
Cinciarini a canestro dal profilo Facebook della Nazionale
Trento, 9 agosto 2013 – Terza vittoria su tre partite. Un’Italia viva, spumeggiante per tre quarti doma una Polonia spaurita e sparuta anche grazie alla leggendaria difesa azzurra e s’aggiudica la Trentino Cup al cospetto di un discreto pubblico, come l’anno scorso sempre con tre vittorie di fila.
Finisce con il pubblico che applaude in modo convinto Azzurra by Pianigiani, oggi in versione de-luxe, autrice di una condotta concentrata, determinata e “cattiva” al punto giusto. Ancora senza Gigli e Bargnani e con un Datome utilizzato molto meno rispetto alla gara contro Israele ma con un Diener in più nel motore, il gioco scorre fluido sempre alla ricerca del miglior tiro o canestro possibile, con l’extra-pass sempre come concetto di base: ne beneficiano alla fine il solito, ottimo Aradori, un convinto Gentile gestiti da un Poeta sempre più pimpante e preciso e da un Cinciarini meno preoccupato della presenza dell’uomo dal Wisconsin. Ma è Poeta a stupire in senso assoluto, il play di Battipaglia è stato quello che in questo Torneo ha fatto vedere la voglia giusta di mettersi in evidenza dopo la non bellissima stagione a Bologna. Bene anche Mancinelli, confortante il modo in cui l’Italia ha avuto la maturità di scegliere l’andatura alla quale andare, costringendo l’avversario di questa sera sempre a rincorrerla.
Parlavamo della leggendaria difesa azzurra: ancora una volta l’avversario tenuto sotto i 7o punti denota ormai questo dettaglio come un autentico marchio di fabbrica, da lavorare e da migliorare però ancora alla voce “rimbalzi”, molti errori sotto questo punto di vista dove han latitato quelli in attacco. E proprio palla in mano, i lunghi han faticato ma non si son tirati indietro: Cusin con l’atteggiamento giusto e Melli han fatto bene, aspettando Gigli e Bargnani.
Anche stasera un quarto periodo molliccio però, come contro la Georgia, dopo aver toccato nel terzo periodo anche più di 20 punti di scarto e lo stesso Pianigiani che alla fine, soddisfatto ma prudente, stigmatizzava questo atteggiamento non corretto che potrebbe rivelarsi fatale contro avversari molto più solidi e compatti.
La Polonia ha avuto un ottimo Lampe, il resto quasi zero se non qualche sprazzo di Koszarek: molta volontà ma poca concretezza, probabilmente anche dovuto all’ottima difesa azzurra come sottolineato prima.
Ora c’è il giusto riposo, settimana prossima rivincita ad Anversa dove ci saranno anche Belgio ed Israele, si sale di livello e si dovranno vedere anche sia Gigli che Bargnani, speriamo.
Nel complesso quindi un Torneo positivo dove si è quantomeno visto che questa Italia, contro avversari sulla carta meno forti, non delude e non molla mai mettendo in essere tutte le sue armi in campo, nonostante qualche stimolo strutturale senza i due degenti sopra citati. Intanto brava Azzurra, avanti così.
Italia – Polonia 76-65 (17-17, 41-32, 64-48)
Italia: Cavaliero 2 (1/1), Mancinelli 10 (1/2, 2/5), Poeta, Melli 9 (1/4, 1/2), Vitali 2 (0/1 da tre), Cusin 8 (4/6), Datome ne, Diener (0/1, 0/1), Rosselli 2 (1/2, 0/1), Magro, Cinciarini 4 (1/3), Gigli ne, Belinelli 10 (2/3, 2/4), Moraschini, Gentile 17 (4/7), Aradori 12 (2/4, 1/4). All: Pianigiani
Polonia: Wisniewski (0/3), Chylinski (0/1, 0/2), Lampe 24 (6/15, 1/2), Szubarga 10 (1/1, 2/4), Zamojski (0/3 da tre), Ponitka 9 (3/4, 1/1), Kulig ne, Waczynski 9 (1/2, 2/4), Hrycaniuk 2, Koszarek 6 (1/2), Gielo (0/1 da tre), Ignerski 2 (1/3, 0/3), Karnowski 3 (1/4). All: Bauermann
Tiri da 2 Ita 17/34, Pol 14/35; Tiri da 3 Ita 6/18, Pol 6/20; Tiri liberi Ita 24/25, Pol 19/23. Rimbalzi Ita 23, Pol 35. Assist Ita 18, Pol 9.
Usciti 5 falli: Cusin
Fallo antisportivo: Zamojski (Pol, 31esimo, 65-48)
Arbitri: Begnis, Sabetta, Filippini
Spettatori: 2.000
Fabrizio Noto/FRED