FORLI’ – La notizia, tutt’altro che scontata, arriva via telefono, dall’ufficio stampa, Stefano Benzoni, in procinto di migrare verso incarichi più importanti nell’area tecnica. La FulgorLibertas si iscrive alla LegaDue Gold, con un budget risicatissimo e a condizione che gli atleti e lo staff tecnico della passata stagione riducano del 30% i compensi che ancora la società di via Zuelli deve onorare.
Tutte premesse per una stagione fatta di sofferenze, con le luci del Palafiera che si accenderanno su una squadra i cui tifosi potranno, si fa per dire, scommettere su quale giornata, presumibilmente del girone di andata, cancellerà il numero negativo (-2) dalla classifica. Già, perchè non va dimenticato che la società romagnola, che a gennaio non aveva in cassa 5000 euro per versare le tasse, partirà col -2 in classifica, ma soprattutto, cosa assai più grave, senza le risorse necessarie per una adeguata programmazione per il futuro. Ciò significa che, dopo una retrocessione o salvezza all’ultima giornata, si sarà di nuovo da capo, fra 365 giorni, a sperare nell’imponderabile, al termine di una stagione da veri intenditori di basket poco interessati ai risultati della propria squadra.
Viene quasi da chiedersi se non fosse stato meglio cedere il diritto sportivo. In questi gioni infatti, la società forlivese era stata spesso accostata a “cacciatori di titoli sportivi” come Treviso e Trapani. La notizia della cessione del titolo sportivo di Scafati a Trapani, e l’avvicinamento di Treviso a quello di Firenze avevano però fatto intendere ad appassionati ed addetti ai lavori, che Forlì era di fronte ad un bivio e ad una decisione più radicale: vivere o morire.
Alla fine la decisione è caduta sul sopravvivere, di stenti, ma “regalare” comunque un altro anno almeno di basket di “vertice” ad un pubblico appassionato e competente. Un anno, quello che sta per partire, che riseverà alla FulgorLibertas un solo derby, quello con Imola, vista la cessione del diritto sportivo di Bologna a Napoli. Anche questo un segno tangibile della crisi, che ha portato l’Emilia Romagna ad avere solo 2 società iscritte in LegaDue, quando appena 3 stagioni orsono si presentavano ai nastri di partenza Rimini, Forlì, Imola, Ferrara e Reggio Emilia.
Il 9 luglio è previsto un consiglio direttivo in via Zuelli, nel quale saranno ratificate tutte le decisioni, verrà formalizzato il passaggio da srl ad associazione sportiva dilettantistica e si ridisegnerà la struttura societaria. Poi sarà mercato, un mercato povero, poverissimo, per una squadra che si appresta già ad essere additata come la cenerentola della categoria.
Massimo Framboas