Era come una finale e la vittoria è arrivata, soffrendo fino all’ultimo secondo. L’Italia non stecca l’esordio nel campionato europeo, ed aspettando le prossime sfide con Russia e Spagna, si prende una piccola fetta di qualificazione vincendo la fondamentale gara contro la Svezia. Sulla carta, le scandinave avevano maggiori centimetri, maggiore lignaggio internazionale e una migliore distribuzione dei tiri, ma oggi non è bastato contro il cuore e il gran collettivo delle azzurre, trascinate da una sublime prestazione di Kathrin Ress che chiuderà il suo match con 18 punti, 14 rimbalzi e 2 stoppate, di cui una è quella decisiva. In una giornata in cui Sottana (8 punti e 3 assist) non appare brillantissima, a guidare il gruppo ci pensano la gran faccia tosta di Dotto e la buona velocità di Gatti. Buone le prove di capitan Masciadri, precisa al tiro, ma anche e soprattutto di una Martina Fassina decisiva con un paio di buone giocate difensive nella fase finale del match. Per la Svezia non bastano le gemelle Eldebrink (Frida 23 punti leader della gara, Elin 10), nè la doppia cifra di Key, l’americana naturalizzata. A pagare è il reparto lunghe, specie con la Halvarsson che è totalmente annullata dal pacchetto lunghe in maglia azzurra. Era importantissimo vincere e anche se con tanta sofferenza, il risultato è raggiunto.
LA CRONACA: Ricchini lancia Dotto in quintetto, la Svezia punta sul suo gruppo autoctono, lasciando la Key in panchina. L’inizio è di marca azzurra, con grande presenza delle nostre a rimbalzo, specie con Ress che segna e impone la sua legge nell’area dei tre secondi (4-8 al 3′). Qui la partita vive una fase di stallo, entrambe le squadre costruiscono molto senza trovare la via del canestro, e di fatto la Svezia inizia ad imporre la sua superiorità fisica, pur con già Andersson e Halvarsson già a quota due falli. La reazione delle gialloblu è veemente e porta ad un 7-0 netto, aperto dal gioco da tre punti della Egnell e chiuso da due liberi di Frida Eldebrink. Ci pensa Zanoni in penetrazione a spezzare una lancia a favore delle nostre, che con i due liberi di Bagnara chiudono sotto alla prima sirena 13-12. Si riparte ed è una super Francesca Dotto a guidare le compagne. La giovane play classe 93′, già oro con le giovanili a Poprad qualche anno fa, si prende le sue responsabilità e piazza 7 punti in un amen, che uniti al buon post basso della Masciadri e al solito lavoro dalla media e corta distanza di Ress, fornisce all’Italia il massimo vantaggio sul +6 (17-23 al 13′). A scuotere le scandinave ci pensa Elin Eldebrink con la tripla, poi è la sua gemella Frida a punire la squadra azzurra, aggrappata solo a Ress. Ricchini lancia nella mischia Fassina da quattro tattico e l’ala risponde in maniera positiva, prima col canestro in uscita dal pressing avversario poi con la tripla del nuovo +3. Elin Eldebrink, ancora dalla lunga distanza, impatta, prima di subire un colpo abbastanza doloroso, ma all’intervallo lungo l’1/2 di Zanoni ai liberi vale il vantaggio italiano 30-31. La ripresa vede rientrare in campo solo la nazionale azzurra. I primi punti di Sottana e la grande veemenza in vernice di Ress, fruttano un 7-0 mortifero per il +8 (30-38) al 22′. La Svezia però non ci sta e piazza un 8-0 che vale il pareggio, trascinata di forza dalle bombe di Frida Eldebrink. Come se non bastasse, il quarto fallo di Sottana costringe Ricchini a quintetti atipici e serve tutta l’esperienza di capitan Masciadri a tenere alta la concentrazione e la qualità dell’attacco. Bagnara, rientrata nella contesa per dare maggiore brillantezza al gioco, commette in un amen quarto e quinto fallo, e allora le responsabilità maggiori vanno nelle mani di Masciadri, che prima imbuca la tripla (prontamente pareggiata da un missile di Key) e poi imbuca un jump di grande importanza dopo un bel rimbalzo offensivo. L’energia in questa fase garantita in cabina di regia da Giulia Gatti è linfa vitale per le nostre, che all’ultima sirena si presentano avanti 49-51. La Svezia però rimette il muso avanti nell’ultima frazione, affidandosi stavolta alle sue lunghe. Hamilton e Aili allungano fino al +3 (55-52) ed in questa fase sono cruciali i possessi gestiti con freddezza da Sottana che imbuca con talento da arresto e tiro. Fassina, ributtata nella mischia, si batte ferocemente a rimbalzo e imbuca il canestro del 57-56, ma a firmare il sorpasso ci pensa Gatti dalla lunetta. La gara si trascina con vantaggi minimi. Sottana prova a chiuderla col secondo palleggio arresto e tiro, ma la Halvarsson, totalmente assente per tanto tempo, mette sul tabellone punti importantissimi per le sue. Ress, ben imbeccata ancora da Sottana con uno splendido pick and roll, appoggia al vetro il 60-64 su cui la gara sembra addormentarsi. In questa Fase l’Italia prova a vincerla con la difesa con due o tre giocate sensazionali ancora di una positiva Fassina brava a oscurare la via. Con tanto coraggio è Frida Eldebrink a buttarsi dentro e subire fallo, segnando 2 liberi che valgono il -2. L’Italia, dopo il timeout, serve la palla al suo leader Sottana, che però la tradisce con uno 0/2 potenzialmente mortifero. La Eldebrink ancora a subire fallo, ma stavolta segna il primo ma sbaglia il secondo a 7″ dalla fine, dal rimbalzo si scatena una tonnara che gli arbitri risolvono con la contesa. Palla alle svedesi con circa 3″ da giocare. Si prende la penetrazione decisiva Elin Eldebrink ma arriva a fermarla la stoppata dell’mvp del match, Kathrin Ress che consente all’Italia di vincere questa preziosa partita per 63-64.
SVEZIA – ITALIA 63-64 (13-12; 30-31; 49-51)
SVEZIA: Aili 2, Aasa, F.Eldebrink 23, Key 10, Kad.Andersson 4, E.Eldebrink 10, Egnell 8, Hamilton 4, Barthold ne, Yderstrom, Halvarsson 2, Kat.Andersson.
ITALIA: Dotto 8, Fassina 7, Cinili 4, Sottana 8, Gatti 5, Zanoni 3, Gorini, Masciadri 9, Wabara ne, Bagnara 2, Ress 18, Formica. All. Ricchini
Domenico Landolfo