dell’assenza in campo di Gani Lawal che, una volta dentro, ha fatto letteralmente girare al largo i biancoazzurri dalla sua sfera di competenza. Male in attacco Roma senza Taylor, questa sera molto ispirato ma bisogna dare atto di una difesa canturina molto attenta, esattamente come venerdì sera. Ottimo Mazzarino, la classe non si perde con gli anni. Salta agli occhi gli 11 tiri in più della Lenovo, sono tanti, troppi se si desidera vincere contro di loro.

Datome in attacco
Terzo periodo, Trinchieri riparte con lo stesso quintetto iniziale, idem per Calvani. Taylor sbaglia il primo tiro del periodo, poi Giansanti da buon un canestro di Tyus che viene poi smentito dall’instan replay, ribadisce il nuovo possesso Aradori, 34-44. Datome si mette in gioco dopo la lunga assenza, buono più fallo, 37-44 al 22°. Cantù vuole aprire molto il campo ma Ragland perde palla, Jones da fuori contro Leunen, 39-44 al 13°. Trinchieri è molto nervoso, Leunen s’isola contro Datome ma fa un airball, non è da lui! Datome forza, Aradori solo non sbaglia, 39-46 è lui che ora regge l’attacco canturino. Terzo fallo di un Leunen un po’ anonimo su Lawal, solo uno su due, 40-46. Datome ad una mano su assist di Taylor, 42-46 e su possesso rubato da Taylor ma non concretizzato per il bel recupero di Leunen, Trinchieri chiama tempo: sta rivedendo lo stesso film di venerdì scorso, i suoi ragazzi sembrano intimoriti dalla bella difesa di Roma che ora ringhia come non mai. Al rientro in campo, Datome dal fondo per Goss che subisce anche fallo da Aradori, peggio di così per la Lenovo…E Roma è a -1, 45-46 al 25°. Leunen da tre, non va ma Roma spreca due possessi di fila, poi anche un terzo su Jones cha sbaglia in entrata ed un quarto con Goss, la palla lo beffa danzando sul ferro. Brooks non sbaglia, 45-48 dopo un altro errore al tiro di Goss con spazio, poi commette il terzo fallo, si rivede il Cardinale con Cusin, Bailey per Taylor, mentre Datoma fa uno su due dalla lunetta. Ragland buca la difesa romana, 46-50, bravo! Jones perde il possesso in attacco come Leunen, tre secondi per lui. Entra Czyz per dar fiato a Lawal, riecco Taylor. Poi Trinchieri protesta su di un dubbio fallo fischiato a Bailey, tecnico e sono 4 liberi per Roma e possesso. Bailey e Datome eseguono, parità, 50-50 e sul possesso successivo Taylor esagera per Czyz, sprecando l’attacco del potenziale sorpasso. Roma non è in bonus, Roma difende anche nolto bene ma il ferro beffa ancora Taylor da tre mentre sull’azione successiva Cusin fa passi. Ultimo minuto, Datome tira al ferro ma sbaglia, Czyz raccoglie un rimbalzo e fa buono più fallo, Roma è davanti 53-50. Ragland sbaglia da tre, ultimo possesso con Taylor che stavolta esegue una gran giocata: attira la difesa e scarica poi per Czyz che schiaccia a due mani, 55-50 e si chiude il periodo. Cantù è ripiombata nei dubbi e negli incubi di venerdì sera, parziale pazzesco da 21-8 e l’ACEA appare lanciata adesso ma non è finita..

Goss vs Aradori
Ultimo periodo, ancora Taylor in penetrazione, 57-50 mentre Tyus sbaglia al vetro. Il Cardinale rileva Brooks, opaco stasera e c’è D’Ercole sulle sue orme. Terzo fallo di Jones, Datome e Lawal sono ancora fuori. Bailey difende alla morte su Aradori, purtroppo Pietro fa un airball ma adesso Roma è belluina dietro. Leunen fa il suo quarto fallo su Jones, rientra Brooks e Datome rientra. L’ACEA riprende a martellare in penetrazione, terzo fallo anche di Ragland e Trinchieri deve chiamare tempo, siamo al 32° e la Lenovo non segna da 4 minuti filati, Roma è sopra di 7 ed avrebbe potuto approfittarne. Terzo fallo a Datome che si butta sulla palla a terra….Mah. Aradori con spazio, un tiro costruito molto bene dalla Lenovo, 57-53 e l’ACEA perde il possesso ma Mazzarino ed Aradori fanno lo stesso. Tripla sontuosa dell’MVP del campionato, 60-53 al 33° e Cantù non si ritrova, Tyus fa passi in attacco e Ragland compie il quarto fallo in difesa, Trinchieri usa Tabu e rimette Scekic e Leunen e Lawal va per il +9 per Roma, 62-53. Il Cardinale si procura con grande mestiere due liberi, 62-55. C’è adesso D’Ercole, tre piccoli per Calvani mentre Bailey perde palla, Tabu punisce da fuori, 62-57 al 35°. Altro possesso perso per Roma, Calvani vuole parlarci su, deve evitare che Cantù rientri in partita. Tabu mena le danze in attacco, Datome toglie la palla dal ferro su tiro di Scekic ma Roma è in rottura, altra persa e Brooks punisce ma Datome, ancora dalla lunga, 65-59 al 36°. Goss compie fallo su Scekic, lunetta per lui ed è 2/2, 65-61. Jones fa passi sotto canestro, giusto e Brooks ancora la mette dentro, 65-63 al 37°. Tabu prova a punire una tripla sbagliata da Datome. La Virtus sembra essersi bloccata in attacco, è il turno suo e Goss deve fermare il Cardinale, lunetta ed è parita, 65-65 al 38°. Goss va dentro e spezza l’incantesimo, 67-65 e sull’azione successiva Datome richiede l’instant replay e fa bene perchè Lamonica assegna la palla a Roma, potrebbe essere decisiva questa chiamata. Taylor per Lawal ma non va, Cantù trova Scekic nel cuore dell’area e Jones deve fermarlo, con il quarto fallo. Il lungo fa solo uno su due, 67-66, quasi come venerdì scorso… Datome forza, Mazzarino segna alla Navarro, spettacolo, 67-68 al 39° . Cantù fa il quarto fallo solo ora, mancano 48”. Lawal riceve da Taylor e deposita a canestro, 69-68 e poi Scekic, perfetto in questi minuti decisivi, per schiacciare sbatte la sfera sul ferro sbagliando clamorosamente, Taylor prende fallo dal Cardinale e sono liberi, uno su due e sul secondo errore, Leunen deve far fallo su Jones che gli aveva preso il tempo, due anche per lui è ed solo uno su due ma ancora una volta, pazzesco…Lawal raccoglie il rimbalzo, 73-68. Trinchieri deve chiamare tempo, mancano 18” e due possessi sono tanti, impresa disperata…Il coach milanese disegna uno schema per Ragland che però sbaglia, Goss prende palla e subisce fallo, uno su due, 74-68, termina con Aradori che sbaglia da due, 2-0 per Roma ed al Pianella si va per cercare di chiudere la serie ma sarà un’altra Cantù, sicuro.
Sala Stampa
Trinchieri
Siamo andati meglio rispetto a Gara 1 a mio avviso, siamo stati bravi a riprenderla ed a provare di vincerla ma ci è mancata la lucidità necessaria per farcela, troppe disattenzioni che ci son costate care nei secondi finali. Ovviamente adesso non sarà per niente facile ma abbiamo già battuto Sassari partendo da 0-2, possiamo ripeterci e possiamo e dovremo farcela, anche la settimana scorsa eravamo messi così. Non ho capito il fallo tecnico, avevo chiesto agli arbitri solo di fischiare i passi a Bailey e sono stato punito….Capita.
Taylor
Siamo contenti ma non è finita, ero un pò in crisi all’inizio ma non ho mai perso la fiducia nonostante gli errori che ho fatto nel primo tempo. La squadra è perfetta, ognuno da il massimo e si aiuta con l’altro, il clima è perfetto. Sì, il naso sta bene, spero solo che non mi arrivi qualche altra brutta botta…(ride, ndr).
Calvani
Una gara effettivamente simile a quella di Gara 1 ma questa volta siamo stati bravi a non farli andare troppo avanti, sarebbe impossibile recuperare un’altra volta 19 punti di scarto, loro sono una gran squadra e ci han messo in difficoltà dove non pensavamo, parlo dei rimbalzi in attacco che gli han permesso un sacco di extra-possessi. Certo, abbiamo tante palle perse al passivo ma loro hanno difeso bene. Mi fa piacere per Czyz, sta avendo un basso minutaggio ma non per colpa sua, gli sto spiegando il motivo e lui ha capito e stasera è entrato in campo ed è stato importante. Bailey è un giocatore pronto, lo sapevamo e siamo contenti di lui. Adesso a Cucciago ma state tranquilli, siamo 2-0 ma serve ancora a poco, dobbiamo assolutamente vincerne una lì, se ci riusciamo poi ne parliamo.
ACEA Virtus Roma – Lenovo Cantù 74-68
Parziali: 17-24; 17-18; 21-8; 19.18
Progressione: 17-24; 34-42; 55-50; 74-68
MVP: Gani Lawal, fa letteralmente pentole e coperchi. Si mette quasi sulle spalle la squadra: 7 rimbalzi, 4 stoppate, 18 punti ed un confortante 6/8 ai liberi, la sua bestia nera. Ottimi anche Gigi Datome (16 p.ti e 18 di valutazione), come al solito, ed il redivivo Jordan Taylor, particolarmente ispirato questa sera (13 p.ti copn 50% da tre e ben 5 assist). Per Cantù un buonissimo Cardinale ed un discreto Aradori, segue Scekic che però compie due fesserie notevoli nei possessi finali decisivi
WVP: Lorenzo D’Ercole ed il magiaro Petar Lorant, -1 per entrambi mentre per Cantù un Alex Tyus che fa 0 punti dopo l’ottima prestazione di Gara 1 ma Marco Cusin fa peggio di tutti, un mortificante -5 per lui, sembra un giocatore perso, stralunato. Se Cantù vuole ribaltare la serie deve avere di più da lui.
Fabrizio Noto/FRED
2 Comments
Davide
Salute Fred, sara un’altra Cantu come dici, ma io sono rimasto impressionato da come si perdono negli ultimi minuti. Non so se anche a sassari e’ stato cosi, ma da una squadra che ha fatto l’EL mi aspettavo di piu.
Roma senza parole, ieri un Lawal stratosferico ha annullato tutti i loro lunghi. Su gara 3 domani indico solo un dato che potra essere decisivo: Gigi ieri ha giocato solo 23 minuti…
Un saluto
FRED
Ciao Davide, scusa il ritardo nella risposta. Cantù a casa è un pò un bulldozzer, vediamo ma Roma fuori casa è decisamente più forte di Sassari.
Incrociamo le dita!