Ci è voluto un tempo supplementare, con due squadre che avrebbero meritato entrambe il passaggio del turno. Con Kacerik che abbandona la contesa con soli 24′ giocati, con Zandalasini che manda a referto 29 punti e 17 rimbalzi e Carlotta Picco che, dopo 37′ in cui aveva combattuto in rimbalzo e in difesa, ma in attacco aveva un pessimo 0/10, si erge a salvatrice della patria con 3 triple nell’ultimo minuto che garantiscono alla sua squadra il sorpasso poi pareggiato da Pan per l’overtime. Ed è Francesca Pan a guidare le sue nell’impresa, avanti anche di 6 punti nelle fasi finali della partita, ma incapaci di concretizzare. Non bastano i suoi 22 punti e 16 rimbalzi, nè la supremazia fisica nella cattura delle carambole in vernice. Venezia ci ha messo il cuore e il fisico ma non è bastato. Nel supplementare le triple di Galiano, i rimbalzi di Mistò e la classe di Zandalasini fanno la differenza. Finisce 68-66 e le lombarde possono festeggiare la finale, che sembrava un miraggio a poco più di 1 minuto dalla fine. L’Umana si giocherà il terzo posto con tanto rammarico, specie con se stessa, perchè quel 13/25 dalla lunetta grida vendetta. Nel basket però bisogna sapere concretizzare ogni occasione, e quando questo non accade si viene puniti.
LA CRONACA: Inizio di gara contratto da ambo le parti, con tanta pressione a tutto campo portata dalle difese. Geas un po’ con le polveri bagnate al tiro, nonostante una buona costruzione. Zandalasini prova a sbloccarle dalla lunetta, ma Basso prima e Faoro poi colpiscono inesorabilmente per il 2-5 delle lagunari. Venezia prova a correre in contropiede, ma pecca di precisione: col passare dei minuti, i raddoppi in punta e sugli angoli delle lombarde iniziano a sortire i loro frutti, ed arriva il sorpasso sulla bella entrata di Kacerik. Si continua in un misto di confusione ed errori fino al 6′, quando su canestro di Faoro (7-7), coach Zanotti decide di andare con la sospensione. La risposta biancorossa c’è ed arriva dalle mani di Zandalasini, brava a imbucare il feedaway, nonchè dalla grande esplosività in penetrazione di Kacerik per l’11-7 al 7′ che costringe coach Rocco al timeout, specie perchè le sue tendono a impelagarsi in passaggi complicati contro la zona e i raddoppi sistematici delle ragazze del Geas. Pan con la soluzione le traffico accorcia per le sue, ma il long two di Kacerik e la tripla Beretta permettono alle lombarde di tenersi sempre con più di un possesso di vantaggio, nonchè di chiudere al 10′ sul 16-10. Ad aprire il secondo quarto è un furto con scasso di Pan che va a imbucare in bello stile. Venezia alza il volume della radio in difesa, ma perde qualche palla di troppo in attacco. Il Geas non sfrutta alcuni facili transizioni e viene punita dal lay up di Zuin per il 16-14 al 13′. A togliere le castagne dal fuoco per le biancorosse, ci pensa una Martina Kacerik davvero in forma, con una tripla fuori dai giochi, ma sul fronte opposto è proprio lo stesso play a compiere il suo secondo fallo su Armari in fase di tiro da tre. La numero 10 in maglia orogranata fa 2/3 dalla linea della carità aumentando a dismisura la ferocia della box and one lagunare. Zandalasini la buca prima con la tabellata da tre, poi col giro e tiro. A prendere per mano le venete è però ancora Francesca Pan che tiene botta col canestro ancora di pregevole fattura. Callegari con la “navarrata” riavvicina le sue, ma ancora una Zandalasini immarcabile con punti e rimbalzi pesanti, permette al vantaggio di rimanere costante (27-20 al 17′). A chiudere i giochi a metà gara ci pensa ancora Pan, che con la tripla a bersaglio manda tutti a riflettere negli spogliatoi sul 29-23. Significativo che il Geas a metà gara abbia 22 punti dal duo Zandalasini-Kacerik (15 e 8 rimbalzi la prima e 7 con 4 recuperi per la seconda), mentre per l’Umana ci sono già 9 punti e ben 10 rimbalzi per Francesca Pan. Inizio di ripresa scoppiettante: Zandalasini va col gancione, Basso risponde con la tripla, Bonomi ripaga le sue compagne con la tripla, ma anche Pan colpisce dai 6,75 per il 34-29. Nel momento del maggior bisogno per la squadra lombarda, è ancora Zandalasini a provvedere, iscrivendosi alla sagra del tiro pesante e piazzando addirittura un gioco da 4 punti. Venezia con Callegari in penetrazione si riporta sul -7, quando su uno scontro di gioco rimane a terra proprio la giocatrice già più volte in nazionale maggiore, costretta ad uscire tra gli applausi del suo pubblico. L’Umana prova ad approfittarne ma raccimola solo 4 palle perse, tre di queste neanche forzate dalla difesa, e così le biancorosse riescono a conservare quel gap di sicurezza che fa giocare in tranquillità. E’ Armari a riportare sotto le sue al 29′, quando con un furto con scasso in contropiede, evitando la stoppata di Zandalasini (rientrata in campo), firma il 38-34 su cui coach Zanotti decide di parlarci su. Venezia sembra averne di più dal punto di vista dell’intensità agonistica, arrivando sempre prima sulle palle vaganti e uscendo meglio dai contatti, e i frutti si vedono con le tante transizioni ben costruite, una difesa che concede solo piazzati dalla lunga, quasi mai a bersaglio e una grande decisione in penetrazione. Troppi errori ai liberi, non permettono alle orogranata di avvicinarsi se non al -3 (1/2 di Gianolla), gli errori si pagano e la tripla di Bonomi ricaccia indietro le avversarie. A chiudere il quarto è l’ennesimo 1/2 dalla linea della carità, stavolta a opera di Pan, che vale il 42-37 al 30′. Ultima frazione che si apre nel segno di Venezia, che risale fino al -1 con le conclusioni a bersaglio di Gianolla e Zuin. Beretta segna, gettando acqua sul fuoco, subendo anche il fallo ma sbagliando il libero, ed allora è Bergamin a buttarsi nel traffico e con un tiro ai limiti della fisica a riportare al minimo svantaggio le sue. Con 1/2, poco dopo, sarà lei a impattare a quota 44. Il Geas va in confusione, neanche la sospensione porta la giusta calma, Armari va col recupero e appoggio al vetro, subendo fallo e regalando un gioco da tre punti per il 44-47 al 34′. Sulle ali dell’entusiasmo, contro un team che non va più a bersaglio, la bomba di Pan lancia a sorpresa Venezia sul +6 a poco più di 5′ dalla fine, completando un parziale di 13-2 micidiale. E’ Mistò a frenare l’inerzia con 1/2 dalla lunetta, ma i tanti secondi possessi concedono all’Umana davvero troppe occasioni che non possono non essere sfruttate. Il Geas non si arrende e stringe le maglie in difesa recuperando un pallone prezioso e lanciandosi nella rimonta con un canestro della Zandalasini e una tripla pesante come un macigno di Picco. Potrebbe esserci un tracollo emotivo ma Pan invece risponde con la quarta tripla di giornata. Il piazzato di Galiano vale il -2, Basso si butta dentro e subisce fallo, facendo solo 1/2. Picco imbecca bene Zandalasini che a poco più di 1 minuto sigla il -1(54-55), ma ancora Basso, col gioco da tre punti sembra chiudere le cose a 58″ dalla fine sul +4. Il Geas non muore mai e trova in Carlotta Picco il suo terminale prediletto, con la seconda tripla della numero 10 biancorossa che riporta al minimo lo scarto tra le due squadra. L’Umana prova a rispondere, ma sbaglia più volte non capitalizzando i rimbalzi offensivi e sul fronte opposto è ancora Carlotta Picco a imbucare la tripla del sorpasso, del 60-58 a 28″ dalla fine. Pan si prende l’isolamento ma sbaglia, Zandalasini si avventa sul rimbalzo ed è immediato il fallo della difesa, ma dalla lunetta la numero 24 biancorossa fa 0/2, regalando la palla dell’ultimo possesso alle lagunari. Callegari, sgomitando sotto i tabelloni, segna e pareggia, a pochi decimi dalla sirena, mandando le squadre all’overtime. Confusione e grande agonismo sono le chiavi di questo supplementare: Pan segna traffico, Galliano risponde con la tripla, seguita a ruota dalla conclusione morbida di Zandalasini che vale il 66-62 al 43′. Callegari, dimenticata dalla difesa, realizza da distanza ravvicinata, Pan prova il pareggio col recupero e la transizione ma finisce per sfondare. Si sbaglia tanto: Gianolla pareggia con un’azione complicata, si arriva in parità agli ultimi 6″ con Zandalsini in lunetta. Stavolta la campionessa quest’anno al Broni fa 2/2 e coach Rocco chiama timeout per giocarsi l’ultimo possesso. Venezia si impelaga nella difesa avversaria e non riesce nemmeno a concludere in maniera pulita. Geas che vince 68-66 e vola così in finale.
Geas Sesto S.Giovanni – Umana Orogranata Venezia 68-66 dts (16-10; 29-23; 42-37; 60-60)
Geas: Mistò 2, Kacerik 7, Picco 9, Tibè ne, Diouf ne, Grassia 4, Bonomi 8, Beretta 3, Trianti, Zandalasini 29, Galiano 5. All. Zanotti
Umana: Faoro 4, Armari 7, Pan 22, Muscariello ne, Gianolla 5, Zuin 6, Basso 10, Tamai ne, Gallina ne, Callegari 9, Bergamin 3, Lorenzin ne. All. Rocco
Domenico Landolfo