Ciò che era nell’aria si è concretizzato nella notte del draft. Garnett che sembrava destinato a seguire Rivers ai Clippers è stato coinvolto in uno scambio clamoroso, tale per l’inclusione di Paul Pierce, che insieme a Jason Terry sono stati impacchettati e spediti ai Brooklyn Nets.
In cambio Boston, nel palese intento di ricostruire nel più breve tempo possibile una squadra competitiva, ottiene Chris Humpries (contratto in scadenza la prossima estate) e Gerald Wallace, che invece ha ben tre anni di garantito.
Ai due giocatori, motivo fondamentale della trade, i Nets aggiungono 3 future prime scelte, di cui la più prossima sarà nel 2014.
Lo scambio va ovviamente visto da entrambe le prospettive. Quella di Brooklyn è sicuramente l’intenzione di una franchigia che, potendo presentare un quintetto esperto e composto da Deron Williams, Joe Johnson, Pierce, Garnett e Lopez, punta nell’immediato a raggiungere i vertici della Eastern Conference.
Al contrario i Celtics non vedono l’ora di circondare il rientrante Rondo di nuovi giocatori giovani e provenienti dal draft, oltre a creare nei prossimi anni spazio salariale sufficiente per ingaggiare qualche importante free agent o lavorare ancora sul mercato degli scambi, ripetendo la fortunata operazione del 2007 che portò a Beantown Garnett e Ray Allen.
Intanto però va spiegato ai tifosi che per tutto questo valeva la pena sacrificare Pierce, dopo che tutti erano assolutamente certi sul fatto che la sua carriera sarebbe finita con la stessa maglia che ha sempre vestito dal suo ingresso nella NBA.