
Taylor vs Tabu
Serie sul 2-1 per Roma e questa Gara 4 porta con se temi quasi opposti, come spesse volte accade, in questi Playoff scudetto edizione 2013 stante il perdurante equilibrio tra le forze in campo.
Cantù c’è, ha reagito bene senza i timori ed i tremori delle due sfide precedenti restando sul pezzo e concedendo alla Virtus poche chances. Non ha convinto in modo esagerato ma c’è, quanto bastava insomma per compiere la missione e giocarsi domani sera la fiche sul tavolo verde alla casella del “2” con maggiore convinzione e determinazione. Trinchieri, apparso più rilassato in sala stampa nel dopo gara, ha giustamente esaltato un aspetto molto importante, quello cioè di non abbattersi dopo i numerosi errori in chiave offensiva dopo un primo periodo positivo nella sostanza e, nello specifico, una partenza da 14-2 che al 5° aveva già creato il divario tra le due contendenti, divario che l’ACEA non è più riuscita a colmare. Una prova di grande sostanza quindi, una partita fortemente voluta nella quale non si sono cancellate del tutto le remore della vigilia. L’ACEA però è sempre stata a contatto e se Bailey non avesse scaraventato al vento un possesso a circa 20″ dalla fine, centrando il bersaglio grosso invece che di fatto lanciare l’uno contro zero di Mancinelli, gli ultimi secondi di Gara 3 sarebbero stato un potenziale incubo per il Pianella intero.
E’ difficile perciò raggiungere la perfezione che non è di questo mondo ma, specie nei Playoffs e con questa Roma nello specifico, sarebbe meglio non rischiare visti i precedenti. Ma le note liete, sia chiaro, superano di gran lungo quelle meno positive: un ottimo Alex Tyus, ritornato ai buonissimi livelli prestazionali di Gara 1 e che ha dominato nella parte iniziale del match un Gani Lawal invece in netto calo rispetto alla buonissima Gara 2; un Jeff Brooks silente ma efficacissimo, pronto quando ha dovuto mettere i suoi mattoncini nella costruzione dell’impalcatura biancoazzurra, tenendo molto bene in difesa un Gigi Datome che alla fine dice 16 punti ma che è apparso con lui in difficoltà, aldilà dell’infiltrazione alla caviglia malridotta; un Joe Ragland molto più dedito alla costruzione del gioco che non a mettersi in proprio e, quando alla fine lo ha fatto, anche lui ha potuto dire la sua in modo definitivo con una tripla dall’angolo che ha fatto partire i titoli di coda; infine, un Pietro Aradori decisamente aggressivo, Top Scorer con 19 punti anche se con un insolito 1/6 dalla lunga ed un Marco Scekic forse anche troppo aggressivo ma sempre nei limiti della correttezza, ovviamente. Interlocutoria la prova di Stefano Mancinelli anche se tendente al miglioramento dopo le pessime due gare romane come Tabu, in ribasso Leunen e Mazzarino mentre Marco Cusin è in rosso costante, preoccupante ed enigmatico, un involuzione che ha dell’incredibile. Comunque nel complesso una Cantù da 7 che però dovrà intensificare l’aspetto difensivo cercando di tenere il più possibile Roma all’asciutto, proprio come nei primi 5 minuti della partita ed avere di più nel complesso da altri giocatori che stanno tirando sotto il par.
Ecco le parole di Andrea Tronchieri alla vigilia della sfida: “Abbiamo fatto un passo – commenta il coach della Pallacanestro Cantù, Andrea Trinchieri – ma dobbiamo compierne un altro per allungare la serie. Siamo sempre sotto 2 a 1 e stiamo rincorrendo. Il profilo quindi è molto basso. Domani mi attendo una partita migliore da parte di Roma e quindi dovremo alzare ancora il livello perché quello che abbiamo fatto ieri non sarà sufficiente.”.
“Mi dispiace – ha aggiunto l’allenatore della Lenovo – per la contestazione a Cusin. Credo che non sia il momento e penso che, nelle poche o tante cose buone fatte quest’anno, ci siano suoi meriti. Il giocatore che abbiamo visto ieri in campo non è il vero Cusin e quindi è chiaro che c’è una componente emotiva e che le responsabilità non sono solo di Cusin. C’è sempre tempo per critiche, giudizi e opinioni quando però la palla è ferma. Ora chiedo ai tifosi di sostenere chiunque indossi la nostra maglia”.
Sull’altra sponda dell’accampamento invece Roma pensa innanzitutto a leccarsi le ferite, letteralmente. Partenza sbagliata, troppi errori specialmente nel terzo e decisivo periodo e l’imbarazzante trafila di palle perse con Lawal protagonista assoluto con ben 4 infrazione di passi nel primo periodo. Eppoi un Taylor confusionario, lontano parente del buon play visto nelle prime due gare, botta al naso involontaria di Mancinelli a parte (su quella precedente di Scekic…C’è qualche dubbio, ma fa parte del gioco), non è riuscito ad imprimere quel ritmo in attacco che avrebbe potuto creare difficoltà alla difesa della Lenovo. Ma anche la scelta di Calvani di uno startin’ five inusuale, di partire cioè con Bailey e Czyz invece che con Goss e Jones (sostanzialmente due buone prove, specie quelle dell’ex-Varese), non ha pagato, probabilmente il coach romano puntava a dare maggiore riposo ai sopracitati ritenendo indispensabile preservare i due per il rush finale ma le cose sono andate diversamente. Ha pesato più del normale l’assenza di D’Ercole, fondamentale collante difensivo ed in grado di piazzare due o tre bombe nel contesto del suo gioco offensivo ma che si spera di recuperare per la gara di domani. Però nel complesso un’ACEA in versione sfuocata, appannata, che ha vissuto l’attimo buono con la solita match-up ma che ha tirato così male che al 34° ancora il proprio tabellino recitava la miseria di 42 punti all’attivo e che alla voce valutazione vedere un pessimo 52 complessivo. C’è da rivedere un pò tutto quindi se si vuole vincere Gara 4 per giocarsi poi il match-ball tra le mura amiche del Pala Tiziano, servirà ad esempio un Gigi Datome (sperando che anch’egli abbia risolto il problema alla caviglia), più presente e un apporto molto più qualitativo da Lorant e Czyz per mettere seriamente pressione ad una Lenovo che, sconfitta domani, comincerebbe a rivedere le streghe.
Infine, queste le riflessioni di coach Calvani in vista di Gara 4:
Siamo 2-1, comunque in vantaggio, non siamo stati dominati né asfaltati, abbiamo fiducia in noi stessi e la consapevolezza di dover mettere a posto delle piccole cose. Nei primi due quarti di gara 3 abbiamo concesso troppo: 12 rimbalzi offensivi e 8 palle perse, che insieme vogliono dire 20 possessi in più. Vediamo di recuperare energie, soprattutto mentali, visto che quella di domani sarà un’altra battaglia. Se vuoi arrivare al successo devi essere al massimo dell’energia e dell’atteggiamento.
Arbitreranno l’incontro i signori Gianluca Mattioli, Roberto Chiari ed Alessandro Vicino.
Si gioca al Pianella di Cucciago alle 20:10 di venerdì 31 maggio 2013.
Fabrizio Noto/FRED
1 Comments
Davide
Buongiorno Fred,
questa volta i complimenti te li faccio per la sportivita e l’imparzialita dell’articolo. Purtroppo molte volte leggo articoli scritti da tifosi. Stasera dura, come sempre, e con la squadra anche incompleta probabilmente. Mi sbagliero clamorosamente, ma a me cantu fa meno paura di reggio, sara perche l’obbiettivo semifinale e’ gia raggiunto e il resto e solo un piu. Non so perche, ma ho tanta fiducia, nonostante la squadra giochi obbiettivamente male ed e’ un po in debito di ossigeno.