Un successo fatto di cuore, grinta e tanta voglia di dimostrare il proprio valore, anche contro chi aveva sollevato qualche dubbio su questa Nazionale. L’Italia batte il Montenegro in rimonta, con una difesa spaziale nel secondo tempo, concedendo all’avversario solo 15 punti negli ultimi 20′ e realizzando con precisione chirurgica specie dall’arco dei 6,75. Una vittoria storica, a suo modo, che riporta le azzurre tra le migliori otto d’Europa, dove ci si può conquistare anche un posto per il mondiale dell’anno prossimo in Turchia. Curioso come tre delle 4 squadre a passare siano quelle che la formazione allenata da Ricchini abbia affrontato nella prima fase, ovvero, oltre a noi, la Spagna e la sorprendente Svezia, che è quarta alla fine della seconda fase proprio per aver perso contro di noi all’esordio.
Guardando alla partita, è stata un’autentica guerra, contro una squadra fisica che, come si era già preventivato alla vigilia, ha dominato a rimbalzo (25-43 il computo finale). A farla da padrone sul campo è stata l’intensità, con le azzurre capaci sempre di fare la scelta giusta in attacco, scegliendo tra la transizione primaria o gli ottimi pick and pop. Chiuso poi il pitturato, sono arrivati scarichi di alta qualità che le nostre tiratrici, in primis il capitano Raffaella Masciadri, hanno punito sistematicamente. Le balcaniche sono state guidate per lunghi tratti della partita dalla loro leader Dubljevic, che chiuderà a quota 20 punti e tanti rimbalzi, ma nella ripresa è stata la difesa delle azzurre che ha saputo limitare le giallorosse, forzando tante palle perse, recuperi e sfondamenti. L’Italia, che all’intervallo partiva da un tragico -11, frutto di un 9-0 subito tutto negli ultimi tre minuti di seconda frazione, ha saputo rialzarsi e tornare in gara, grazie a Sottana e Masciadri. Poi, condotto da una Ress preziosa a rimbalzo e nelle varie situazioni di gioco, una Zanoni 5 stelle extra lusso, nonostante fosse reduce da una distorsione, nonchè da una Dotto sempre più convicente, la gara è arrivata saldamente nelle mani delle nostre, che l’hanno portata a casa anche con una certa autorità.
LA CRONACA: Avvio equilibrato sul parquet. Le squadre si rispondono colpo su colpo. Skerovic firma la tripla del vantaggio per le sue, ma la replica azzurra è affidata a Ilaria Zanoni che va col fallo e canestro. L’Italia sembra subire il post basso delle montenegrine, che è la soluzione primaria cercata dalle giocatrici balcaniche, ma l’intensità difensiva sale pian piano con lo scorrere della partita e il contropiede di Zanoni, cui segue una sua tripla, e un arresto e tiro di Gatti, ci regalano il +5 al 4′ (9-14). Perovanovic e Dubljevic provano a fare ancora la voce grossa con conclusioni dalla media o corta distanza, ma l’ingresso in campo di Masciadri, che manda a bersaglio la tripla e la consistenza di Ress, regalano il 13-19 al 6′. Purtroppo però nel giro di pochi minuti, Ricchini è costretto a stravolgere il suo pacchetto lunghe, con Ress e Wabara che incappano entrambe in 2 falli. Montenegro ne approfitta e con i liberi della Turcinovic e un gioco da tre punti dell’irrefrenabile Dubljevic chiude sotto solo 22-23 alla prima sirena.
La tripla di Bagnara che apre il secondo periodo illude le nostre, che subiscono un parziale di 7-0 in cui la solita “go to guy” avversaria fa quel che vuole, mentre la tripla di Aleksic spezza il ritmo. E’ la solita grinta ed energia di Francesca Dotto col furto con scasso a guidare le nostre alla scossa e a frenare l’emorragia. La gara sale improvvisamente di tono: l’americana naturalizzata DeForge va con il piazzato dalla media, Turcinovic si fa sentire sotto i tabelloni e solo Masciadri riesce a tenere a galla le sue con la tripla frontale. Jovanovic e Sottana si rispondono dalla lunghissima distanza per il 36-34 al 17′ su cui il coach balcanico va per il timeout. L’Italia rimarrà ferma alla pausa, perchè le invenzioni di Skerovic la tripla di DeForge e il canestro cadendo indietro di Dubljevic mandano nel baratro le azzurre sul 45-34. Skerovic prova anche la magia sulla sirena, ma gli arbitri, dopo il replay giustamente annullano. All’intervallo per le azzurre sembra esserci un baratro sul 45-34.
La ripresa che non ti aspetti è fatta di tante piccole cose che cambiano minuto dopo minuto il corso della gara. L’aumento del ritmo in difesa permette all’Italia un attacco più fluido e concreto, che può anche affidarsi sulla transizione primaria. Il rientro in campo di Ress, che aveva guardato in panchina tutto il secondo periodo, regala bidimensionalità all’attacco, che punisce con Zanoni, Masciadri e la stessa altoatesina. Sottana scrive a referto i punti del -3, sbagliando il libero supplementare, ma è la stessa play trevigiana a raccogliere il rimbalzo e, quasi incredula per la libertà concessale, a sparare la bonba del pareggio, per un break mortifero di 13-2. Le soluzioni del Montenegro dalla panchina sono poche, Bjelica e Dubljevic regalano un nuovo +5, ma qui si scatena il capitano Masciadri, che segna due canestri in bello stile nel traffico e poi imbuca il canestro dai 6,75 che vale il 54-56 al 30′. In realtà sui 3″ finali, Dotto inventa un assist volante per Zanoni che insacca, sempre sul filo della sirena. Il replay non chiarisce appieno, ma gli arbitri, anche in questo caso, annullano.
Ci si attende la reazione balcanica, ma invece a uscire alla distanza è solo la nostra difesa e l’aggressività, con il Montenegro che non trova più tiri facili e perde palloni e convinzione nei propri mezzi. Un antisportivo a Turcinovic non viene sfruttato appieno dalla nostre con Dotto che fa solo 1/2 dalla linea, ma è la stessa play classe 93′ a riscattarsi poco dopo con la palla rubata e il contropiede solitario del 54-59 al 33′ su cui le avversarie chiamano sospensione. Un altro 1/2, stavolta di Sottana, ci regala il +6, ma DeForge non si arrende e piazza il jump di pura classe che riavvicina. Nel momento del bisogno esce alla distanza Kathrin Ress, che con punti in vernice e rimbalzi lottati, mette una pezza importante. E’ Skerovic in penetrazione a firmare l’ultimo -4, perchè a chiudere la gara ci pensa ancora Francesca Dotto, che piazza la tripla dell’angolo che manda agli archivi la gara. Finisce 60-66 con le azzurre che mercoledì alle 20 sfideranno la Serbia, senza porre un freno ai propri sogni.
MONTENEGRO – ITALIA 60-66 (22-23; 45-34; 54-56)
Montenegro: Bajic ne, Skerovic 9, DeForge 11, Baletic, Popovic ne, Aleksic 5, Dubljevic 20, Bjelica 2, Perovanovic 4, Turcinovic 6, Jovanovic 3, Culafic ne.
Italia: Dotto 11, Fassina, Cinili, Sottana 13, Gatti 6, Zanoni 12, Gorini ne, Masciadri 15, Wabara, Bagnara 3, Ress 6, Formica. All. Ricchini
Domenico Landolfo